Un vescovo sotto assedio, impossibilitato a dire messa nella sua cattedrale, assedio solo parzialmente interrotto quando al mattino è sceso in strada con il Santissimo, per quaranta minuti, e si è posto in ginocchio di fronte alla polizia del regime di Ortega.
Chiesa nel mondo
Durante l'udienza di oggi, Papa Francesco ha ripercorso le tappe del suo "pellegrinaggio penitenziale" in Canada. “La motivazione principale era quella di incontrare le popolazioni originarie per esprimere ad esse la mia vicinanza – la vicinanza della Chiesa -, il mio dolore e chiedere perdono per il male loro arrecato da quei cristiani, tra cui molti cattolici, che in passato hanno collaborato alle politiche di assimilazione forzata e di affrancamento dei governi dell’epoca”, ha spiegato
“Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso”. Così diceva il 2 agosto 1216 san Francesco a quanti erano presenti alla Porziuncola per il Perdono di Assisi. A distanza di otto secoli, la tradizione dell’indulgenza si ripete. Migliaia i pellegrini nella città serafica che hanno varcato la porta della Porziuncola per ricevere l’indulgenza, chiesta dal santo a papa Onorio III, che gliela concesse per un giorno all’anno, il 2 agosto appunto. Nel corso dei secoli, il Perdono è cambiato varie volte fino a quando è stato esteso a tutti i giorni dell’anno per la Porziuncola, mentre per tutte le chiese parrocchiali e francescane resta solo al 2 agosto.
Durante i lavori del X Incontro mondiale delle famiglie sono stati presentati nell’Aula Paolo VI la pregiata e artistica Urna contenente alcune reliquie e ricordi personali dei Beati Coniugi Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, Patroni dell’evento internazionale. Papa Francesco ha esortato le famiglie a lasciarsi trasformare dal Signore, a “vivere con gli occhi puntati verso il Cielo” affrontando le fatiche e le gioie della vita “guardando sempre dal tetto in su” come dicevano i Beati Maria e Luigi Beltrame Quattrocchi ai loro figli
Dom Leonardo Steiner, arcivescovo di Manaus, oltre che essere uno dei due brasiliani che entreranno a far parte del collegio cardinalizio con il Concistoro del prossimo 27 agosto, è il primo porporato della grande regione panamazzonica. Sarà anche il primo cardinale a essere vescovo di una diocesi che si trova nel territorio amazzonico, Manaus appunto, che presenta tutte le caratteristiche della realtà urbana, ma tutto immediatamente la riporta alla realtà della foresta che la circonda, a partire dal suo isolamento. Il Sir ha intervistato dom Steiner in vista del Concistoro
“Aspettiamo il Papa con tutto il cuore con la speranza che possa darci e dare al mondo un contributo di pace e di solidarietà”. Raggiunto telefonicamente dal Sir, così mons. Adelio Dell’Oro, vescovo di Karaganda, commenta l’annuncio ufficiale del viaggio apostolico di Papa Francesco in Kazakhstan dove, dal 13 al 15 settembre, visiterà la città di Nur-Sultan in occasione del VII Congress of Leaders of World and Traditional Religions.
"Accogliendo l'invito delle autorità civili ed ecclesiali, Papa Francesco compirà l'annunciato viaggio apostolico in Kazakistan nei giorni dal 13 al 15 settembre di quest'anno,...
Proviamo ad immaginare se ogni mattina la nostra famiglia si riunisse in cucina, mentre si fa colazione e ripetesse insieme questo verso iniziale del salmo.
Ma cos’è la cupidigia, si chiede il Papa all’Angelus: “È una malattia che distrugge le persone, perché la fame di possesso crea dipendenza”.
Nei giorni scorsi, mons. Gletter è stato il primo vescovo austriaco a superare il traguardo dei mille post su Ig
Millecinquecento anni fa l’Europa, devastata dalle invasioni barbariche, risorse grazie ai monasteri; cinquecento anni fa un ambizioso cortigiano basco, devastato da una cannonata tra le gambe, risorse quale maestro di fede grazie alla spiritualità benedettina di Montserrat; anche oggi l’umanità, devastata da mille crisi esteriori e interiori, può trovare nella saggezza monastica una via di scampo e un principio di rinascita
“Lottare ogni giorno con l’oscurità”, perché “c’è uno scontro quotidiano tra luce e tenebre, che non avviene là fuori da qualche parte, ma dentro ciascuno di noi”.
“Nessuno può dire che il presidente Draghi non fosse un uomo di alta qualità internazionale”.
Quello contro gli indigeni “è stato un genocidio”. Lo ha detto il Papa, rispondendo alle domande dei giornalisti durante la conferenza stampa sul volo di ritorno dal Canada.
“La porta è aperta, è una opzione normale, ma fino ad oggi non ho bussato a questa porta, non ho detto andrà in questa stanza, non ho sentito di pensare a questa possibilità. Ma questo non vuol dire che dopodomani non cominci a pensare, no?”.