Chiesa nel mondo

(da Panama) “Se non si riscopre il concetto di umanità e la logica del Samaritano, per cui l’altro che sta ai margini della strada per un motivo o per un altro è un altro me stesso e ha le stesse necessità umane che ho io, non si risolveranno mai i problemi: né con leggi più strette né con leggi più larghe. L’umanità: l’altro è un altro me stesso”.

Chissà che questa disposizione interiore, di giovani e adulti, non sia un segno bello che viene da Panama e chissà che non ci aiuti a uscire dall’idea di parole e discorsi “griffati”, da “boutique”. Soltanto un cuore libero può cogliere ciò che di bello nasce nella storia e nella vita delle persone. E non importa che siano vescovi o giovani laici: solo così la parola autorevole della Chiesa troverà il terreno “giusto”. Perché “fertile” – questa volta – potrebbe essere persino pericoloso

Venerdì 25 gennaio, nell'ambito della Gmg, Papa Francesco farà visita ai giovani detenuti del Centro de Cumplimento de menores, il carcere minorile di Pacora. Durante la visita si svolgerà una liturgia penitenziale nella quale il Pontefice confesserà tre giovani. Il Sir è entrato nel penitenziario per raccontare l'attesa dei suoi giovani detenuti

L’arcivescovo di Panama parla con il Sir dell’attesa per l’arrivo di Francesco. “Questo incontro del Papa con la gioventù del mondo nel solco di questa Regione - Centro America, Caribe e Venezuela - è una boccata di aria fresca e di speranza”. Migrazione forzata, delinquenza, narcotraffico. “Il cambiamento parte dai giovani. Un futuro migliore è possibile solo se i giovani si assumono l’impegno di trasformare questa realtà. Ma c’è anche una chiamata ai responsabili politici di questa Regione perché i loro progetti possano sempre più e sempre meglio includere i giovani. Sono troppi quelli costretti a fuggire”

Quattro mesi impegnativi attendono il vescovo Corrado Pizziolo. Fino alla fine di maggio, infatti, è presidente della Commissione della Conferenza episcopale italiana (Cei) per il servizio della carità e la salute, e di conseguenza anche della presidenza di Caritas italiana e della Consulta ecclesiale degli organismi socioassistenziali. La nomina è avvenuta in questi giorni. Mons. Pizziolo, che in questo periodo continuerà a svolgere l’ufficio di vescovo della diocesi di Vittorio Veneto, è stato contattato dal segretario generale della Cei, monsignor Stefano Russo, che a nome del presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, gli ha chiesto di assumere tali cariche “ad interim” (termine latino utilizzato per indicare che una determinata carica è assunta provvisoriamente da una persona, nell’attesa della nomina di un titolare), a seguito delle dimissioni presentate lo scorso dicembre dal cardinale Francesco Montenegro, vescovo di Agrigento

Nelle precedenti Gmg c’era al massimo un rappresentante per diocesi (l’eccezione è Toronto 2003, quando il gruppo era stato un po’ più nutrito), ma in ogni caso è la prima volta che si può parlare di una delegazione numerosa e strutturata. La causa principale è la vicinanza geografica, ma ad aiutare sono state anche le piccole graduali aperture delle autorità cubane. La prima Gmg, per i giovani cubani, diventa, per esempio, una Gmg “social” in quanto da circa un mese la rete internet, whatsapp e i social network hanno fatto il loro ingresso nell’isola caraibica

E' stato presentato oggi in Sala Stampa “Orientamenti pastorali sulla tratta di persone”, un opuscolo di 36 pagine redatto dalla Sezione migranti e rifugiati del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale. Si rivolge a diocesi, parrocchie, congregazioni religiose, scuole, università, organizzazioni della società civile. Lo scopo è fornire una comprensione del fenomeno ed indicare delle vie d'azione concrete.

“L’Incontro di febbraio sulla protezione dei minori ha uno scopo concreto: il fine è che tutti i vescovi abbiano assolutamente chiaro che cosa bisogna fare per prevenire e combattere il dramma mondiale degli abusi sui minori. Papa Francesco sa che un problema globale si può affrontare solo con una risposta globale. E vuole che l’Incontro sia una riunione di Pastori, non un convegno di studi. Un incontro di preghiera e discernimento, catechetico e operativo”.

Si celebra dal 18 al 25 gennaio la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Il tema scelto quest’anno è “Cercate di essere veramente giusti” (Deuteronomio 16, 18-20) . Il cardinale Kurt Koch: “La divisione è una grande ferita, è contraria alla volontà del Signore, danneggia la Chiesa e danneggia l’annuncio principale del Vangelo. Ritrovare l’unità vuol dire, quindi, superare anche l’ingiustizia della divisione”