Chiesa nel mondo

Per sette anni è stato nunzio in Venezuela, ora il Papa lo richiama in Europa per rappresentare la Santa Sede presso le istituzioni Ue. Mons. Aldo Giordano aveva già svolto in passato ruoli di primo piano a San Gallo (Ccee) e Strasburgo (Consiglio d'Europa). Poi il lungo servizio al popolo venezuelano che, dice, gli ha "rubato il cuore". Dell'Unione europea segnala compiti importanti: "contribuire alla pace, alla fraternità della famiglia umana; a un’economia che non lascia morire di fame; al rispetto per l’ambiente". Senza dimenticare "l'impressionante ricchezza culturale e artistica europea da offrire all’umanità"

I "nazionalismi chiusi e aggressivi" e "l'individualismo radicale", specialmente in tempo di pandemia, frantumano il "noi", scrive Papa Francesco nel Messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, in cui lancia un appello per una Chiesa "sempre più inclusiva", capace di abbattere muri e costruire ponti. Per sognare insieme "un futuro a colori"

“La preghiera del Rosario di oggi ci unisce a tutto il mondo in un momento tanto difficile per il Brasile, ma ci mostra l’amore speciale di questo popolo per il santuario nazionale di Aparecida, dal Papa visitato nel 2013. Nei mesi scorsi ha telefonato personalmente all’arcivescovo. Siamo tanto contenti, pur nell’attuale situazione difficile, di esser oggi così vicini a Papa Francesco”. 

Dallo scorso febbraio la comunità dei Comboniani di Villa Baratoff a Pesaro, composta oggi da otto missionari, ha un nuovo superiore. Si tratta di padre Giorgio Padovan: “Padovano di nome e di fatto – dice scherzando - visto che sono nato proprio a Padova nel 1956”. Poi gli studi, la vocazione e la prima Messa da sacerdote che coincide con una data storica per l’Italia: "Era l’11 luglio 1982, proprio il giorno in cui gli Azzurri vincevano la Coppa del Mondo di calcio ma posso dire che mi sento un missionario dal cuore brasiliano". In questo racconto però la fede calcistica non c’entra proprio nulla. Piuttosto stiamo parlando della fede in Gesù che spinge padre Giorgio a vivere per ben 25 anni in terra “brasileira” come missionario ad gentes

“È un grande giorno per la Chiesa in Algeria. Aspettavamo questa notizia e speravamo”. Così mons. Paul Desfarges, arcivescovo di Algeri e presidente della Conferenza regionale del Nord Africa, commenta al Sir l’approvazione da parte del Concistoro ordinario pubblico presieduto oggi da Papa Francesco della canonizzazione del sacerdote francese Charles de Foucauld (1858-1916), insieme ad altri 6 nuovi santi.

In materia di cura e riabilitazione delle persone con disabilità, specie se in età evolutiva, l’Associazione “La Nostra Famiglia” si è conquistata, col tempo, un’autorevolezza ampiamente riconosciuta. Era il lontano 1954 – allora i disabili psichici erano popolarmente chiamati “anormali” – quando il Ministero della Sanità stipulò la prima convenzione con un Centro extra-ospedaliero di riabilitazione in Italia: “La Nostra Famiglia” di Ponte Lambro, appunto. Oggi l’Associazione opera con una vasta rete di strutture: in Italia è presente in 6 regioni e all’estero in 6 Paesi. Non tutti sanno, però, che all’origine di questa realtà così capillare, che tiene insieme carità e tecnologia, c’è un umile prete ambrosiano, il beato Luigi Monza, uno che per quasi tutta la vita non ha fatto nient’altro che il parroco

"Rendere possibile ai sacerdoti – almeno a quelli 'in cura d’anime' – l’esercizio del ministero, come oggi potrebbe avvenire facilitando la somministrazione del vaccino". È l'auspicio del card. Beniamino Stella, prefetto della Congregazione per il clero: "Ci sono sacerdoti che hanno veramente donato la loro vita sino all’ultimo istante, cogliendo l'opportunità della pandemia per vivere in pienezza il loro “eccomi” alla chiamata del Signore, pronunciato il giorno della loro Ordinazione".

Padre Granieri, dj, giornalista de L’Osservatore Romano e blogger, racconta la propria ricerca spirituale ne “Il rock’n’roll con tanta anima” (Claudiana). La musica? "Un ponte tra me e le Sacre Scritture: un’infinità di brani racchiudono spunti profondi sulla religione". L'incontro con Patti Smith, i dischi da non perdere, Bob Dylan, Nick Cave, Bruce Springsteen e Fabrizio De André, definito "cristiano inconsapevole"