Fatti

Nel piccolo villaggio rurale il mobile team della fondazione Avsi organizza attività ricreative e fornisce supporto psico-sociale ai bambini della comunità locale. Qui la scuola è chiusa, i ragazzi giocano per strada. Ma basta il passaparola e arriva numerosi. Qualche ora di gioia può far bene... La vita dei più giovani in una regione martoriata dalla guerra

Lo spavento è passato. Anche se di inondazioni nella grotta di Lourdes se ne sono viste già negli anni scorsi, resta sempre un po’ di apprensione per le migliaia di fedeli che ogni giorno visitano il santuario mariano e che ieri mattina hanno trovato i luoghi dell’apparizione completamente inondati e inagibili a causa della pioggia piovosa.

L'esperienza della guerra a Gaza vissuta dai cattolici di lingua ebraica in Israele, un migliaio di fedeli in tutto che vivono in sette comunità sparse nel Paese. A raccontarla è il loro vicario, padre Zelazko: "Siamo sotto shock. C'è tanta paura per il futuro. Preghiamo per gli ostaggi, per i nostri ragazzi arruolati, per le vittime della guerra, ma non dimentichiamo i morti innocenti di Gaza. Alla guerra rispondiamo con la speranza. Nelle nostre comunità tutti, non importa che idea politica abbiano, trovano rifugio e sostegno"

“Hai le ore contate, ti ammazziamo”. E poi il lancio di sassi, bottiglie e bastoni. È successo qualche giorno fa a Roma, zona Quarticciolo. A farne le spese per l’ennesima volta è don Antonio Coluccia, il prete noto per il suo impegno contro lo spaccio e la criminalità nelle periferie di Roma. A pochi giorni dai fatti il Sir lo ha incontrato

Solo ieri si è avuta notizia della morte di 21 persone, tra cui tre bambini. Sant'Egidio: "Rivolgiamo un forte appello alle istituzioni perché riprendano con più impegno le operazioni di soccorso in mare". Save the Children: "Attivare un sistema di ricerca e soccorso e aprire vie regolari di accesso in Europa”. Unicef: “I governi osservino il quadro fornito dal Patto sulla migrazione e l'asilo”

“Mentre si avvicina la data del 3 ottobre, in cui si farà memoria non solo delle vittime di quel tragico evento del 2013, ma di tutte le vittime del mare il cui numero è ormai impossibile da definire, una nuova tragedia trova spazio fra le righe dei notiziari italiani: l’ennesimo naufragio con altre 21 vittime, fra cui alcuni bambini. Solo in quest’anno si calcolano oltre 1.000 morti nel Mediterraneo, un numero impressionante di vite spezzate che potrebbe essere molto più elevato, stando a quanto ci riferiscono i nostri osservatori che, dalla Tunisia, hanno visto partire centinaia di barchini in lamiera affondati prima di arrivare all’orizzonte”.

Fondazione Ismu evidenzia che durante l’anno scolastico 2022/2023 il numero di alunni con cittadinanza non italiana sul territorio nazionale ha superato per la prima volta le 900 mila unità e l’11% d’incidenza sul totale degli alunni. I nati in Italia rappresentano ben più della metà degli iscritti con cittadinanza non italiana (65,4%). Aumentata anche la componente femminile. Raddoppiati gli studenti ucraini