Su il sipario della 18ª Festa del Cinema di Roma (18-29 ottobre) con l’opera prima di Paola Cortellesi, “C’è ancora domani”, fotografia sociale di una donna, di tante donne, nell’Italia a poche settimane dal referendum istituzionale del 2 giugno 1946. E ancora, in sala dal 19 ottobre l’ultimo splendido film di Martin Scorsese, “Killers of the Flower Moon”, un intenso e livido dramma storico dalle sfumature western, un’opera che rilegge violenze e crimini ai danni degli indiani Osage negli Stati Uniti degli anni ’20 del Novecento
Schermi
La serie funziona più per il personaggio, interpretato dall'ottima Vanessa Scalera, che per la linea di racconto
Custodire la memoria, soprattutto in tempi fragili e incerti. L’opera prima di Claudio Bisio, “L’ultima volta che siamo stati bambini”, dal romanzo di Fabio Bartolomei, ci consegna una storia di infanzia sognante messa alla prova della crudezza della Seconda guerra mondiale. Ancora, al cinema con Lucky Red l’intenso “Dogman” firmato dal geniale regista francese Luc Besson, che orchestra un racconto sociale di disperante solitudine, che sembra perdersi in derive fosche alla “Joker” per poi aprirsi invece alla grazia. Infine, su Prime Video la serie giallo-poliziesca “Everybody Loves Diamonds” sul clamoroso furto di diamanti ad Anversa nel 2003. La regia è di Gianluca Maria Tavarelli, protagonisti Kim Rossi Stuart, Anna Foglietta e Gian Marco Tognazzi
In testa “La meravigliosa storia di Henry Sugar” con Benedict Cumberbatch
Vite giocate al massimo. Questo è il filo rosso che lega le due proposte della settimana tra cinema e piattaforma. Anzitutto in sala c’è la commedia grottesca “The Palace” di Roman Polański, presentata fuori Concorso a Venezia80. Vera sorpresa della settimana è la docuserie Netflix “Vasco Rossi. Il Supervissuto”, un intenso ritratto del rocker di Zocca che ha accettato di raccontarsi tra palco e vita privata con grande generosità e autenticità, esplorando anche le zone d’ombra del suo vissuto
Racconto crime con pennellate di colore e lampi comedy. Un tuffo nell’estate di Italia ’90
Ventenni allo specchio nei racconti hollywoodiani, tra sogni, aspirazioni, paure e sentimenti. Anzitutto al cinema l’action-drammatico “Gran Turismo: la storia di un sogno impossibile” di Neill Blomkamp, la vicenda del britannico Jann Mardenborough, che grazie a talento e determinazione è riuscito a passare dalla console della PlayStation al volante di una vettura da corsa su circuiti professionali, sino a confrontarsi con la 24 Ore di Le Mans. Su Netflix è disponibile la rom-com “La probabilità statistica dell’amore a prima vista” diretta da Vanessa Caswill con Haley Lu Richardson e Ben Hardy: la storia di un amore tra due ventenni nato ad alta quota, in volo tra New York e Londra, complice un’opera di William Shakespeare. Il punto Cnvf-Sir.
Una rom-com con Haley Lu Richardson e Ben Hardy.
Dopo la Mostra del Cinema, Venezia risplende ancora sullo schermo grazie a Kenneth Branagh. Il noto autore britannico ha ambientato nella Laguna il suo terzo film-omaggio al geniale investigatore Hercule Poirot. È “Assassinio a Venezia”, che prende le mosse dal romanzo di Agatha Christie “Poirot e la strage degli innocenti”. Due le novità su piattaforma: su Paramount+ la seconda stagione della serie comedy “Vita da Carlo” di e con Carlo Verdone, che torna a raccontare il suo quotidiano tra famiglia e set in chiave ironica e malinconica. Su Apple TV+ al via la terza stagione di “The Morning Show”, serie Tv di punta della piattaforma con Jennifer Aniston e Reese Witherspoon
Tv2000 dedica una programmazione speciale, mercoledì 13 e venerdì 15 settembre, a don Pino Puglisi assassinato 30 anni fa dalla mafia nel quartiere Brancaccio di Palermo.
Settembre è il mese in cui tutto si rimette in moto. Anche l’offerta di serie e miniserie Tv.
Calato il sipario su Venezia80, è tempo di tracciare un bilancio su una Mostra un po’ carente di star hollywoodiane in sciopero ma con una chiara proposta di cinema, una selezione di qualità di autori, che hanno condiviso storie e suggestioni importanti, spesso anche scomode. Messaggi puntuali per la nostra società. Il tema che si evidenzia con più forza e intensità dai film del palmares e della gara è l’attenzione agli “ultimi”, ai migranti, ma anche le relazioni di coppia e i legami affettivi, l’amore
“Per la storia emozionante e densa di empatia di Seydou, adolescente senegalese che compie un arduo e minaccioso viaggio migratorio attraverso i deserti dell’Africa in cerca di un altrove migliore”. È la motivazione del Premio Signis, assegnato durante l’80ª Mostra del cinema di Venezia al film “Io capitano” di Matteo Garrone.
Siamo arrivati alla fine di Venezia80, ultimo giorno di proiezioni dei film in Concorso. Al Lido arriva il messicano Michel Franco, più volte invitato competizione, che quest’anno sorprende con un film intimo: è “Memory”, una storia sentimentale nella New York di oggi, che mette a tema le ferite dell’anima e una malattia sfidante. È sempre un passo a due nel terreno dei sentimenti l’ultimo film del regista francese Stéphane Brizé “Hors-Saison” (“Out of Season”): due ex innamorati si ritrovano quasi all’età dei cinquant’anni tra incertezze lavorative e turbolenze familiari. Poi, il dramma polacco “Kobieta Z…” (“Woman Of”) firmato da Małgorzata Szumowska e Michał Englert. Infine, al Lido è il giorno di Tv2000 che presenta tre nuovi documentari per la prossima stagione televisiva
Penultimo giorno di Concorso alla Mostra del Cinema. Al Lido arriva il sesto e ultimo regista italiano, Giorgio Diritti, che presenta il film “Lubo” dal romanzo “Il seminatore” di Mario Cavatore. È il racconto, attraverso la figura del nomade Lubo, delle sofferenze e discriminazioni della comunità Jenisch in Svizzera tra la Seconda guerra mondiale e l’immediato dopoguerra. Ancora, a Venezia80 è il giorno del dramma mistico-adolescenziale “Holly” della regista belga Fien Troch. Il ritratto di una ragazza che sembra avere un dono speciale. Infine, il regista, sceneggiatore e produttore Mario Martone viene insignito del Premio Robert Bresson
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