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Nella Repubblica Centroafricana il Covid-19 per il momento è sotto controllo, ma stante le condizioni in cui vive la popolazione e la vicinanza di Stati più colpiti, è possibile che la situazione peggiori. A Bozoum c'è padre Aurelio Gazzera, missionario e responsabile Caritas per la diocesi di Bouar. Padre Aurelio si è immediatamente attivato per sensibilizzare e preparare tutti a una possibile epidemia, ma, oltre a ciò, da mesi sta cercando di proteggere persone e territorio anche dalla devastazione generata da quattro compagnie estrattive che, dalla Cina, sono venute a cercare l’oro proprio in questa regione

Il deficit è stimato al 10,4% del Pil, un livello che non si vedeva dal 1992, il debito al 155,7%. Di positivo almeno c'è che verranno cancellate le “clausole di salvaguardia”, quelle che dal 2011 zavorrano ogni manovra economica annuale sotto la spada di Damocle di un aumento dell'Iva

Alla storia della Resistenza padovana non è ancora stata scritta la parola fine. Ad aggiungervi un interessante capitolo ci ha pensato lo storico Patrizio Zanella con il suo ultimo libro in cui ripercorre la vita di Maria Lazzari, una giovane donna la cui storia si è intrecciata a quella della parte migliore della città.

“Un aumento in media del +114% nel numero di nuove persone che si rivolgono ai Centri di ascolto e ai servizi delle Caritas diocesane rispetto al periodo di pre-emergenza coronavirus. È il dato allarmante che risulta da una prima rilevazione condotta a livello nazionale su 70 Caritas diocesane in tutta Italia, circa un terzo del totale”.

A poco più di un mese dalla pubblicazione di un position paper sulla 'Valutazione della potenziale relazione tra l'inquinamento da particolato atmosferico e la diffusione dell'epidemia da Covid-19', la Società italiana di medicina ambientale fa sapere che il coronavirus Sars-Cov-2 è stato ritrovato sul particolato (PM)...

Disponibili i dati Inail su denunce di infortunio nel complesso e con esito mortale e di malattia professionale. Sono provvisori, il confronto trimestrale, sottolinea l'Istituto, è da ritenersi poco significativo, complice il lockdown. A partire da marzo, nel numero complessivo degli infortuni sono comprese le denunce per infezioni da Covid-19