Fatti

Sono le ultime ore di tregua a Gaza. I cristiani sfollati nella parrocchia latina hanno potuto in questi ultimi tre giorni uscire dal complesso parrocchiale per andare a vedere ciò che resta delle loro abitazioni e per reperire cibo, acqua, medicine, carburante. Davanti a tanta distruzione sale, nella già piccola comunità ecclesiale, la voglia di emigrare all'estero, racconta suor Nabila Saleh

Durante la notte l'esercito russo ha lanciato un vasto attacco con droni contro Kiev, il più massiccio dall’inizio dell’invasione. Decine di edifici residenziali e oltre 100 strutture della capitale sono rimaste senza elettricità. Il racconto dalla capitale di don Taras Zheplinskyi. “Siamo sopravvissuti. Abbiamo vissuto la notte con più attacchi degli ultimi tre mesi”. Ma “non è un caso”. L’attacco è avvenuto proprio nella notte in cui in Ucraina, e soprattutto a Kiev, si commemorano 90 anni dell’Holodomor.

"La prigionia ha in sé tutti gli elementi che rendono il sequestro un’esperienza al limite della sopravvivenza emotiva e fisica, e quindi traumatica, e lo è ancor più per i bambini". Lo afferma Noemi Grappone, psicoterapeuta esperta in traumi da guerra e violenza, commentando il rilascio dei primi piccoli ostaggi israeliani sequestrati da Hamas. E in generale: "Siamo in un contesto di continua traumatizzazione" che "stravolge le esistenze di tutti i bambini, senza differenza tra israeliani e palestinesi"

Formalizzate le proposte avanzate in occasione della Giornata mondiale dell’infanzia e chiesto un incontro con Palazzo Chigi. La Garante: “Tra gli interventi che la normativa dovrebbe contenere ho evidenziato l’opportunità di introdurre l’obbligo di richiedere il certificato del casellario giudiziale anche ai volontari che operino a contatto con i minorenni in forma continuativa”

I dati Istat. Quasi tutti i Centri (99,1%) aderiscono al numero nazionale di pubblica utilità 1522 e il 74,5% ha una reperibilità telefonica “h24”. Sono 5.916 le operatrici e nel 48,7% dei casi prestano il proprio servizio in forma esclusivamente volontaria. L’uscita dalla violenza, un percorso complesso: ancora tempi lunghi per avere un provvedimento di allontanamento

Fiumi di parole: sui quotidiani, nelle tv e nelle radio, sul web, sui social network. Ma poi arriva il momento del silenzio e della riflessione. C’è bisogno di una lettura diversa, di un approccio spirituale. La sera di giovedì 23 novembre, al Centro Universitario Padovano di via Zabarella, c'era anche il vescovo Claudio Cipolla, chiamato a guidare la preghiera di tanti ragazzi rattristati e disorientati dal tragico epilogo della giovane vita di Giulia Cecchettin