Idee

Con il cosiddetto Decreto Lavoro, approvato dal Parlamento a fine giugno 2023, si prevedono sostanziali modifiche in tema di misure di contrasto alla povertà. In particolare viene sostituito parzialmente il Reddito di cittadinanza già a partire dall’anno in corso e completamente dal 1º gennaio 2024. Si introducono due nuovi strumenti: il Supporto per la formazione e il lavoro e l'Assegno di inclusione. La preoccupazione come Caritas è evitare che qualcuno resti escluso e dare massima attenzione proprio ai più fragili

Quando si parla di Tratta viene spontaneo immaginare le navi negriere che nei secoli bui trasportavano esseri umani da una riva all’altra dell’oceano. In realtà i trafficanti di innocenti costituiscono una piaga talmente attuale da convivere con la nostra quotidianità individuale e collettiva

"Siamo molto preoccupati per il mancato rinnovo dell’accordo sul grano, che ha permesso l’esportazione di cibo dai porti ucraini ed è servito a calmierare i prezzi del cibo sui mercati globali". A parlare al Sir è Emanuela Cutelli, del World food programme, l'agenzia Onu impegnata nella lotta all'insicurezza alimentare. Grazie a questo accordo da luglio 2022 sono stati movimentati 32 milioni di tonnellate di grano e altri alimenti di base in 45 Paesi. Ora si rischia che aumentino i prezzi dei cibi, con conseguenze drammatiche sui Paesi e territori più fragili, tra qui il Corno d'Africa, l'Afghanistan, lo Yemen, il Medio Oriente

Il 1992 e 1993 sono stati in Italia anni in cui gli attentati con le bombe hanno contraddistinto l’operato violento dell’organizzazione mafiosa di cosa nostra che, con l’intento di creare un clima di tensione e paura, arrivò a colpire anche due chiese di Roma nella notte tra il 27 e 28 luglio 1993, causando 22 feriti ed ingenti danni a San Giorgio in Velabro ed alla basilica di San Giovanni in Laterano. Il punto della situazione sulle mafie con il filosofo Vittorio Alberti, "L'anniversario deve essere un'occasione per ragionare e per agire, concretizzare, non deve essere un'occasione per dire: oh, che tragedia!"

Altro che libertà di scelta e altruismo. Per la giornalista e scrittrice Ritanna Armeni la maternità surrogata è un’inaccettabile forma di sfruttamento di donne in stato di bisogno. “Invocare principi di libertà, autodeterminazione o altruismo è solo un alibi per lavarsi la coscienza”, sostiene in questa intervista al Sir. E la battaglia deve essere "soprattutto culturale", sostiene nel giorno in cui approda nell'Aula di Montecitorio il ddl che istituisce il "reato universale" di maternità surrogata

“Abbiamo destabilizzato il legame più intoccabile della storia dell’umanità: quello tra madre e figlio”. Parola della ginecologa Emanuela Lulli che, mentre approda in Aula a Montecitorio il ddl che istituisce il reato universale di maternità surrogata, denuncia un “silenzio assordante” sulla stretta connessione emotiva, chimica e biologica che si instaura fin dal concepimento tra madre e figlio