Chiesa nel mondo

Ha messo in guardia anche dalle “grinfie rapaci del potere” di cui parlava sempre don Tonino Bello, il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, nel suo saluto questa sera al Congresso nazionale di Pax Christi, “Abbi cura delle relazioni, preparerai la pace”, in corso presso la Pro Civitate Christiana di Assisi. 

Il Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) celebra, quest’anno, il suo 50mo anniversario: fu istituito nel marzo del 1971 e, successivamente, approvato da San Paolo VI. Per celebrare questo evento giubilare, si svolgerà a Roma, dal 23 al 26 settembre 2021, l’annuale Assemblea Plenaria del CCEE, a cui partecipano i Presidenti delle Conferenze Episcopali di tutta Europa.

Al via, dal 5 al 12 settembre, a Budapest al Congresso eucaristico internazionale. Celebrazioni di piazza, mostre, esposizioni, eventi culturali, un simposio teologico, incontri con le testimonianze di rappresentanti delle Chiese di tutto il mondo, anche dai paesi in guerra. Sabato 11 settembre alla solenne celebrazione della Messa in Piazza Kossuth sarà presente come ospite ecumenico, anche il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I. Poi domenica 12 settembre, l’atteso arrivo di papa Francesco per le conclusioni. Saranno giorni di confronto sui grandi temi che attraversano l’umanità dalle sfide del Covid-19 alla povertà di molte zone del pianeta. “Non siamo soli”: questo - ci dice il cardinale Péter Erdő in questa intervista al Sir - il messaggio che vuole emergere da questo appuntamento della Chiesa universale. “Dio ha creato il mondo e guarda al mondo con infinito amore”

Nella consapevolezza che “la lampada per illuminare i nostri passi è la Parola di Dio”, l’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, propone nella lettera pastorale diffusa oggi l’ascolto e la meditazione dei capitoli 13-17 del Vangelo di Giovanni, pagine in cui Gesù dialoga con i discepoli prima della Passione, un “invito a percorrere la via dell’amicizia” in cui chi segue Gesù “sperimenta che la fede è un rapporto personale con lui: in questo rapporto il comandamento e la verità si rivelano come il dimorare del tralcio nella vite, piuttosto che come l’indicazione di adempimenti e la consegna di una dottrina”.

Papa Francesco, in Aula Paolo VI, ha proseguito il ciclo di udienze sulla Lettera ai Galati definendo "stolti" coloro che "rischiano di perdere la fede" ed esortando a non lasciarsi incantare dalla rigidità di "proposte un pò formaliste". Al termine un appello ad operare insieme per la salvaguardia del creato, "in questi tempi di crisi planetaria"

“Alle istituzioni nazionali, regionali e locali, alla vigilia dell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, chiediamo di disegnare un nuovo modello di sviluppo, equo e condiviso, in cui le aree interne possono diventare concretamente ‘il polmone del Paese’, offrendo risorse e disponibilità a costruire intorno alle loro potenzialità di carattere naturale, paesaggistico, storico, religioso e culturale una vera prospettiva di riscatto”. 

Viandanti di nuovo in cammino in Umbria, per non rinunciare al messaggio di riconciliazione che ormai dal 2009 anima il pellegrinaggio “Il Sentiero di Francesco”. È con questa premessa che il vescovo di Gubbio, mons. Luciano Paolucci Bedini, e il gruppo organizzatore dell’evento hanno deciso di confermare la XIII edizione dell’itinerario a piedi tra Assisi, Valfabbrica e Gubbio, sui passi del santo patrono d’Italia, che si svolgerà dal 1° al 3 settembre.

“Nella Chiesa non ci sono comunità di serie A e comunità di serie B e se ciascuna è chiamata a svolgere fino in fondo la propria missione, nessuna può pretendere di fare a meno dell’altra”. Lo ha sottolineato mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei, nel suo intervento introduttivo all’“Incontro dei vescovi delle aree interne”, promosso oggi e domani a Benevento dall’arcivescovo Felice Accrocca.

“La pandemia è stato un ostacolo anche ai pellegrinaggi. Soprattutto durante i confinamenti, non c’era movimento nel santuario. Sembrava un deserto. Adesso, dopo la fine del confinamento, sono ripresi i pellegrinaggi. In questo mese di agosto, c’è stato un movimento molto grande anche per i pellegrini che vengono dall’estero. Incominciano anche a venire gruppi dalla Spagna, dall’Italia, dalla Francia, dalla Germania e dalla Polonia”.

Dopo il Covid, “non possiamo riprendere il cammino come prima; dobbiamo essere coraggiosi nell’affrontare in modo nuovo quello che per noi rimane essenziale, non tanto dando sfogo a chissà quale creatività, quanto piuttosto valorizzando la bellezza e la dignità delle assemblee e cercando vie nuove per proporre quello che in fondo è la consegna del Signore: ‘Fate questo in memoria di me’”, dice al Sir il presidente del Cal