Satou Yukio è originario di Ishinomaki, uno tra i comuni più colpiti dal terremoto e dallo tsunami del 2011. Accetta, anche se a fatica, di raccontare cosa è successo nella sua città e la morte del padre travolto dalle acque del mare. Nel suo viaggio in Giappone, Papa Francesco incontrerà le vittime di quel “triplice disastro”. “Abbiamo visto attorno a noi solo corpi. Corpi dappertutto: dentro le case, sulla strada. Dappertutto. Ai cadaveri si aggiungeva la devastazione. Le case, i capannoni, le fabbriche. Era tutto distrutto. Un asilo intero fu spazzato via”.
Chiesa nel mondo
“Usare le armi nucleari è immorale”. E’ il monito del Papa, contenuto nel videomessaggio, in spagnolo, per il viaggio in Giappone, in programma dal 23 al 26 novembre.
Il cristiano è colui che non si lascia “abbattere dai tragici eventi”: sono “occasione di dare testimonianza”.
Le mille gioie che si possono, e si devono, apprezzare e celebrare quando si vive insieme.
Un “patrimonio non solo della comunità romana, ma di quella italiana e internazionale”, una “realtà grande e preziosa, all’avanguardia e proiettata ancora oggi verso il futuro”.
Domenica la terza edizione della Giornata, istituita da Papa Francesco al termine del Giubileo della Misericordia del 2016
“Visitare un piccolo gregge di cattolici, con radici storiche profonde, che vivono tra religioni diverse, per dare loro sostegno e incoraggiamento”. È questo, ha detto il direttore della Sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, lo scopo principale del 32° viaggio apostolico del Papa, che si recherà in Thailandia e Giappone dal 19 al 26 novembre.
Nagasaki, Hiroshima, Fukushima. Il Papa va in Giappone per abbracciare le pagine oscure scritte nella storia di questo Paese per farne un monito di pace per il futuro e un grido per la protezione della terra. “Il nucleare è pericoloso”, spiega il vescovo Otsuka. “Di fronte ai disastri di cui è stato testimone il nostro Paese, il suo uso non è moralmente accettabile. Noi speriamo che la visita di Papa Francesco incoraggi quel processo di riconversione che possa presto convertire non solo l’area di Fukushima ma tutto il Paese nell’energia rinnovabile”
Papa Francesco chiama a raccolta i penalisti con un discorso a 360 gradi in cui affronta le sfide dell'oggi ma anche quelle di un passato che rischia di ritornare, come ai tempi del nazismo. Alla fine un appello: "ripensare sul serio l'ergastolo".
La Chiesa statunitense da tempo sollecita i legislatori a trovare una soluzione che implichi la cittadinanza e fornisce accompagnamento legale e sostegno psicologico a tutti quelli che da oltre un anno vivono nella sospensione della deportazione e su questo fronte non intende fermarsi. Il neoeletto presidente della Conferenza episcopale, mons. Josè Gomez ha voluto sottoporre al dibattito con i suoi confratelli altri tre punti sull’emergenza migratoria che le comunità si trova a vivere sia ai confini che in gran parte del Paese
“Come Chiesa cattolica che è in Italia sentiamo il bisogno di trasmettere ai cristiani e a tutta la popolazione del nostro Paese l’assoluta necessità di prendere le distanze da un clima di odio e di rancore, che si manifesta in molti modi, a voce e soprattutto sui social”.
"Algor-etica". È il neologismo coniato dal Papa per scongiurare gli abusi in rete, in agguato soprattutto per i minori. Tra i fenomeni più preoccupanti: la crescita esponenziale della pornografia, anche tra i bambini. Bilanciare tutela della privacy e contrasto del crimine
Nell’ottica di un carcere che non punisce ma educa, fondamentale è la presenza al suo interno dei tanti religiosi e religiose che, oltre a portare la Parola dietro le sbarre, offrono ascolto, comprensione e affetto umano ai detenuti e detenute. L'iniziativa dell'Usmi per la Pastorale carceraria e il punto con la referente nazionale suor Annuccia Maestroni
L'udienza di oggi, pronunciata dal Papa in piazza San Pietro davanti a 14mila persone - con un prologo in Aula Paolo VI per salutare gli ammalati - è cominciata con il monito a non perseguitare i nostri "fratelli" ebrei e terminata con un appello per il Burkina Faso e l'invito a pregare per il viaggio imminente in Thailandia e Giappone. Aquila e Priscilla, "modello" delle coppie cristiane. I laici sono l'"humus" della fede
Il direttore della rivista “Esprit” commenta per il Sir gli innumerevoli fatti di cronaca ai danni di chiese cattoliche e altri luoghi sacri in Francia. A suo avviso le profanazioni "sono dovute principalmente a individui o bande che cercano nelle chiese - scarsamente custodite - oggetti di valore: calici, cibori, statue, dipinti, che possono rivendere a commercianti di antiquariato o collezionisti per fare un po' di soldi". Ma non sottovaluta un fenomeno preoccupante e insistente. "Le chiese, nonostante la secolarizzazione, rimangono importanti luoghi simbolici" per il Paese. Domani messa di riparazione nella chiesa di Saint-Etienne de Tonnay-Charente: l'ultima, in ordine di tempo, ad essere presa di mira