Mosaico

Il punto di vista La biennale di street art padovana, “Super Walls”, è uno dei festival più importanti nel settore e richiama in città e provincia numerosi artisti. Anima e promotore è Carlo Silvestrin

Arte di strada o street art (ma anche urban art) è oggi un termine ombrello comprendente tutte le manifestazioni e forme di arte visiva che si manifestano in luoghi pubblici, legali o illegali, nelle tecniche più disparate, come uso di bombolette spray, dipinti ad acrilici, adesivi artistici, tessuti e sculture.

Si gioca oggi a L'Aquila la Partita del Cuore, che vedrà di fronte la Nazionale Italiana Cantanti e quella dei politici. Sono attesi oltre 6mila spettatori. Il ricavato andrà al reparto di Pediatria dell’Ospedale San Salvatore de L’Aquila e all’Ospedale Bambino Gesù di Roma. Per l’occasione è attivo anche il numero solidale 45585 per il progetto Accoglienza dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (OpBG). A raccontare al Sir questo progetto è Pamela Spahiu, 18 anni, di Durazzo (Albania), ospite con la madre a casa Il Gelsomino, e in cura presso l'OpBG.  

Si è conclusa ieri l’XI missione del Movimento europeo di Azione nonviolenta a Kyiv, con un incontro al Palazzo di Ottobre dove i partecipanti italiani insieme ai referenti ucraini hanno affrontato in diversi gruppi di lavoro alcuni temi complessi sulla pace. Dai “corpi civili di pace europei” alla “Commissione per la verità e la riconciliazione”, al ruolo del dialogo interreligioso ed ecumenico, fino alla delicatissima ferita dei “traumi di guerra”

Alla settima assemblea annuale della scuola di italiano gratuita per migranti a Roma tanta allegria, voglia di stare insieme, condividere esperienze e progettare il futuro. Parole d'ordine: persona, empatia, accoglienza, inclusione. "Sentiamoci parte di una famiglia”, esordiscono i due fondatori Eraldo Affinati e Anna Luce Lenzi. Intense le testimonianze di alcuni alunni mentre gli insegnanti, tutti volontari, raccontano di avere imparato molto. Diversi i "sogni" da realizzare. "L'umanità non è morta", dice qualcuno

C’è un rapporto antico, tra sport e comunicazione, che mette le basi nei Giochi Olimpici dell’Antica Grecia e che si è riproposto e sviluppato con l’idea dei Giochi del Barone De Coubertin. Gli antichi campioni e le loro vicende sportive venivano cantate, narrate, per anni i loro nomi venivano esaltati: nei templi e negli stadi delle città greche c’erano i loro ritratti, venivano osannati, ed erano premiati con offerte sia in denaro sia con doni di varia natura.  “Non è cambiato niente, da allora, il campione olimpico fa notizia, viene osannato, di lui si parla, si cantano le vittorie e si analizzano le sconfitte. Così era a Olympia, così sarà a Parigi tra meno di un mese”, dice al Sir Enzo Cappiello, segretario generale della Ficts - Federazione internazionale cinema e televisione sportivi