Idee

L’espressione “terza guerra mondiale a pezzi”, coniata nel 2014 da Papa Francesco, riecheggia tra gli analisti dispiegando tutta la sua pregnanza. È innegabile: la nostra è un’epoca di conflitti disseminati eppur collegati in quanto a cause e corresponsabilità, effetti e rischi propagativi. È il lato oscuro di un’interdipendenza fatta di antagonismi locali ma intelligibili più chiaramente a livello globale. Nella trama si inserisce anche la metamorfosi della guerra, ibrida in relazione alle modalità, certo, ma anche rispetto agli attori: non più soltanto statuali, a dispetto dei postulati moderni

L'assurdo della guerra, poi, che nell'immediato ci mostra distruzione e vittime di armamenti supportati dall'intelligenza artificiale, fa riflettere ulteriormente: è possibile declinare ogni responsabilità, attribuendola alla macchina, confidando che la stessa sia infallibile e anche attraverso gli errori può apprendere? Tornano in mente le parole che Hal 9000, il freddo calcolatore del film 2001 Odissea nello spazio pronunciava di fronte a chi richiedeva di essere ascoltato: “Le mie responsabilità coprono tutte le operazioni dell'astronave quindi sono perennemente occupato”

Come tutto il resto dell’umanità, possiamo sperare che il nuovo anno sia migliore e che vada tutto bene, o almeno meglio dell’anno trascorso. Ma davvero vogliamo accontentarci di questo “Spero, anche se in fondo non ci credo”? L’altra possibilità, scartando il pessimismo e la disperazione, è sperare come cristiani, vale a dire attendere in modo vigile e operoso che si compiano le promesse del Signore Gesù, non solo alla fine dei tempi, ma anche nella vita quotidiana, cogliendo le occasioni per dare testimonianza. Che non mancheranno, questo è sicuro

Alla fine dell’anno possiamo trovare mille motivi per ringraziare il Signore e portare ovunque la gioia. Pensiamo all’esistenza che ci è stata donata da Dio nella gratuità e ringraziamo il Signore per questo grande dono. Consideriamo per un attimo tutte quelle persone che abbiamo incontrato durante l’anno, con cui abbiamo stabilito delle relazioni. Riviviamo quell’amore dato e ricevuto, la cura che abbiamo sperimentato o donato e chiediamoci: come sarebbe stata la vita di ciascuno se non fossimo mai nati? Facciamo memoria ancora di tutti i momenti in cui abbiamo riallacciato durante l’anno delle relazioni interrotte da diverso tempo e che in questi mesi hanno ripreso vita. Ringraziamo il Signore per tutte le volte in cui ci ha fatto sperimentare la fedeltà ricevuta e donata

Giuseppe e Maria portano Gesù nel deserto per arrivare in Egitto. Anche noi siamo nella via di mezzo di un deserto molto difficile ma è sempre il tramite di qualcosa di nuovo e di un cambiamento. Il 2024 faccia riaffiorare la speranza, i fiori nascono anche sotto le pietre: le lance diventino falci e le spade si trasformino in vomeri. Nulla è male per sempre e la luce affiora anche nelle crepe. La Santa Famiglia ci ispiri sentimenti e propositi per un inizio migliore

È stato un Santo Natale senza le luminarie ma con la Luce più intensa del Salvatore. La chiesa di Santa Caterina e la Grotta nella Basilica della Natività hanno visto la numerosa presenza di cristiani locali, che di solito lasciavano il loro posto ai pellegrini che arrivavano a Betlemme da tutto il mondo per la Santa Messa di mezzanotte. Mi sono emozionato a vedere tantissime persone che insieme pregavano per la Pace e piangevano per la sofferenza provocata dalla guerra. Non posso pensare alla Terra Santa senza cristiani locali

Come annunciare la speranza e la luce del Natale di fronte al male assoluto e alla sofferenza di tanti bambini a Gaza, in Ucraina e negli infiniti teatri di guerra del pianeta? Per lo scrittore e insegnante Eraldo Affinati, "niente è cambiato rispetto a 2023 anni fa. L’uomo resta potenzialmente malvagio, ma noi siamo sempre chiamati a scegliere tra il bene e il male e a prendere posizione di fronte alla violenza"

Un Manifesto per la sanità del futuro, centrato sulla “dignitas curae” e sulla ri-umanizzazione della medicina. Primo firmatario Papa Francesco, il documento verrà presentato il prossimo 25 gennaio alla Camera dei deputati. Ce ne parla il teologo Mauro Cozzoli che ha stilato il documento insieme al cardiochirurgo Massimo Massetti

“La legge 833 è una sfida per ciascuno di noi non soltanto quando andiamo in ospedale o dal medico di famiglia, ma nella vita di tutti i giorni e in tutte le sue dimensioni”, spiega il costituzionalista, titolare del dicastero in Lungotevere Ripa con il Governo Monti. “Proprio perché è un bene comune, la salute deve essere oggetto di una vigile e costante attenzione da parte di tutti”, aggiunge, convinto che “la salute non può essere affidata al mercato” e che il Ssn “è da preservare e da potenziare”: “Se lo si stravolge attraverso forme di privatizzazione strisciante oppure introducendo un secondo pilastro attraverso il regionalismo differenziato – osserva – allora si agisce per distruggerlo”

«Signore, dammi il tuo Natale / di fuoco interno nell’umano gelo». Un segno che sconvolga la «notte oscura» dell’esistenza. Quando consegnava alla carta – e quindi a tutti noi – questi versi, Clemente Rebora, uno dei giganti della poesia novecentesca italiana, stava attraversando la sua personalissima “passione”: infermo dall’ottobre del 1955, già tre anni prima aveva subito un’emorragia cerebrale e, da padre rosminiano qual era dal 1933, conviveva con la sua fragilità nel Collegio Rosmini di Stresa.

Anoressia e bulimia, poco meno di 1 donna su 10 le ha sperimentate. Il 64,6% è stata oggetto di apprezzamenti non graditi, come ad esempio il catcalling. Una donna su 4 almeno una volta ha ricevuto apprezzamenti fisici pesanti sul web o sui social; il 24,4% ha ricevuto proposte sessuali. L’interruzione volontaria di gravidanza riguarda esclusivamente la donna per circa il 56% delle interpellate, mentre a non esserne convinte sono il 43,8%

Sono duemila anni che nasci e rinasci come bambino di Betlemme. Millenovecentonovantanove volte sei rinato nella memoria, per ricordare quell’unica volta –una sola volta- in cui ti sei incarnato.