Fatti

Secondo una nuova analisi pubblicata con Unicef, 333 milioni di bambini a livello globale vivono in condizioni di povertà estrema. A livello globale, i bambini rappresentano oltre il 50% delle persone estremamente povere, nonostante costituiscano solo un terzo della popolazione mondiale

"Un ulteriore dramma che sconvolge e tocca le nostre corde emotive": così monsignor Alessandro Damiano, arcivescovo di Agrigento, commenta al Sir la morte di un neonato di 5 mesi in prossimità del molo di Lampedusa. Da mezzanotte si contano 36 sbarchi per un totale di 1.627 persone. L'hotspot ora ospita oltre 6.000 persone, molti sono ancora sul molo in attesa di sistemazione. L'arcivescovo lancia un appello alle istituzioni per chiedere di aiutare Lampedusa e commenta le chiusure delle frontiere annunciate da Germania e Francia: "L'Europa ha le porte chiuse. E' grave".

Parla dal Marocco Tifwat Belaid, senior programme manager di ActionAid, che opera nel Paese da una ventina d'anni a Rabat e Tangeri, per proteggere i diritti delle donne giovani e migranti. L'organizzazione umanitaria ha già inviato un team nelle zone colpite dal terremoto e mobilitato i partner locali. Al momento stanno valutando i bisogni e distribuendo i primi aiuti. "Servono coperte per proteggersi dal freddo, rifugi e farmaci per i malati che si trovano isolati e senza cure", dice al Sir. Intanto è salito il bilancio ufficiale dei morti, almeno 3.000, con 5.530 feriti

La situazione è difficile per via degli oltre 100 sbarchi registrati nelle ultime ore. "Ci stiamo concentrando in particolare sui più fragili, ma deve continuare il processo dei trasferimenti dall'isola che, fino a questo momento, ha consentito di mantenere la situazione sotto controllo. L'hotspot non deve andare oltre una soglia critica di presenze"

Nei primi sei mesi del 2023, quasi 400 bambini a Gaza - almeno due bambini al giorno - non hanno potuto ricevere le cure mediche necessarie in Cisgiordania, rimanendo senza accesso a interventi chirurgici salvavita o farmaci urgenti

Al terzo posto in Italia per numero di municipi, la Regione Veneto conta 563 amministrazioni, di cui 291 sotto i cinquemila abitanti (182 sotto i tremila). A ottobre sono previsti quattro referendum per la nascita, tramite fusione, di altrettante municipalità. A “dare una mano” la soglia del quorum abbassata. Eppure le fusioni portano soldi: dal 2014, sono già state premiate con contributi statali superiori ai 65 milioni di euro