Idee

Il legame tra i due mondi, quello finanziario e quello della produzione, certo esiste e buoni o cattivi andamenti societari prima o poi si riflettono sui listini. Sono però due mondi e due ritmi diversi. Come sta avvenendo in questi giorni, le Borse sono frenetiche, turbolente e le quotazioni volatili, cioè cambiano direzione in poche ore. La produzione reale e i commerci hanno tempi diversi e per cogliere un andamento bisogna mettere in fila i risultati di due o tre trimestri

Sdraio e ombrelloni a centinaia (se non migliaia) di euro al giorno? Nell’Italia del 2024 sembra sempre più diffusa la moda del lido super-lusso per (micro)vacanze esclusive, almeno a leggere i giornali, che pure, tra tensioni geopolitiche, sbalzi in borsa e bilanci regionali a ridosso di Ferragosto, non sarebbero di certo a corto di informazione.

Il 6 e 9 agosto si ricordano i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki del 1945. In uno scenario attuale di progressive militarizzazione e minacce, è necessario ribadire un “no” alle armi di distruzione di massa. Lisa Clark: «Il papa ha spiegato il vero valore della bandiera bianca, che vuole dire aprire la porta al negoziato. Nessuno parla di come stoppare le guerre»

La montagna è un laboratorio di nuove pratiche differenti dal passato. Lo sostiene Marco Albino Ferrari: «I riconoscimenti come quello Unesco portano a un turismo mordi e fuggi». Su Cortina 2026: «È il massimo dello scempio. Si conferma la tradizione predatoria che questi grandi eventi hanno nei confronti dell’ambiente»

Il Parlamento, mercoledì 24 luglio, ha approvato un decreto per ridurre le attese negli ospedali, ribadendo di fatto misure già previste e soprattutto senza proporre un finanziamento adeguato

Insomma, quell’“Ultima cena” nella cerimonia d’inaugurazione delle Olimpiadi in corso a Parigi non ci è proprio andata giù. A noi credenti? Ai battezzati magari non così praticanti? Agli italiani che magari non credono ma tengono alle tradizioni religiose e non del nostro Paese? Agli indifferenti? Verrebbe da dire: a molti tra gli appartenenti a tutte queste categorie. Ce lo dicono i minuti di tg e i litri d’inchiostro dedicati ai fatti in questa settimana.

È giunto il momento, ed è urgente, di togliere il giocattolo della guerra e le armi in mano a uomini che non riescono a controllare le regole di un gioco che si fa sempre più pericoloso per tutta l’umanità. La guerra è una pazzia ed un’avventura senza ritorno. Bisogna gridarlo a tutti ed indicarlo come un gioco non convenzionale e che va tolto dai tavoli dei potenti e dalla portata di un’umanità che, decadendo, non sa più controllarsi