Gmg 2023

Nel 2018 dieci religiose trappiste provenienti da Vitorchiano nel Lazio hanno aperto un nuovo monastero a Palaçoulo, nel nord del Portogallo. Un germoglio di vita contemplativa che sta crescendo in una società sempre più secolarizzata. In questi giorni la comunità è meta di gruppi di pellegrini italiani e francesi che partecipano alla Giornata. Le monache invitate a momenti di animazione e preghiera con i giovani promossi nella diocesi

L’assistente generale dell’Università Cattolica e dell’Ac è a Lisbona, tra i partecipanti alla Gmg. “Ho incontrato giovani attenti, desiderosi di confronto, assetati della Parola, alla ricerca del significato pieno della vita”. Ragazze e ragazzi “con impegni e testimonianze controcorrente rispetto all’emarginazione, ai conflitti e ai modelli culturali che li vorrebbero omologati e funzionali alla produzione e al consumo”. Aggiunge: “nessuno può sentirsi esonerato dall’impegno educativo”

L’augurio è di coltivare l'altra perla preziosa che è l'incontro forte con Dio, e parlarne ai propri coetanei nella vita quotidiana, con il proprio modo di vivere e di rapportarsi, con qualche gesto di gentilezza, premura e volontariato. Ma anche la bellezza di fare amicizia con tutti, andando oltre le differenze, anzi facendone tesoro come arricchimento personale...

La gioia dei giovani coreani è esplosa a Campo da Graça. Sono felici, anche felicissimi i ragazzi di Seoul. Più di 150 giovani pellegrini sono arrivati qui dalle parrocchie della capitale coreana: “I giovani coreani, soprattutto i più piccoli, i bambini e i teenager, attendono un messaggio di speranza e il Papa è l’unica persona che lo può dare”

Siccome il cuore può ospitare una sola inquietudine alla volta, così come una sola gioia alla volta, che sia l’inquietudine giusta, quella che ci porta al di più, e non quella della paura. Per carità, nel mondo ci sono tante situazioni preoccupanti, e negare la minaccia di catastrofi ecologiche possibili sarebbe da scriteriati; ma non sarà la paura a offrire la soluzione, perché la paura congela, pertanto andare in ansia serve a poco, mentre serve a molto imparare a discernere, così da capire qual è il nostro posto nel mondo, chi vogliamo essere, e dunque come siamo chiamati a salvare il pezzetto di mondo che ci è affidato

Emozione, incanto, silenzio di fronte al Santissimo Sacramento. La veglia della GMG di Lisbona, sabato 5 agosto, è destinata a restare nella memoria per il milione e mezzo di giovani della “gioventù del Papa”. Tra loro anche i padovani: oltre 1200 con la spedizione diocesana, molti altri con gli scout, gli ordini religiosi, i frati del Sant’Antonio che viaggiano con il busto con le reliquie del Santo nativo di Lisbona ma legato indissolubilmente alla città di Padova.

Sarà che è agosto e le redazioni sono in ferie. Sarà che qui, nella sala stampa di “Campo da Graça”, la notte non è sembrata passare mai (il caffè, gli energy drink e le barrette proteiche non hanno aiutato). Sarà che le immagini aree del milione e mezzo di giovani qui a Lisbona dagli schermi del prefabbricato del media center ci sembrano più imponenti, dato che ci vediamo i volti dei giovani che in questa settimana abbiamo visto da vicino.

Il rischio delle categorie va accuratamente evitato con i giovani. Ben lo si comprende qui a Lisbona, alla Gmg, dove sono arrivati centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi da ogni angolo del mondo. Ognuno fatto a modo suo, ciascuno con la propria storia alle spalle. E il suo futuro dinanzi. Il Papa non si rivolge a categorie indistinte: cerca di toccare l'intelligenza, le vicende e la coscienza di ognuno di loro