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Come altre organizzazioni umanitarie Medici senza frontiere, presente nell'isola di Lesbo con una clinica pediatrica vicino al campo di Moira, è stata costretta a chiudere per un paio di giorni la struttura a seguito del clima di tensione. L’ultimo episodio risale a domenica notte: sono stati messi a fuoco i locali di una associazione che si occupa di scolarizzazione di bambini. “Ora abbiamo riaperto con attività ridotte e meno personale. Dalla settimana scorsa stiamo applicando i protocolli di sicurezza che usiamo nei Paesi in guerra”, racconta Maurizio Debanne, di Msf.

“Siamo Frati Minori della Custodia di Terra Santa (Cts). In passato i nostri frati hanno dato la vita per prendersi cura degli ammalati, durante le epidemie di peste e di colera. La nostra prima preoccupazione non deve essere quella di salvare noi stessi ma di cercare il bene delle persone che ci sono affidate, a qualsiasi popolo appartengano e qualsiasi religione professino. Se ci verranno chiesti sacrifici li faremo per il bene di tutti e con la disponibilità di chi ha già donato la propria vita al Signore per amore dei propri fratelli”.

"Durante il confronto che si è da poco concluso a palazzo Chigi tra il presidente Conte, i ministri Gualtieri, D'Incà e il sottosegretario Fraccaro da un lato e i leader delle forze di opposizione Salvini, Meloni, Tajani, il presidente Conte non ha escluso affatto la possibilità di adottare misure più restrittive, ove necessarie"

Dall’estero hanno subito parlato di 60 milioni di italiani bloccati per il coronavirus Covid-19. Ma basta aprire la finestra del salotto per rendersi conto che anche dopo il varo del provvedimento “Io resto a casa”, l’Italia è tutt’altro che ferma. Ha giustamente rallentato i suoi ritmi di vita, come richiesto dalle autorità governative. Che oggi fanno chiarezza su tutto ciò che è possibile o meno fare da cittadini responsabili, collaborativi, attenti alla propria e all’altrui salute

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale il Dipartimento della Protezione Civile informa che al momento 8.514 persone risultano positive al virus.

L'epidemia che sta mettendo in ginocchio Cina, Italia e diversi altri Paesi si sta lentamente diffondendo in America Latina, dove i sistemi sanitari sono meno attrezzati. Le preoccupazioni di un esperto venezuelano. Mentre Feliciano Reyna, fondatore dell’ong Acción Solidaria, avverte che l’eventuale diffusione del coronavirus si aggiungerebbe a una situazione già compromessa sotto vari punti di vista: medico, nutrizionale, alimentare, educativo

Con l'ultimo dpcm sottoscritto la sera 9 marzo dal presidente del Consiglio dei ministri, le misure restrittive già applicate per la Lombardia e le 14 province del nord vengono estese a tutto il territorio nazionale. I nuovi provvedimenti entrano in vigore a partire da oggi e avranno efficacia fino al 3 aprile. Il provvedimento in Gazzetta ufficiale