Diocesi

Il suo sì definitivo alla chiamata di Dio è arrivato lunedì, durante la celebrazione di Santa Giustina presieduta dal vescovo. Luisa Ruzza, medico di 55 anni, è diventata collaboratrice apostolica diocesana a tutti gli effetti, attraverso la dedizione definitiva. Svolgerà il suo servizio pastorale sia nella parrocchia di Noventa Padovana, sia attraverso il suo lavoro. «Prego per i miei pazienti — racconta — e spero che attraverso di me sentano la vicinanza della Chiesa». 

Ereditiamo, in questo nuovo tratto di strada, alcune scelte forti compiute dai vescovi Filippo e Antonio: chiesa di adulti, slancio missionario, sinodalità... Nuovo anno pastorale: nessun “piano cartaceo”, come gli anni scorsi, ma un “luogo” comune attorno a cui sostare spiritualmente: il fonte battesimale. «Per continuare il nostro viaggio come popolo e assemblea dei discepoli». Ripartiamo insieme dal battesimo, grembo che ci genera alla fede, per domandarci chi siamo, dove andiamo e chi ci accompagna nel cammino

«Negli ultimi anni, con la proposta “Narrare la bibbia alla famiglia”, l’equipe che lavorava con me si era accorta di una diminuzione di presenze delle famiglie. Tutte giustificate... nel senso che chiamavano e ci dicevano che purtroppo non riuscivano a partecipare. Impossibilitate a venire nella domenica – giorno in cui le famiglie cercano di fare tutto ciò che in settimana non si può – abbiamo pensato a cosa proporre per non mollare. Si è deciso di ragionare su questa frammentarietà della vita familiare per farla diventare il volano degli incontri».