“Con Cristo tra i migranti dinanzi all’indifferenza del potenti”. Ha questo titolo la Via Crucis che si svolgerà domenica prossima, 5 marzo, dalle ore 15, sulla spiaggia di Steccato di Cutro, a una settimana dal tragico naufragio.
Chiesa nel mondo
“Abbiamo paura del futuro e ci chiediamo chi ce lo fa fare. La paura non la vinci con le sicurezze, la paura la vinci con l’amore. Non faccio la predica, è vero. La vinci perché capisci qualche cosa. L’amore non lo chiedi, lo dai, se è amore”.
“Per natura e missione, fin dalla loro nascita, le Università sono il luogo privilegiato dove si coltiva la conoscenza. I Centri accademici hanno un triplice compito rispetto alla conoscenza: devono contribuire al suo sviluppo, attraverso la ricerca e il progresso scientifico nei diversi ambiti del sapere; hanno la responsabilità di trasmetterla e consegnarla alle nuove generazioni con una didattica aggiornata ed efficace; sono chiamati a condividerla con le diverse realtà impegnate a promuovere lo sviluppo umano per contribuire alla soluzione dei non pochi problemi che l’umanità sta affrontando”.
“Questo momento è fatto di poche parole, questo è il momento della pietà. Un momento umanissimo dove, davanti al segno delle bare, davanti al segno della morte, ognuno di noi invoca il Signore, il Dio della vita, perché accolga questi nostri fratelli”.
«Prego per ognuno di loro, per i dispersi e per gli altri migranti sopravvissuti. Ringrazio quanti hanno portato soccorso e coloro che stanno dando accoglienza. La Madonna sostenga questi nostri fratelli e sorelle».
La fondazione pontificia invita, condividendo le storie di Maryamu e Janada, a dare il proprio sostengo in questa Quaresima
La nota dell’arcivescovo di Palermo sulla tragedia di Cutro: “Non è stato un incidente, ma la naturale conseguenza delle politiche italiane ed europee di questi anni”
“Dignità umana, migrazione e tratta” è il titolo del tutorial WeCa in onda dalla mattina di mercoledì 1 marzo 2023 sul sito www.webcattolici.it, su Youtube e su www.facebook.com/webcattolici, realizzato in collaborazione con il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
“Il viaggio apostolico del Papa è un evento molto importante non solo per i cattolici ma per tutti gli ungheresi dentro e oltre i confini”.
Tra i presenti in prima linea la Caritas diocesana di Crotone-Santa Severina, che si è resa disponibile per ogni esigenza. Don Stefano Cava, direttore dell’Ufficio, insieme ai suoi collaboratori si è subito recato sul luogo del naufragio: "Domenica mattina abbiamo subito provveduto a portare indumenti al pronto soccorso e ci siamo resi disponibili anche per le prime necessità, cioè per la fornitura di cibo e acqua, ma ci hanno comunicato che i pazienti ricoverati in ospedale hanno prima bisogno di un intervento farmacologico, per cui il primo rifocillamento è stato affidato al nosocomio”. Di “naufragio dell’umanità” hanno invece parlato i vescovi calabresi
Papa Francesco: viaggio apostolico in Ungheria dal 28 al 30 aprile con visita alla città di Budapest
Accogliendo l’invito delle autorità civili ed ecclesiali, Papa Francesco compirà un viaggio apostolico in Ungheria dal 28 al 30 aprile, visitando la città di Budapest.
La misericordia di Dio, mai disgiunta da un giudizio che ci sarà e anzi già c’è, perché chi compie azioni disoneste reca danno anche a sé stesso, oltre che al prossimo.
“È una grande tragedia che provoca una grande tristezza e un immenso dolore”. Raggiunto telefonicamente dal Sir, mons. Martin Kmetec, arcivescovo di Smirne e presidente della Conferenza episcopale turca, commenta con queste parole la notizia del tragico naufragio di migranti sulle coste italiane a bordo di un barcone che era partito proprio dalla sua città.
Tra i peccati più gravi, che fondano la loro colpevolezza su materie particolarmente gravi, ve ne sono sei la cui assoluzione nel foro interno sacramentale è riservata esclusivamente al Vescovo di Roma.
È un invito anche per noi – ha affermato il Papa – “con il diavolo non si discute, non si negozia, non si dialoga, non lo si sconfigge trattando con lui, è più forte di noi”.