“Il Papa si è scusato davanti ai giovani, dicendo che non può fare qualcosa di più. Non può fare niente per risolvere questa situazione. Sono state parole sincere: non poter fare niente, non significa che il Papa stia fermo. Lui fa tantissimo e noi siamo molto riconoscenti. Prima di tutto della memoria e poi della preghiera, dell’aiuto umanitario della Santa Sede”.
Gmg 2023
Difficile riassumere questa giornata: un tempo ristretto e troppo dilatato nel contempo, un concentrato di vita che non credo si possa vivere altrove.
Prima di lasciare la Nunziatura apostolica di Lisbona, questa mattina, giovedì 3 agosto, Papa Francesco ha incontrato un gruppo di quindici giovani pellegrini dall’Ucraina accompagnati da Denys Kolada, consulente per il Dialogo con le organizzazioni religiose presso il Governo ucraino.
Nel mezzo dell’emozionante immersione nella Chiesa universale, ad ogni GMG la Festa degli Italiani è l’occasione per respirare un po’ d’aria di casa, per sentire l’abbraccio dei giovani che condividono la stessa fede negli stessi ambienti.
Odiatissimi da tutte le persone normali, gli audio whatsapp in questi giorni portoghesi di Giornata Mondiale della Gioventù si stanno rivelando provvidenziali. In pochi secondi, nel pieno dei momenti più importanti, i giovani padovani imprimono con la voce rotta dall’emozione ciò che stanno vivendo qui e ora e ce li affidano, perché possiamo in qualche modo condividere per voi questa ricchezza.
Elisa Dall’Agnol di Fastro ripensa alla messa di apertura di martedì sera: «Pelle d’oca. È difficile da spiegare la sensazione di mondialità che si respira, con queste bandiere che sventolano verso il cielo, con questo senso di raccoglimento che accomuna un po’ tutti nonostante i diversi punti di partenza e di arrivo.
Artisti, sportivi e persone impegnate nel sociale hanno portato le loro testimonianze, indicando una via ai giovani. Il card. Zuppi: "Siate protagonisti! Il nostro protagonismo non ingrossa la squadra degli individualisti"
Da giornalista cattolico di cose cattoliche (una classificazione che ho inventato io ma che descrive bene la categoria), uno dei meriti straordinari di vivere una GMG è che ti costringe a smettere di guardare i social.
Questa volta il vescovo Claudio ha giocato d’anticipo. Gli oltre 1200 pellegrini padovani – a cui si erano aggregati almeno un altro migliaio di giovani di altre diocesi italiane (Brescia, Savona, Sorrento e qualche altra delegazione) – si aspettavano un altro annuncio a sorpresa. Del resto, chi era a Proszowice sette anni fa, in Polonia, e aveva assistito alla prima catechesi del vescovo Claudio aveva ascoltato in diretta l’annuncio del Sinodo dei Giovani.
“Ogni volta che passo dalla stazione di Bologna leggo i nomi e l’età. Lì potevamo esserci tutti. Il terrorismo, come le mafie, colpiscono tutti. Ed è quello che succede in tante parti del mondo con la violenza organizzata e giustificata della guerra. La storia nostra e il nostro essere cristiani non è fuori dal mondo. Dobbiamo leggere la presenza del Signore nella nostra vita, così come è. Anche nelle tragedie di una bomba messa in maniera vigliacca, senza volto e con tante complicità”.
Il Papa è atterrato a Lisbona dove lo attende il “popolo” della Gmg, accordo nella capitale portoghese da ogni parte del mondo.
“Questi ragazzi ci lanciano un messaggio: chiedono di essere ascoltati, chiedono al mondo adulto di essere vero, coerente e credibile; chiedono al mondo adulto di fornire loro gli strumenti per affrontare il percorso della vita”.
Da oggi (fino al 4 agosto) prendono il via gli incontri “Rise Up”, il “nuovo modello di catechesi” della Gmg che “invita i giovani a riflettere sui grandi temi affrontati durante il pontificato di Papa Francesco: l’ecologia integrale (Laudato si’), l’amicizia sociale e la fratellanza universale (Fratelli tutti), la misericordia (Misericordia et misera)”.
"Da dieci anni a questa parte uno dei segni più vitali e positivi della vita ecclesiale è legato al rinnovamento della pastorale giovanile, che ha portato a una vera e propria 'rinascita' della presenza dei ragazzi, con il loro ardore, la loro gioia e la loro capacità di guardare al futuro". Il cardinale José Tolentino de Mendonça, intervistato da Avvenire, vede nella Gmg di Lisbona un punto d’arrivo e insieme di partenza per il suo Portogallo
Parla al Sir il rettore del Santuario che in questi giorni è stato meta di pellegrinaggio di centinaia di migliaia di giovani provenienti da tutto il mondo: “Spesso si dice che Fatima è un posto bello solo per i più anziani. Ma non è vero. Durante tutto l'anno vediamo passare da qui tanti giovani. In questi giorni si vedono di più. Vengono in gruppi e con tutta la gioia e i colori che li accompagnano per la Gmg. Questi giorni mettono in evidenza il volto giovanile della Chiesa e il volto giovanile di Fatima”
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