Nuovo appello ai padovani a seguire le norme di protezione dal virus
Fatti
“Abbiamo approvato il decreto legge contenente le misure economiche, stiamo offrendo una nostra risposta sul terreno economico. Siamo stati i primi a mettere in campo 25 miliardi di euro di denaro fresco a beneficio del sistema economico italiano. A beneficio delle imprese e delle famiglie. Attiviamo flussi per 350 miliardi”.
Sul fronte del rafforzamento dell’esecuzione dei tamponi per fronteggiare e limitare l’emergenza coronavirus, la Regione del Veneto ha approntato un nuovo Piano specifico che, nel giro di una settimana, porterà l’effettuazione dagli attuali 3.210 al giorno a 11.330 al giorno, coinvolgendo, secondo le singole potenzialità, tutte le microbiologie della rete ospedaliera regionale.
A Medicina e nella frazione di Ganzanigo non si può uscire né entrare e sono chiuse tutte le attività produttive. Lo prevede l'ordinanza firmata dal governatore Stefano Bonaccini. Il sindaco: "Ultimo sforzo, a testa alta e senza paura"
Il sottosegretario alla presidenza del consiglio. "Con questo provvedimento sospendiamo le scadenze fiscali, le rate dei prestiti e dei mutui, dando la liquidità che serve alle imprese e ai cittadini"
L'ong a tutti gli stati europei perché dimostrino solidarietà. Servono forniture mediche essenziali, inclusi dispositivi di protezione individuale a partire dalle mascherine per proteggere gli operatori sanitari
Condizioni igieniche scarse, mancanza di tamponi e mascherine, sistema sanitario fragile: se il Covid-19 arrivasse in Africa subsahariana si teme una diffusione molto veloce del contagio. “Noi cooperanti abbiamo paura di rimanere bloccati nel bel mezzo dell’epidemia, senza ospedali che ci possano curare in maniera appropriata e non avendo la possibilità di tornare in Italia”
La Camera alta del parlamento giapponese ha approvato un disegno di legge contenente norme specifiche per la lotta al nuovo Coronavirus che inciderà sulle libertà e i diritti individuali dei cittadini. La legge appena approvata stabilisce in particolare che, previa consultazione e indicazione di esperti sulla presenza del rischio di una rapida e virulenta diffusione del Covid-19 a livello nazionale che metta in serio pericolo la vita dei cittadini e le loro condizioni sociali ed economiche, il capo del Governo ha il potere di dichiarare lo stato di emergenza
La reazione degli Usa a quella che l’Organizzazione mondiale della sanità ha definito una pandemia è stata lenta, senza una reale cabina di regia governativa. E si fanno i conti con i limiti di un sistema sanitario su base statale e non nazionale, dove la mancata standardizzazione delle procedure e non solo è diventato un serissimo problema
Parla Marco (il nome è di fantasia), che fino a pochi giorni fa lavorava in una grande catena di supermercati a Firenze, preparando i sacchetti per la spesa a domicilio: “Con il coronavirus gli ordini sono raddoppiati. I turni venivano cambiati all’ultimo momento e io lavoravo anche 13 ore consecutive, con solo 15 minuti di pausa: così ho scelto di non rinnovare il contratto”
In una nota Antonio Ianniello, Garante dei detenuti di Bologna, fa il punto sulla situazione alla Dozza: “Ci sono luoghi non agibili: le devastazioni hanno interessato anche gli ambulatori medici e gli spazi per le visite specialistiche. Si riparta dal buon senso dei detenuti che hanno scelto di non partecipare alla rivolta”
Cinema, bar e ristoranti chiusi da oggi a New York, "quarantena rafforzata" a Manila, numero di decessi che nel resto del mondo hanno ormai superato quelli in Cina: questi alcuni degli ultimi sviluppi dovuti alla pandemia
Forse neppure uno di quei film apocalittici hollywoodiani, avrebbe potuto immaginare uno scenario simile per Roma e per l’Italia intera, in questo periodo di emergenza sanitaria da coronavirus Covid-19. Strade desolate senza macchine né persone che, ormai, si raccolgono in lunghissime file ordinate solo davanti agli ingressi di supermercati e farmacie
Come mai la riduzione del traffico per l'emergenza Covid non ha drasticamente ridotto le polveri? Nonostante anche il bollettino Arpav di oggi attesti allerta zero in tutta la regione, molti hanno osservato che in questi ultimi giorni le centraline Arpav non hanno rilevato valori bassissimi di inquinamento da polveri.
"Per la gestione dell'emergenza COVID-19, e fino al termine dello stato di emergenza di cui alla delibera del Consiglio dei ministri in data 31 gennaio 2020, e' consentito produrre mascherine chirurgiche in deroga alle vigenti norme".