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Tutti i parametri stanno saltando e il Fondo Monetario Internazionale stima per quest’anno un incremento al 155% del rapporto debito/Pil italiano (150% nel 2021) rispetto al 135% del 2019 che faceva già paura. Nel complesso il debito mondiale, in questo terribile 2020, scivolerà dall’83,3 al 96,4 percento. Rimontare la china non sarà un percorso breve

Le sue erano anche favole, nel senso che, come spesso accade nelle fiabe, parlavano ai ragazzini per farsi sentire dagli adulti, con animali che ammoniscono l’uomo a capire bene cosa significhi civiltà. Il suo impatto è tutt’altro che indolore, spiegava e raccontava Sepulveda, non solo sugli animali, ma sui ghiacci, sulle acque, sull’erba, sugli abitanti della terra che hanno seguito altre strade, diverse da quelle della “civiltà”: gli indios, ad esempio, con cui visse per un periodo, comprendendo anche i limiti del suo proprio sguardo di uomo “civile”, perché il loro vivere a contatto con la natura e i suoi prodotti significava la messa in crisi della sua ideologia marxista, che si basava tutta sull’industrializzazione e sulla “modernità” dei mezzi di produzione.

L'emergenza Coronavirus e la gestione della cosiddetta Fase 2 hanno messo in luce una sorta di "gara" tra le Regioni per la ripartenza, e tra Regioni e Stato. Il presidente emerito della Corte Costituzionale, Cesare Mirabelli, spiega al Sir il cortocircuito di competenze e ricorda il dettato costituzionale: "La competenza statale diventa esclusiva quando si è in materia di profilassi internazionale, come avviene nel caso di una pandemia".

Cresce l’interesse verso la proposta sviluppata da Cristiano Gori insieme a Asvis e Forum Disuguaglianze e Diversità. “Complesso individuare il target”, ma le misure saranno una “base” per il welfare di domani. “Bisogna prepararsi ai prossimi mesi. Il problema non è solo il lockdown, ma il nuovo mondo del lavoro”

“Salvare vite umane e proteggere gli europei dal coronavirus è la nostra priorità. Allo stesso tempo, dobbiamo guardare avanti e concentrarci sulla protezione dei mezzi di sussistenza. Anche se le condizioni negli Stati membri variano ancora ampiamente, tutti gli europei si chiedono giustamente quando e in quale ordine possono essere revocate le misure di confinamento”.