Cara Difesa, condivido un’esperienza vissuta in uno degli appuntamenti organizzati dal Consiglio della vita consacrata della nostra Diocesi
Idee
Maurizio Drezzadore, neo-presidente Acli Padova: «Crescono gli occupati e i poveri a riprova del fatto che ci sono lavori malpagati»
La testimonianza da Aleppo «Sarebbe successo, la crisi siriana non è mai stata risolta. Il punto di partenza è già drammatico dopo il terremoto a inizio 2023». Un’azione fulminea per mano dei ribelli jihadisti filo-turchi del gruppo Hayat Tahrir al-Sham. Caritas italiana: «Alcuni progetti legati alla formazione dei giovani e alla riconciliazione sono per forza sospesi»
L’app Vite vere Guido Marangoni, ingegnere informatico padovano, ha vinto due importanti premi Google per lo strumento che, grazie al supporto dell’intelligenza artificiale, permette di assistere le persone con disabilità intellettive nello svolgere le attività quotidiane
C’è una verità, apparentemente banale, che abbiamo bisogno di dirci e di ripeterci: «Nessuno è meno». O meglio: l’idea che qualcuno sia meno di qualcun altro non esiste, non ha proprio senso di essere concepita.
Joan Tronto nel suo testo sull’etica della cura nel 1993 descriveva quattro forme di cura: interessarsi a (caring about), prendersi cura di (taking care of), prestare cura (care-giving), ricevere cura (care-receiving).
Conservo e custodisco tanto di questo passaggio, ma due tratti in particolare sento preziosi: la cicatrice che mi ha lasciato sulla carne. Mi impedisce di dimenticare le ferite di troppi uomini e donne segnati nel corpo dalla violenza in tante parti del mondo. E poi la lode a Dio, unica fonte di ogni dono perfetto, per la disponibilità al bene che suscita nei cuori di tanti, che si fanno strumento del suo amore affinché la vita fiorisca
“Luci sul palco. La musica dei cantautori, spiraglio sull’infinito” dell’esperto di musica barocca, jazz e rock, e musicista lui stesso (collabora con l’Orchestra Popolare Italiana di Ambrogio Sparagna) Claudio Zonta, padre gesuita
Riflessioni dopo l'indagine realizzata da Ipsos per l’Osservatorio Giovani dell'Istituto Toniolo
Proprio in queste settimane si comincia a parlare delle prossime iscrizioni e il tema impegnerà famiglie e allievi probabilmente ben oltre le feste natalizie
La dimensione iper-competitiva che accomuna tutto l’agire del mondo occidentale non aiuta i nostri figli a vivere serenamente le attività sportive che intraprendono
Viene da questa campagna di sensibilizzazione un monito a una classe politica spesso disattenta e distratta
In una intervista in esclusiva ad Avvenire, che sarà pubblicata domani sul giornale nella sua versione integrale, il presidente palestinese Mahmoud Abbas affronta i temi caldi in Medio Oriente e lancia alla Comunità internazionale una serie di proposte per affrontare la Guerra a Gaza e superare le tensioni nell’area: "Non vedo l'ora di incontrare il Papa"
Da domenica nel quartiere Corvetto, nella periferia sud-est di Milano, si sono verificate gravi proteste per la morte di Ramy Elgaml, un ragazzo di 19 anni caduto da uno scooter mentre era inseguito dai carabinieri. Fatti che hanno riportato l'attenzione dell’opinione pubblica su un quartiere popolare di Milano che incarna un profondo disagio sociale e strutturale. Ma c'è anche chi non si arrende e porta avanti un percorso di coesione sociale e inclusione
No smartphone prima dei 14 anni, no social prima dei 16. Lo chiede una petizione al Governo del 10 settembre, primi firmatari lo psicoterapeuta Alberto Pellai e il pedagogista Daniele Novara. Deprivazione di sonno, deficit di attenzione e concentrazione, diminuzione dei rapporti sociali, rischio addiction gli effetti di un utilizzo troppo precoce di smartphone e social. “Oggi, rispetto a vent’anni fa, salute mentale e qualità di vita dei minori sono peggiorate”, dice in quest'intervista Pellai. E aggiunge: “Lo smartphone può diventare una trappola che imprigiona e crea dipendenza”. “Non si tratta di reprimere, ma di proteggere”
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