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Ha rivisto un po’ della sua Olimpiade, quella storica del ‘60, nei ragazzi di Tokyo. Livio Berruti, oro nei 200 metri piani nei Giochi di Roma, è emozionato e felice. Pochi minuti dopo la finale che ha consegnato agli azzurri l’oro nella staffetta maschile 4×100, l’ex campione, soprannominato “l’angelo”, per la leggerezza della falcata, paragona lo spirito di squadra di oggi a quello di 61 anni fa. 

La pandemia ha portato con sé una profonda recessione economica: ne fanno le spese milioni di famiglie. La povertà si diffonde anche tra chi ha un posto di lavoro. Ces e Uniapac lanciano un appello per una retribuzione equa è socialmente giusta e invocano un segnale forte dall'Ue. Ma occorre anche il "coraggio di cambiare" il modello economico. Gli autori di questo editoriale, in esclusiva sul Sir, affermano: "una retribuzione dignitosa deve consentire di sostenere il costo della vita, l'istruzione dei figli, la piena partecipazione alla società e lo sviluppo personale"

Giochi olimpici di Tokyo. Chiediamo a don Gionatan De Marco a chi vorrebbe scrivere oggi la sua lettera. Oggi ho deciso di scrivere a tutti quegli uomini e quelle donne a cui guerra, violenza, discriminazione, abuso ancora oggi negano il diritto a far correre la vita. Cosa vuoi scrivere?

“In questi giorni solenni del 6 e 9 agosto, commemoriamo gli uomini, le donne e i bambini del Giappone che persero la loro vita quando gli Stati Uniti usarono le bombe atomiche contro le città di Hiroshima e Nagasaki nel 1945”. Lo si legge nell’odierna dichiarazione di Pax Christi International in commemorazione dei bombardamenti contro le due città giapponesi. 

Alla vigilia dell'entrata in vigore del Green Pass, tanti sono i nodi ancora da sciogliere: tra questi, c'è il problema del tampone, alternativa al vaccino soprattutto per i più giovani non ancora vaccinati. Ma i costi non sono per tutti sostenibili. E già ad aprile l'Ue chiedeva test gratuiti e non invasivi, per evitare “disuguaglianze e fratture sociali”

Il pedagogista legge con preoccupazione le ipotesi per il rientro in aula: “Ancora distanziamento e mascherine, nonostante i vaccini. Tutto sta cambiando, ma la scuola riapre come a giugno: è accanimento”. E sul Green Pass: “Subordinare a questo la vita dei ragazzi rischia di compromettere la loro salute psichica. Muoiono più di suicidio che di Covid”

Mentre le Olimpiadi sono ancora in corso e in un’altalena di emozione tra le varie discipline la compagine azzurra sta cercando di portare a casa più medaglie possibili, alcune anche impensabili anni fa, c’è un’altra olimpionica che sta facendo parlare di sé, la campionessa di salto in alto di Mosca 1980, Sara Simeoni. Per questi Giochi, però, è impegnata in televisione e tra un commento tecnico e qualche battuta è diventata uno dei volti più noti e amati delle Olimpiadi. Il Sir l'ha intervistata chiedendole un bilancio parziale della spedizione azzurra

Il disegno di legge delega “per l'efficienza del processo penale nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari”, approvato in prima lettura dalla Camera, ha una storia lunga e tormentata. L'antefatto è la legge n. 3 del 2019 – la cosiddetta “riforma Bonafede” dal nome dell'allora ministro della Giustizia – che ha introdotto il blocco della prescrizione dopo il primo grado di giudizio. Con il cambio di maggioranza tra il primo e secondo governo Conte, il 13 marzo 2020 l'esecutivo ha presentato a Montecitorio un nuovo ddl con l'obiettivo di rendere più rapida la definizione dei giudizi, anche per bilanciare il blocco della prescrizione. In gioco c'è l'articolo 111 della Costituzione che prevede il principio della “ragionevole durata” dei processi.

C’ è una storiella simpatica e autoironica tra gli ebrei ultraortodossi che considerano il cane un animale impuro: «Se vedi un uomo con un cane, o l’uno non è un ebreo o l’altro non è un cane». Le due cose – l’ebreo e il cane – non possono stare insieme.

La riflessione. I recenti fatti che hanno coinvolto l’azienda tipografica Grafica Veneta di Trebaseleghe, su cui è al lavoro la magistratura, suscitano una serie di interrogativi: che idea di lavoro esprime la nostra società? Quali solo le condizioni che lo rendono possibile e gratificante? Nel lavoro conta valorizzare la persona per ottenere il coinvolgimento proattivo di tutte le parti in campo. La relazione imprenditore-lavoratore è centrale. Il successo di un’impresa non è assicurato dal risultato finale, ma dal modo e dal percorso grazie ai quali si ottiene il risultato