Freno a mano tirato L’incertezza sul tipo di auto da acquistare è dovuta alle misure adottate dall’Unione Europea per la transizione energetica. Segue poi la preoccupazione del quadro economico italiano. Incentivi e perplessità Se gli acquirenti di auto elettriche attendono i vantaggi (ormai se ne parla per aprile), i “tradizionalisti” hanno già esaurito le risorse
Idee
Fiiiuuuuuuuuuuuu. Una manciata di lettere per portare sulla carta il lungo sospiro di sollievo che qualche giorno fa ha attraversato tutto il Veneto. Il rischio alluvione, a fine febbraio è stato concreto lungo le sponde del Bacchiglione, da Vicenza lungo tutta la campagna padovana.
Associazioni e Movimenti cattolici italiani uniti per impedire la modifica della Legge 185/90. A seguito dell’approvazione del Senato avvenuta a fine febbraio, sarà a breve in discussione alla Camera dei Deputati il Disegno di Legge di iniziativa governativa che modifica, “peggiorandola in maniera rilevante”, la normativa italiana sull’esportazione di armi. Vignarca (Rete Pace e Disarmo): “Non è vero che armarci di più garantisce più sicurezza e più pace. Questo paradigma viene utilizzato in maniera strumentale per favorire l'export di armi”
Forum, Scienza & Vita, Ditelo sui tetti, Giovanni XXIII, Pro Vita & Famiglia: alcune espressioni del laicato cattolico italiano si pronunciano in maniera critica sul provvedimento francese
Partito il “Tour” sul territorio da Bologna, altre tappe saranno nei prossimi mesi a Palermo, Roma, Milano e Venezia. Intanto, a maggio la quarta edizione degli Stati generali, sempre nella capitale. Con il presidente della Fondazione per la natalità facciamo il punto sulla situazione in Italia e su cosa manca per una vera svolta e raggiungere l’obiettivo delle 500mila nascite entro il 2033
Fondamentale allontanare sempre più il sistema produttivo del nostro Paese da una economia di guerra
Giorno "storico" per la Francia che con il voto del Parlamento si prepara a diventare il primo Paese al mondo a includere esplicitamente nella sua Costituzione l'interruzione volontaria di gravidanza (aborto). La modifica costituzionale prevede l’inserimento di un nuovo comma nell’articolo 34 della Costituzione. Mons. Antoine Hérouard, arcivescovo di Digione e vice presidente della Comece: "Nessuno, nessun partito, oggi rimette in causa la libertà di scegliere. Non c'è un pericolo su questo punto. Si tratta piuttosto di vedere perché tante donne hanno ricorso e ricorrono all'aborto. Questo costituisce un atto grave che ha delle conseguenze, anche psicologiche, profonde su tante donne"
I sistemi istituzionali sono organismi complessi e ogni intervento finisce per avere un impatto più o meno forte su tutto l’insieme
Ecco il paziente cammino di un’educazione che gli adulti sono chiamati a intraprendere accanto ai giovani che chiedono di essere nella storia attori e non spettatori
Ancora non appare ben chiaro alle famiglie quali insidie custodiscano le mura domestiche e quanto il “tempo della solitudine” possa strutturare cattive abitudini nei giovani e portarli all’apatia
Un uomo, quello del nostro oggi trascinato da una fretta insensata, la stessa di cui parlava poeticamente Michel Quoist
Stop ai cellulari in classe. A dire la verità è una di quelle dichiarazioni che lasciano il tempo che trovano. Quante volte, infatti, si è sentito dire? E quante discussioni sono già state fatte in proposito? Il fatto è che la questione degli smartphone in mano agli studenti è da una parte molto seria, dall’altra estremamente difficile da affrontare.
Ancora un nuovo appello accorato da parte di Papa Francesco per la pace in Ucraina, Terra Santa e nel Mondo affinché le controversie vengano risolte con il dialogo ed i negoziati e non con stragi da entrambe le parti. Le immagini di questi giorni proposte dai mezzi di comunicazioni ci fanno toccare con mano l’impotenza umana per l’immediata ricomposizione delle ostilità in atto e ci invitano a trovare soluzioni a più ampio respiro. Ecco di seguito alcune voci, un Nunzio apostolico, un professore universitario ed una Clarissa, provenienti da mondi diversi, ma orientati verso il raggiungimento dello stesso obiettivo: la custodia della pace
Ci sono piene e piene. Partiamo da quelle quotidiane delle promesse elettorali. Poi quelle delle infinite polemiche che ci buttano tutti in una sorta di permanente centrifuga mediatica.
Nel Parco nazionale Tayrona, nel nord della Colombia, tra il mar dei Caraibi e la Sierra Nevada di Santa Marta, ai leader di quattro popoli indigeni che abitavano queste terre ogni anno viene concesso di riunirsi per celebrare i loro riti sacri e riportare l'armonia nella natura. In queste settimane il parco rimane chiuso al turismo di massa. Ma la strada da fare per veder riconosciuti i diritti degli autoctoni è ancora lunga. Una riflessione nata durante un viaggio.