Fatti

Rapporto Istat. Nella Fase 1 al lavoro meno di 2 italiani su 10. Un terzo dei cittadini si è svegliato più tardi rispetto a prima del lockdown e un quinto ha dormito di più. La cura dei figli è l'attività che più frequentemente di altre ha fatto registrare un incremento del tempo dedicato

La piazza, fortunatamente, ha saputo offrire una luce di speranza nel tempo buio della pandemia e sono fiorite tante iniziative spontanee per testimoniare la capacità delle persone di guardare veramente "oltre". Incontri culminati con il tavolo veramente transfrontaliero che ha visto il dialogo dei sindaci Rodolfo Ziberna e Klemen Miklavic. Fra pochi giorni, sperabilmente, verranno rimosse anche dalla piazza le reti e la circolazione riprenderà su tutti i valichi. Speriamo, però, che veramente - come ci ha ricordato Papa Francesco nel Messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali - questa storia possa divenire memoria: il confine aperto non è un dato scontato ma una conquista da vivere e difendere ogni giorno per poterla trasmettere alle generazioni future

Da settimane le organizzazioni sindacali, ambientali, territoriali e indigene cercano di puntare l’attenzione sul dramma dei lavoratori delle miniere del Sud America, già spesso costretti a lavorare in situazioni proibitive, in un contesto di dannoso impatto ambientale per le popolazioni locali. Nel settore estrattivo si contano centinaia di contagiati e vari morti. Infatti, anche se tutto il continente è da mesi in quarantena, le miniere non si sono mai fermate. Ora la società civile si sta riorganizzando a fa sentire la sua voce, spesso con l’appoggio della Chiesa

I dati Istat. Il numero di casi Covid-19 segnalati in Italia è stato massimo nel mese di marzo con 113.011 casi, (il picco si è raggiunto il 20 marzo), quindi è iniziata la diminuzione; ad aprile sono stati segnalati 94.257 casi. Il calo è proseguito ancora più marcatamente nel mese di maggio

Cinquanta bottiglie di vino gentilmente offerta dalla locale cantina “Colli Euganei” per omaggiare l’Arma dei Carabinieri. Questo il dono con il quale amministrazione comunale di Vò ha voluto porgere il suo ringraziamento all’Arma dei Carabinieri per l’operato svolto nel periodo più difficile dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, che ha visto il piccolo e laborioso centro dei Colli Euganei, già “zona rossa” dal 24 febbraio all’8 marzo scorsi, diventare luogo in cui è stato attuato un esperimento unico al mondo con il noto “screening” di massa, al quale è stata rivolta l’attenzione nazionale e internazionale.

Da una parte la repressione governativa, dall’altra milioni di cittadini, perlopiù giovani, scesi in piazza a protestare. È questo, in estrema sintesi, il quadro dipinto dal report 2019-2020 sulla situazione dei diritti umani nel mondo presentato oggi da Amnesty International

Decine di neonati “parcheggiati” in un hotel a Kiev, frutto di maternità surrogata e in attesa dei genitori-acquirenti che non li possono “ritirare” a causa del lockdown imposto dal Covid-19. Di “nuova schiavitù” e “commercio di esseri umani” che “calpestano la dignità della persona” parla la presidente del Movimento per la vita, sostenendo l’appello di alcuni politici al governo italiano e auspicando una nuova visione antropologica per “superare il male con la forza persuasiva del bene”