“Dopo dieci anni credo che possiamo vedere che Papa Francesco non parla di un’altra teologia, non è teologia della ‘Pachamama’, ma quella del Concilio Vaticano II, nient’altro che le teologia del Concilio Vaticano II”, spiega al Sir Emilce Cuda, teologa argentina, già docente presso la Pontificia Università Cattolica Argentina e presso la St. Thomas University, negli Stati Uniti, e attualmente segretaria della Pontificia Commissione per l’America Latina (Cal), oltre che componente della Pontificia Accademia delle Scienze sociali e della Pontificia Accademia per la Vita
Chiesa nel mondo
Mons. Armando Matteo rilegge per il Sir l'eredità della prima decade di pontificato di Francesco: "Non abbiamo fatto molto rispetto a quello che ci ha chiesto". "La pastorale attuale non funziona più"
Tra parresia e dialogo: è racchiuso in questo binomio il legame di Papa Francesco con la Terra Santa, culla del Cristianesimo, e con il Medio Oriente. Ne è convinto il patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa al quale abbiamo chiesto di descrivere questo particolare rapporto
Jorge Mario Bergoglio, il Papa sudamericano con salde radici italiane, ha più volte indirizzato pensieri, discorsi, richiami all'Europa (geografica) e all'Ue (istituzione politica). Dai suoi interventi sembra trasparire un appello costante a svolgere un ruolo storico e "planetario" rivolto alla pace, alla democrazia, al dialogo tra i popoli
“In questo tempo, ci ha aiutato a capire quanto il Vangelo sia attraente, persuasivo, capace di rispondere ai tanti interrogativi della storia e ad ascoltare le domande che affiorano nelle pieghe dell’esistenza umana”.
La grazia impianta nelle anime una vita soprannaturale, celeste, divina, la vita dei figli di Dio, rigenerati dallo Spirito Santo.
Al pozzo di Giacobbe troviamo due tipi di sete: cercano l’acqua ma trovano altro, Gesù incontra la donna e la samaritana trova Gesù, il Signore.
Tra ottobre e dicembre 2022, due volte la settimana, nel Bischofshof si è ricamato insieme in gruppi di tre o quattro persone, per tre ore consecutive. Alla realizzazione del telo quaresimale hanno partecipato 52 persone.
“Fare memoria di una serie di eventi a diversi livelli, universale, europeo, italiano e locale”. L’occasione è data dall’Assemblea nazionale dei referenti diocesani del Cammino sinodale, in corso oggi e domani a Roma. Un percorso declinato nelle diverse realtà ecclesiali italiane che ha visto la partecipazione di oltre 250 referenti con 147 diocesi rappresentate
“Cari amici, ci incontriamo in occasione della presentazione del volume ‘Più leadership femminile per un mondo migliore. Il prendersi cura come motore per la nostra casa comune’. Esso tratta di un tema a me molto caro: l’importanza del prendersi cura. È stato uno dei primi messaggi che ho voluto dare alla Chiesa fin dall’inizio del mio Pontificato, ricordando il modello di San Giuseppe, tenero custode del Salvatore”.
Proseguendo il suo intervento nell’udienza di oggi, Papa Bergoglio ha affermato: “Veniamo all’ultimo punto: affrontare in modo nuovo sfide nuove. La specificità insostituibile del contributo femminile al bene comune è innegabile".
“Misión América festeggia i 30 anni dalla sua fondazione, quindi è vicina a quella che nella tradizione veniva chiamata ‘l’età perfetta’, cioè l’età di Cristo al momento della sua Passione e Morte”.
“Nel ragionare sul fenomeno delle migrazioni va sempre tenuto presente che si tratta di un fenomeno globale e complesso. Soluzioni semplici non ne esistono e tuttavia le soluzioni vanno ricercate e rese possibili”.
“La gente ha capito che queste persone escono da una disperazione. Rischiano la morte per scappare da un’altra morte e morte. Se partono vuol dire che sono proprio disperati e speravano in una vita migliore”.
“L’amore di Dio non è per un gruppetto soltanto, è per tutti: quella parola mettetevela bene nel cuore, tutti, nessuno escluso”.