Unità pastorale di Enego. C’è uno “spot per la santità” da inventare

“Uno spot per la santità”: è questo il titolo del concorso lanciato dall’unità pastorale di Enego, Fosse, Stoner per i ragazzi della catechesi. Lo scopo è realizzare una sorta di messaggio “pubblicitario” capace di mostrare la bellezza della santità e invogliare a raggiungerla. Come? Con un disegno, un logo, uno slogan, una canzone, un video, una poesia. Il tutto entro domenica 18 aprile.

Unità pastorale di Enego. C’è uno “spot per la santità” da inventare

Cercansi “uno spot per la santità”. A lanciare quest’appello è l’unità pastorale di Enego, Fosse, Stoner che ha aperto un concorso per i ragazzi della catechesi per realizzare una sorta di messaggio “pubblicitario” capace di mostrare la bellezza della santità e invogliare a raggiungerla. Come? Con un disegno, un logo, uno slogan, una canzone, un video, una poesia. Il tutto da inviare entro domenica 18 aprile.

«Il concorso – spiega don Federico Meneghel, il parroco – chiude il percorso che quest’anno abbiamo realizzato con i ragazzi dell’iniziazione cristiana. Abbiamo cercato, in qualche modo, di rimediare alla catechesi tradizionale, viste le restrizioni, proponendo delle iniziative da fare in casa coinvolgendo anche i genitori. Qualcosa che evitasse una deriva nozionistica e fosse più esperienziale e vicino ai ragazzi». Da ottobre, quindi, ha preso avvio un percorso di incontro e conoscenza di alcune figure di testimoni cristiani come san Francesco o il beato Carlo Acutis. In Quaresima la proposta si è fatta un po’ più intensa presentando un santo ogni settimana. «Alcune figure – specifica il parroco – non sono santi nel senso canonico, ma esempi di vita cristiana. Per ogni personaggio presentato i ragazzi ricevevano una scheda di approfondimento, un breve video e poi dovevano individuare un frutto le cui caratteristiche potessero in qualche modo richiamare l’esempio di testimonianza, come per Matteo Farina l’arancia perché resiste al freddo e alle intemperie o per Maria Cristina Cella Mocellin il fico per la dolcezza».

Con questi frutti poi è stato allestito un giardino in chiesa a Enego presso l’altare di sant’Antonio, che da brullo e deserto pian piano ha preso colore e ricchezza. «Il concorso – conclude don Meneghel – ci sembrava la giusta chiusura di un bel percorso: trovare una sintesi per comunicare la santità e incoraggiare a seguirla. La premiazione avverrà poi il 1° maggio, durante la tradizionale festa dedicata a san Giuseppe lavoratore».

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