Gmg 2023

“Il Papa si è scusato davanti ai giovani, dicendo che non può fare qualcosa di più. Non può fare niente per risolvere questa situazione. Sono state parole sincere: non poter fare niente, non significa che il Papa stia fermo. Lui fa tantissimo e noi siamo molto riconoscenti. Prima di tutto della memoria e poi della preghiera, dell’aiuto umanitario della Santa Sede”.

Odiatissimi da tutte le persone normali, gli audio whatsapp in questi giorni portoghesi di Giornata Mondiale della Gioventù si stanno rivelando provvidenziali. In pochi secondi, nel pieno dei momenti più importanti, i giovani padovani imprimono con la voce rotta dall’emozione ciò che stanno vivendo qui e ora e ce li affidano, perché possiamo in qualche modo condividere per voi questa ricchezza.

Questa volta il vescovo Claudio ha giocato d’anticipo. Gli oltre 1200 pellegrini padovani – a cui si erano aggregati almeno un altro migliaio di giovani di altre diocesi italiane (Brescia, Savona, Sorrento e qualche altra delegazione) – si aspettavano un altro annuncio a sorpresa. Del resto, chi era a Proszowice sette anni fa, in Polonia, e aveva assistito alla prima catechesi del vescovo Claudio aveva ascoltato in diretta l’annuncio del Sinodo dei Giovani.

“Ogni volta che passo dalla stazione di Bologna leggo i nomi e l’età. Lì potevamo esserci tutti. Il terrorismo, come le mafie, colpiscono tutti. Ed è quello che succede in tante parti del mondo con la violenza organizzata e giustificata della guerra. La storia nostra e il nostro essere cristiani non è fuori dal mondo. Dobbiamo leggere la presenza del Signore nella nostra vita, così come è. Anche nelle tragedie di una bomba messa in maniera vigliacca, senza volto e con tante complicità”.

Da oggi (fino al 4 agosto) prendono il via gli incontri “Rise Up”, il “nuovo modello di catechesi” della Gmg che “invita i giovani a riflettere sui grandi temi affrontati durante il pontificato di Papa Francesco: l’ecologia integrale (Laudato si’), l’amicizia sociale e la fratellanza universale (Fratelli tutti), la misericordia (Misericordia et misera)”.

"Da dieci anni a questa parte uno dei segni più vitali e positivi della vita ecclesiale è legato al rinnovamento della pastorale giovanile, che ha portato a una vera e propria 'rinascita' della presenza dei ragazzi, con il loro ardore, la loro gioia e la loro capacità di guardare al futuro". Il cardinale José Tolentino de Mendonça, intervistato da Avvenire, vede nella Gmg di Lisbona un punto d’arrivo e insieme di partenza per il suo Portogallo

Parla al Sir il rettore del Santuario che in questi giorni è stato meta di pellegrinaggio di centinaia di migliaia di giovani provenienti da tutto il mondo: “Spesso si dice che Fatima è un posto bello solo per i più anziani. Ma non è vero. Durante tutto l'anno vediamo passare da qui tanti giovani. In questi giorni si vedono di più. Vengono in gruppi e con tutta la gioia e i colori che li accompagnano per la Gmg. Questi giorni mettono in evidenza il volto giovanile della Chiesa e il volto giovanile di Fatima”