Chiesa nel mondo

La concattedrale di Taranto ha compiuto 50 anni. Oggi, nell'ambito di un incontro promosso dall'arcidiocesi e dall'Ufficio Cei per i beni culturali, è in programma una visita alla mostra ad essa dedicata. La concattedrale, che in ottobre ospiterà celebrazioni e gruppi di studio durante la Settimana sociale dei cattolici italiani, sarà "laboratorio privilegiato di 'lettura' della Laudato si'", dice l'arcivescovo al Sir, sottolineando che la sua bellezza incoraggia a "rinsaldare il senso di comunità"

“Siamo tutti invitati a compiere un passo in avanti perché l’ecumenismo e il dialogo entrino a pieno titolo nell’azione pastorale senza essere più solo appannaggio degli addetti ai lavori”. Lo ha detto il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, in apertura della tre giorni di lavoro e programmazione promossi dall’Ufficio ecumenismo e dialogo della Cei. Un incontro che si svolgerà fino a domenica 19 settembre, tra Roma e Assisi, e che si prefigge lo scopo di “tendere sempre più ad essere Chiesa dialogica”, avviando processi nuovi e strumenti innovativi. “Papa Francesco – ha osservato mons. Stefano Russo - ci sprona a passare dall’io al noi: questo invito riguarda lo stile pastorale, del nostro essere Chiesa, e costituisce un’indicazione precisa anche per i delegati diocesani a lavorare insieme, a creare sinergie. Da soli non si va da nessuna parte”.

La chiama “sfida della esculturazione” e dice che la si può affrontare solo “insieme” e “mettendo a disposizione le energie migliori”. E' la "dura constatazione" di un cristianesimo messo fuori dalla cultura, non solo accademica ma anche intesa come modo di pensare, scegliere e stare al mondo. “Dobbiamo invece far vedere la vitalità del fattore religioso all’interno delle nostre società”, dice in questa intervista al Sir mons. Derio Olivero, vescovo di Pinerolo e nuovo presidente della Commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo. Altrimenti il mondo è destinato a diventare sempre più “la società delle tribù” dove “per nulla ci si urla contro” e "l’altro, il diverso, è visto come un nemico".

“Tutti noi siamo discepoli missionari in uscita” è il titolo dell’assemblea ecclesiale dell’America Latina e Caraibi, che si svolgerà dal 21 al 28 novembre a Città del Messico, con una presenza ridotta in loco e con ulteriori collegamenti virtuali da tutto il continente. Un appuntamento per certi aspetti “storico”, caratterizzato da capillarità di consultazione e partecipazione diffusa di tutto il Popolo di Dio. Lo si può definire il primo grande evento ecclesiale dell’era Covid, conseguenza di un metodo di lavoro già vissuto per il Sinodo dell’Amazzonia, oltre che un “anticipo” del Sinodo dei vescovi sulla sinodalità. Anche se dall’ultima Conferenza generale dell’episcopato latinoamericano, quella di Aparecida, sono già trascorsi 14 anni, non si tratterà di una nuova Conferenza generale, ma di un’Assemblea ecclesiale (con vescovi, sacerdoti, religiosi, laici) che ha l’obiettivo proprio di riprendere e riattualizzare il mandato di Aparecida

Per festeggiare l’anniversario, l'Istituto ha organizzato, il 17 e il 18 settembre, due serate: nel primo, al Teatro Lyrick, i protagonisti saranno proprio i ragazzi, che introdurranno la proiezione del docufilm "Nella vita c'è la Vita”, realizzato dalla regista Maria Amata Calò. Nel secondo, alla basilica superiore di San Francesco il concerto della Banda musicale della Polizia di Stato. Poi il 3 e il 4 dicembre il primo convegno internazionale Assisi-Cambridge sui disturbi del neurosviluppo, disabilità e neuroscienze. Infine, il 13 dicembre si terrà l'udienza speciale di Papa Francesco alla “famiglia” del Serafico

Il 15 settembre di un anno fa veniva ucciso a Como don Roberto Malgesini. Dodici mesi dopo la città e la diocesi si preparano a vivere il primo anniversario della su morte. Due i momenti di preghiera in programma: alla mattina alle 7, l’ora in cui il sacerdote è stato ucciso, proprio mentre si apprestava a caricare in macchina i thermos per le colazioni dei senza dimora, si terrà un rosario nella piccola chiesa di San Rocco trasmesso in diretta dal canale Youtube de il Settimanale della diocesi di Como. In serata, alle 20.30, la Messa di suffragio presieduta da mons. Oscar Cantoni nella chiesa di San Bartolomeo, a pochi passi dal luogo della morte. E dal giorno della sua morte un gruppo di persone continua, in silenzio, l’opera di carità di don Roberto mantenendo aperta quella che era la sua casa. Lì come in tanti luoghi di servizio della città la sua assenza si è trasformata in presenza costante e stimolo a donarsi.

Papa Francesco ha concluso il suo 34° viaggio apostolico con un invito a "restare in cammino", perché "quando la Chiesa si ferma si ammala". Un viaggio nel cuore dell'Europa per parlare all'Europa. La croce non è "una bandiera da innalzare", non si può ridurla a "simbolo politico". Il "mea culpa" per la vergogna dell'antisemitismo e i pregiudizi contro la comunità Rom

La croce è diventata per noi la causa di innumerevoli benefici: eravamo divenuti nemici e ci ha riconciliati con Dio; eravamo separati e lontani da lui, e ci ha riavvicinati con il dono della sua amicizia. Se guardiamo a Lui e lo accogliamo, Lo lasciamo dimorare in noi, il nostro animo sarà riplasmato, l’odio, il rancore, il tradimento, sono stati lavati dal Suo Sangue e, nel perdono sperimentiamo che il Padre ci viene incontro, corre incontro a noi. Diventa per noi il grande ed unico Amico che accompagna il nostro cammino e toglie gli inciampi che potrebbero danneggiarci