(da Panama) “Se non si riscopre il concetto di umanità e la logica del Samaritano, per cui l’altro che sta ai margini della strada per un motivo o per un altro è un altro me stesso e ha le stesse necessità umane che ho io, non si risolveranno mai i problemi: né con leggi più strette né con leggi più larghe. L’umanità: l’altro è un altro me stesso”.
Chiesa nel mondo
Chissà che questa disposizione interiore, di giovani e adulti, non sia un segno bello che viene da Panama e chissà che non ci aiuti a uscire dall’idea di parole e discorsi “griffati”, da “boutique”. Soltanto un cuore libero può cogliere ciò che di bello nasce nella storia e nella vita delle persone. E non importa che siano vescovi o giovani laici: solo così la parola autorevole della Chiesa troverà il terreno “giusto”. Perché “fertile” – questa volta – potrebbe essere persino pericoloso
Venerdì 25 gennaio, nell'ambito della Gmg, Papa Francesco farà visita ai giovani detenuti del Centro de Cumplimento de menores, il carcere minorile di Pacora. Durante la visita si svolgerà una liturgia penitenziale nella quale il Pontefice confesserà tre giovani. Il Sir è entrato nel penitenziario per raccontare l'attesa dei suoi giovani detenuti
“Una politica migratoria che non apre nuove vie sicure e legali di accesso verso l’Europa è fatalmente destinata a incentivare le immigrazioni irregolari. Per questo chiediamo ai vari Paesi europei di duplicare o, comunque, di ampliare i corridoi umanitari, aperti per la prima volta in Italia all’inizio del 2016".
L’arcivescovo di Panama parla con il Sir dell’attesa per l’arrivo di Francesco. “Questo incontro del Papa con la gioventù del mondo nel solco di questa Regione - Centro America, Caribe e Venezuela - è una boccata di aria fresca e di speranza”. Migrazione forzata, delinquenza, narcotraffico. “Il cambiamento parte dai giovani. Un futuro migliore è possibile solo se i giovani si assumono l’impegno di trasformare questa realtà. Ma c’è anche una chiamata ai responsabili politici di questa Regione perché i loro progetti possano sempre più e sempre meglio includere i giovani. Sono troppi quelli costretti a fuggire”
Quattro mesi impegnativi attendono il vescovo Corrado Pizziolo. Fino alla fine di maggio, infatti, è presidente della Commissione della Conferenza episcopale italiana (Cei) per il servizio della carità e la salute, e di conseguenza anche della presidenza di Caritas italiana e della Consulta ecclesiale degli organismi socioassistenziali. La nomina è avvenuta in questi giorni. Mons. Pizziolo, che in questo periodo continuerà a svolgere l’ufficio di vescovo della diocesi di Vittorio Veneto, è stato contattato dal segretario generale della Cei, monsignor Stefano Russo, che a nome del presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, gli ha chiesto di assumere tali cariche “ad interim” (termine latino utilizzato per indicare che una determinata carica è assunta provvisoriamente da una persona, nell’attesa della nomina di un titolare), a seguito delle dimissioni presentate lo scorso dicembre dal cardinale Francesco Montenegro, vescovo di Agrigento
Con un motu proprio Papa Francesco delibera la soppressione della Pontificia Commissione Ecclesia Dei e affida i compiti della Commissione integralmente alla Congregazione per la Dottrina della Fede, “in seno alla quale verrà istituita una apposita Sezione impegnata a continuarne l’opera di vigilanza, di promozione e di tutela”.
Nelle precedenti Gmg c’era al massimo un rappresentante per diocesi (l’eccezione è Toronto 2003, quando il gruppo era stato un po’ più nutrito), ma in ogni caso è la prima volta che si può parlare di una delegazione numerosa e strutturata. La causa principale è la vicinanza geografica, ma ad aiutare sono state anche le piccole graduali aperture delle autorità cubane. La prima Gmg, per i giovani cubani, diventa, per esempio, una Gmg “social” in quanto da circa un mese la rete internet, whatsapp e i social network hanno fatto il loro ingresso nell’isola caraibica
Dio ha bisogno della nostra voce per denunciare le ingiustizie e delle nostre mani per soccorrere gli ultimi. Inoltre è Lui che fissa gli appuntamenti con le persone, a noi però chiede di aiutarlo a fissare questi appuntamenti. Così don Luigi Ciotti parla della "santità della porta accanto"
“Oggi, a distanza di cento anni, questo appello risuona nell’animo di quanti hanno a cuore le sorti del Paese, ancora una volta lacerato e diviso; risuona nell’animo di quanti sentono quella spinta ideale che vede nella difesa della vita e nella promozione umana il motivo di fondo di ogni impegno sociale”.
E' stato presentato oggi in Sala Stampa “Orientamenti pastorali sulla tratta di persone”, un opuscolo di 36 pagine redatto dalla Sezione migranti e rifugiati del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale. Si rivolge a diocesi, parrocchie, congregazioni religiose, scuole, università, organizzazioni della società civile. Lo scopo è fornire una comprensione del fenomeno ed indicare delle vie d'azione concrete.
“Il viaggio dei migranti non è sempre un’esperienza felice. Basti pensare ai terribili viaggi delle vittime della tratta. Anche in questo caso, però, non mancano le possibilità di riscatto, come accadde per il piccolo Giuseppe, figlio di Giacobbe, venduto come schiavo dai fratelli gelosi, il quale in Egitto divenne un fiduciario del faraone”.
“L’Incontro di febbraio sulla protezione dei minori ha uno scopo concreto: il fine è che tutti i vescovi abbiano assolutamente chiaro che cosa bisogna fare per prevenire e combattere il dramma mondiale degli abusi sui minori. Papa Francesco sa che un problema globale si può affrontare solo con una risposta globale. E vuole che l’Incontro sia una riunione di Pastori, non un convegno di studi. Un incontro di preghiera e discernimento, catechetico e operativo”.
Si celebra dal 18 al 25 gennaio la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Il tema scelto quest’anno è “Cercate di essere veramente giusti” (Deuteronomio 16, 18-20) . Il cardinale Kurt Koch: “La divisione è una grande ferita, è contraria alla volontà del Signore, danneggia la Chiesa e danneggia l’annuncio principale del Vangelo. Ritrovare l’unità vuol dire, quindi, superare anche l’ingiustizia della divisione”
Mons. Lorenzo Ghizzoni, attuale presidente della Commissione tutela minori della Cei e referente Cei della Pontificia Commissione per la tutela dei minori, è stato nominato presidente del Servizio nazionale per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili nella Chiesa.