Idee

Per evitare ricadute sull'esecutivo in un momento così delicato per la vita del Paese, si sono messe da parte le riforme istituzionali.

Sullo sfondo c'è la guerra in Ucraina e le azioni portate avanti dal Papa e dalla diplomazia vaticana per fermare il conflitto. Partendo da qui, "La voce dei Berici" ha raggiunto telefonicamente l’arcivescovo Agostino Marchetto, vicentino, per più di 30 anni in servizio pastorale in numerose nunziature con responsabilità diverse, per capire il ruolo e le dinamiche che ispirano l’azione diplomatica della Santa Sede

Ho voluto partecipare al Sinodo di Padova perché portavo nel cuore la grande esperienza di discernimento e di fraternità fatta con il Sinodo dei giovani nel 2017.

L’obiettivo della Santa Sede resta “il cessate il fuoco”, perciò si lavora affinché si concludano quanto prima “le operazioni belliche” in Ucraina: lo ha chiarito il card. Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, rispondendo ai giornalisti sul conflitto e sulla prossima missione del segretario per i Rapporti con gli Stati, mons. Paul Richard Gallagher, che da mercoledì prossimo sarà a Kiev. Incalzato dai giornalisti, il porporato ha parlato a margine del primo convegno sul pontificato di Papa Giovanni Paolo I, organizzato dalla Fondazione Vaticana dedicata a Papa Luciani e in corso di svolgimento oggi, 13 maggio, alla Pontificia Università Gregoriana, dal titolo “I sei ‘vogliamo’. 

Parere favorevole alla proposta di riforma della legge 91/92 da parte del gruppo Intercultura della Società Italiana di Pedagogia (Siped), che riunisce i docenti delle università italiane. Santerini: “Così si contrasta anche l’abbandono scolastico”. Ambrosini: “Grecia ha fatto la riforma durante la crisi, da noi tema mai prioritario invece è fondamentale”

Accesso sanitario, allo studio e al mercato del lavoro. Sono i “benefici” della protezione temporanea, ma si possono estendere al di fuori dell’emergenza? Straordinario e ordinario. Il sistema di protezione è ripartito tra chi fugge da eventi improvvisi come le guerre e chi proviene da rotte “consolidate”. L’Italia è riuscita a ospitare centinaia di profughi ucraini con un sistema che ha retto

Via Europa è la via dove sorge la parrocchia di San Gaetano, a Sant’Urbano, ed europea è la bandiera che sventola accanto a quella dell’Ucraina sul balconcino dell’appartamento a più piani dove sono accolti otto profughi ucraini, un nucleo familiare composto da mamma Tania, papà Sergej e tre figli, un’altra madre assieme a sua figlia e Maria, arrivata da sola all’hub di Monselice.