“Rileghiamoci”, 300 mila euro contro la marginalità sociale

C'è tempo fino al 21 settembre per partecipare all’avviso pubblico rivolto ai soggetti del terzo settore attraverso il quale il Comune di Bologna stanzia 300 mila euro a favore di progetti di contrasto alle forme di marginalità sociale e di promozione dell’inclusione

“Rileghiamoci”, 300 mila euro contro la marginalità sociale

Un avviso pubblico rivolto agli enti del terzo settore che promuovono progetti di contrasto alla povertà educativa e percorsi occupazionali anche a sostegno e supporto delle realtà cittadine impegnate nella promozione della lettura a fini educativi, inclusivi e di benessere sociale. Si chiama “Rileghiamoci” ed è finanziato dal Dipartimento Cultura e promozione della città del Comune di Bologna con 300 mila euro nell’ambito del programma PON Metro – 2014–2020. Articolato in più fasi, coinvolge diverse tipologie di beneficiari: i primi destinatari saranno i giovani inoccupati che saranno formati dal soggetto vincitore. In un secondo momento, a loro sarà chiesto di partecipare alla realizzazione di percorsi educativi innovativi incentrati sulla lettura, sui linguaggi e le pratiche narrative ideari per coinvolgere le fasce fragili della popolazione: anch’esse, in un secondo momento, beneficeranno di “Rileghiamoci”. Dalle comunità multietniche ai ragazzi con bisogni educativi speciali agli anziani isolati; dagli adolescenti più fragili ai pazienti dei reparti ospedalieri. Obiettivo, contribuire al processo di rigenerazione di aree e comunità connotate da fragilità demografica e socio-economica.

In particolare, l’avviso pubblico prevede che il percorso formativo conferisca ai giovani individuati le competenze necessarie per operare in qualità di mediatori in ambito culturale, in grado di supportare processi di integrazione attraverso nuovi servizi destinati a persone in situazioni di svantaggio. La prima fase del percorso formativo dovrà preparare un pool di mediatori in grado di utilizzare linguaggi narrativi differenti – storie, immagini, fumetti, musica, serie tv, film, videogiochi,pubblicità – come strumenti per favorire il dialogo, la riflessione, l’approfondimento e la sensibilizzazione alle tematiche d’interesse. La seconda fase dovrà prevedere la realizzazione di percorsi educativi e di promozione della lettura innovativi, accessibili e inclusivi. Tutto il progetto si svilupperà su due annualità, coinvolgendo i giovani inoccupati individuati in attività di progettazione e gestione delle iniziative e prevedendo per loro una retribuzione.

Quattro le “sfere” su cui i percorsi educativi dovranno incentrarsi. La prima è la sfera dei diritti, “Educazione alle differenze”, un percorso per far crescere cittadini nel rispetto delle differenze di genere, religiose, politiche, etniche e culturali. La seconda è la sfera del corpo, “Corpi, abilità, malattie”, un percorso che preveda il riconoscimento e l’inclusione di persone con Bes, malattie, disabilità. La terza è la sfera dello sviluppo sostenibile, “Passati/presenti/futuri”, un percorso che metta al centro il dialogo intergenerazionale, storie e culture differenti, decolonizzazione dei saperi e rispetto dell’ambiente. La quarta è la sfera dell’ibridazione, “Storytelling e tecnologie, dai videogiochi alle tecniche più innovative del gaming”, un percorso che coinvolga l’ecosistema mediatico-letterario e le possibili contaminazioni.

I percorsi, svolti in aree fragili connotate da marginalità socioeconomica e/o demografica, saranno attivati anche attraverso reti di partenariato locale per il coinvolgimento attivo della cittadinanza, delle istituzioni e delle realtà già operanti sui territori. “Rileghiamoci” si inserisce nell’ambito delle azioni del Patto per Lettura di Bologna, che da oltre un anno appoggia e favorisce la promozione della lettura e l’accesso alla conoscenza considerati fattori indispensabili per la costruzione di una società più libera, consapevole e attenta alle diversità.

Ambra Notari

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)