Una mostra virtuale dell’Università svela gli antichi tesori dell’attuale sede di Scienze statistiche. Per la città, da inizio ’800, il complesso ebbe un’importante funzione di assistenza sociale alle giovani della città abbandonate o "moralmente in pericolo". Dal 1895 i pii conservatori della città, tra cui quello di Santa Caterina, si fusero nella fondazione Irpea.
Storie
Mons. Giovanni Nervo. L'editrice padovana BeccoGiallo ha dato alle stampe, in collaborazione con il Csv, il volume del giovane Giacomo Taddeo Traini
Due fratelli alla loro prima avventura lavorativa assieme, lei 36 anni e lui 28, arcellani da sempre. Acquistano una palazzina nel quartiere a nord di Padova e la ribaltano come un calzino. Nasce così il bed and breakfast "da Coco", ma non una semplice struttura dove dormire: è senza barriere architettoniche, è ecologico, è plastic free. E le facciate esterne accolgono le illustrazioni di Agostino Iacurci: un benvenuto nella "giungla arcellana".
Marco Ventura ha 27 anni e vive a Cittadella con mamma Laura, papà Pietro e i fratelli Francesco e Filippo. Durante l'emergenza sanitaria ha avuto un cruccio: non poter aiutare nella celebrazione della messa.
Francesco Lucianetti è scomparso lo scorso 21 luglio all’ospedale di Padova; era nato nel 1944 a Roma ma si sentiva pienamente padovano: «Questa città – ha scritto – l’ho disegnata tutta: le sue mura, i suoi giardini, i suoi palazzi e i suoi canali, ormai viviamo in piena simbiosi».
Marco ha 10 anni, abita al confine con Vo’, ex zona rossa. L’intera famiglia è stata contagiata: lui, mamma, papà e il fratellino di 4 anni. L’isolamento è durato 45 giorni. Un’esperienza indelebile che Marco ha deciso di raccontare in una lettera che ha consegnato al presidente Mattarella.
In cinque anni di lavoro durissimo, lo scultore Romeo Sandrin ha ripreso un interesse coltivato fin da studente, realizzando 70 opere dedicate all'inferno dantesco.
I bambini e i ragazzi dell'istituto comprensivo Michelangelo Buonarroti, con i loro genitori e i loro insegnanti, hanno realizzato un video per raccontare cosa è mancato loro e cosa desideravano durante il lockdown. Il laboratorio è stato frutto di una collaborazione molto positiva, divenuta il simbolo della fiducia per il nuovo anno scolastico.
Il 29 agosto 1980 moriva Franco Basaglia, padre della moderna psichiatria. Grazie alle sue battaglie mediche e civili, furono chiusi i manicomi in Italia, vere prigioni e non luoghi di cura per la salute mentale.
A 50 anni dalla tragica ed eroica scomparsa nel laghetto di Pieve di Tesino, il ricordo di don Italo Girardi resta impresso a Borso del Grappa e a Conco di Asiago. Ancora oggi in moltissimi ricordano ancora l’intensità della sua breve esistenza vissuta per assomigliare ogni giorno di più a Cristo e mettersi a servizio degli altri.
Don Pietro è stato il primo direttore della casa di spiritualità Villa Immacolata di Torreglia. È arrivato nel 1950 ed è rimasto nella struttura anche dopo il termine del suo incarico, fino a poche settimane prima della morte. Austero e rigoroso con i collaboratori, mostrava il lato del carattere più dolce e umano con i giovani e con chi attraversava momenti di sofferenza. Durante il suo mandato si è relazionato con importanti personalità ecclesiastiche, che frequentavano la casa per gli esercizi spirituali. Tra queste, il patriarca di Venezia, divenuto poi papa Giovanni XXIII. A Don Brazzo si devono il completamento delle strutture della villa e l’organizzazione del bellissimo parco esterno.
Una passione che scorre lungo due binari e ha i colori bianco del vapore e nero e rosso delle componenti della locomotiva, punta di diamante della loro "collezione". L'associazione Società veneta ferrovie che gestisce la Rimessa di Primolano, vicino Vicenza, unisce appassionati con l'obiettivo di recuperare e preservare la cultura ferroviaria del Triveneto
Festus Luca Oleabhie, nigeriano in Italia dal 2016, domenica 7 giugno ha ricevuto i sacramenti dell'iniziazione cristiana, battesimo, cresima ed eucarestia, ed è stato il primo, del gruppo di catecumeni di quest'anno, a riceverli. Ad accompagnarlo la catechista che lo ha seguito, Gabriella Carminioto (che con il marito Massimo Kravina sonostati anche i padrini), il parroco, don Luca Nucibella e anche moltissime persone della comunità, talmente tante che non sono neanche riuscite ad entrare in chiesa.
Constantin Musabimana è un rifugiato ruandese. Nel 1996 è arrivato in Italia, ad Abano Terme. Qui ha portato lo "stile" imparato nei campi profughi in Congo: mettersi a disposizione di chi ha bisogno. "Il mio impegno di mediatore è rivolto soprattutto alle famiglie: è importante aiutarle a comprendere la cultura occidentale. Solo così potranno integrarsi"
Il calzaturificio Paoul di Villatora non si è arreso alla crisi ma ha deciso di fare sistema e investire nelle sinergie, producendo mascherine sanitarie. Ora, che si usano meno, è nato un altro progetto. «Perché la nostra iniziativa abbia un respiro più ampio abbiamo deciso di dare il via a “Manoamano”, un progetto che permetta alle aziende di unirsi per rispondere prima e meglio ai bisogni».