Schermi

Inizia il Festival della canzone italiana. La kermesse canora, giunta quest’anno alla sua settantesima edizione, si aprirà questa sera sotto la guida del direttore artistico Amadeus che sarà affiancato da diverse co-conduttrici nelle cinque serate, oltre che da numerosi ospiti non in gara. Come ogni anno non sono mancate polemiche e controversie che hanno accompagnato le settimane antecedenti alla gara

Una prova maiuscola per Mendes, regista classe 1965 e originario di Reading in Inghilterra, vincitore da esordiente già di un Oscar per la miglior regia nel 2000 con “America Beauty” (il film ha ottenuto 5 statuette in tutto); negli anni poi Mendes si è costruito con quasi dieci titoli all’attivo – tra cui “Era mio padre”, “Revolutionary Road”, “American Life”, “Skyfall” e “Spectre” – un profilo di autore solido, elegante ed eclettico, con un grande seguito da parte di critica e pubblico

La settimana cinematografica si è aperta all’insegna delle nomination degli Oscar, annunciate lo scorso 13 gennaio in vista della cerimonia che si terrà a Los Angeles il prossimo 9 febbraio. Anche nelle uscite al cinema risuona l’eco degli Oscar. In sala infatti troviamo: il dramma di impegno civile firmato Clint Eastwood, “Richard Jewell”, e la commedia nera dai rivolti educational “Jojo Rabbit” di Taika Waititi

La miniserie in onda dal 13 gennaio su Rai Uno, trova la sua originalità decidendo di raccontare il periodo immediatamente successivo alla Guerra, i giorni dopo la Liberazione in Italia; e chiave altrettanto originale è la condivisione dell’elaborazione dei traumi della Shoah seguendo il percorso di ripresa, di riscatto, di bambini ebrei sopravvissuti

Ricky consegna pacchi a domicilio, Abbie accudisce persone anziane e disabili nelle loro case. Hanno due figli, Seb e Liza Jane, che diventano spettatori di un drammatico mutamento nelle relazioni e nelle loro vite, quando il nuovo lavoro del padre lo porterà a “mancare” sempre più spesso

Si è imposto in maniera netta, come miglior film e per la miglior regia, il dramma bellico “1917” del britannico Sam Mendes, racconto della Prima guerra mondiale nelle sale italiane a fine gennaio 2020. Mendes ha sbaragliato i super favoriti targati Netflix come “Storia di un matrimonio” di Noah Baumbach (6 candidature e 1 premio vinto dalla sempre brava Laura Dern, miglior attrice non protagonista), “The Irishman” di Martin Scorsese (5 candidature) e “I due papi” (4 candidature). La sconfitta più bruciante, però, sembra essere quella di Scorsese, che non ottiene nessun premio, né per sé né per i suoi attori Al Pacino e Joe Pesci

Il film non è al di sopra di sbavature o inciampi, soprattutto sotto il profilo della ricostruzione storica. Ma a ben vedere, non è questo che importa all’autore, che è più proteso nel consegnarci un’inedita, onirica, prospettiva di legame tra due grandi uomini di Chiesa; la prospettiva dell’amicizia che affiora e man mano si fortifica nel lavoro di messa in sicurezza della barca di Pietro