Nel leggere la situazione internazionale e le questioni che essa pone oggi, emergono alcune parole chiave che necessitano di essere interpretate. Negoziato, coesistenza, sicurezza, pace, sviluppo sembrano ormai aspirazioni vuote rispetto ad un indicatore che sembra consolidarsi nei rapporti internazionali: il conflitto come metodo dell’agire e come mezzo di soluzione. Mediante il conflitto si agisce nei rapporti politici, economici, commerciali, culturali, per dare soluzione a questioni annose, a rapporti e relazioni sempre più ancorati intorno all'interesse del fare e dell’acquisire posizioni. La visione corrente e le prospettive future dei rapporti internazionali hanno trasformato in immagini espressioni come servizio, criteri come giustizia, metodologie come negoziato, ponendo un interrogativo sul loro significato. Ecco perché il conflitto è visto come “risolutore”
Chiesa nel mondo
La Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb) lancerà ufficialmente la Campagna di evangelizzazione 2024 il 24 novembre, solennità di Cristo Re.
Quale significato può avere la vita contemplativa in questo tempo in cui l’individuo consuma tutto nell’attimo presente, dove è in continuo movimento benché spesso seduto, dove riduce i contatti reali e coltiva quelli virtuali trascurando le relazioni, dove non chiama per nome il desiderio di curare il silenzio profondo che permette di scoprire la bellezza della vita?
Il Santo Padre, durante l'udienza di oggi, ha annunciato l'Incontro mondiale dei diritti dei bambini, in programma il 3 febbraio prossimo, e due canonizzazioni nel calendario giubilare: quelle di Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati. Poi il riferimento ai mille giorni della guerra in Ucraina, con la lettura integrale di una commovente lettera di un un universitario ucraino, davanti alla moglie del presidente Zelensky
Il 2025 è l’anno in cui ricorrerà il 1700° anniversario del Primo Concilio Ecumenico di Nicea. C’è un grande fermento nelle Chiese in vista di questo anniversario. Il Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc) organismo ecumenico, con sede a Ginevra che conta 332 chiese membro, ha deciso di designare il 2025 come anno ecumenico speciale. Ci saranno pertanto eventi, incontri, grandi celebrazioni che si svolgeranno tutto l’anno e in diverse regioni del mondo
Faranno parte del Snc per i prossimi quattro anni: Ciro Fusco, Mirko Pettinacci, Maria Pasquarelli, Giuseppe Contaldo, Anna Leonetti, Michele Rossatti, Griselda Ciclista, Corrado Sergio Di Gennaro, don Pasqualino di Dio, Alessandro Ruo Rui, Mariano Benzi, Alessandro Rutigliano, Michele Ragone, Daniela Giorla, don César Alejandro Pluchinotta
Nel corso della riunione del 12 novembre si è provveduto al rinnovo quinquennale delle deleghe per i vari ambiti e servizi di azione pastorale
In Europa Nel 2023 – secondo i dati del rapporto Oidac/Osce diffuso in occasione della Giornata internazionale della tolleranza – ci sono stati oltre 2.400 crimini di odio contro i cristiani
Un Continente, quello americano, che storicamente è stato “destinatario” della missione, chiamato a rafforzare lo spirito missionario con nuovo slancio, e a 360 gradi. Tappa fondamentale di questo cammino è il Congresso americano missionario (Cam6), che viene vissuto per la sesta volta. Si tratta dell’unico grande appuntamento ecclesiale che vede unite insieme le Chiese di Nordamerica, Centroamerica, Caraibi, Sudamerica. L’appuntamento, che ha come tema “America, con la forza dello Spirito, testimoni di Cristo!”, prende il via martedì 19 novembre e si conclude il 24 novembre, e si tiene nell’isola di Porto Rico. Un luogo che è il “ponte ideale” tra l’America Latina, l’America del Nord (a Porto Rico si parla spagnolo ma l’isola è territorio incorporato agli Stati Uniti), la varietà di culture presente nei Caraibi.
Il fenomeno del caporalato spesso è “un fenomeno poco conosciuto perché nascosto”.
Un corso del Dicastero delle Cause dei santi sul martirio e l’offerta della vita. A raccogliere il lavoro delle sessioni il cardinale prefetto Marcello Semeraro secondo cui “i martiri muoiono gioiosamente e serenamente”; “ma essi non sono eroi insensibili, sono persone reali, sono umani e perfettamente incarnati”
Dopo gli anni bui della guerra fratricida, come testimoniano i 19 beati martiri d’Algeria, la Chiesa è rimasta accanto alla gente. Lo racconta Anna Medeossi, laica consacrata, da otto anni nel Paese africano
Il giudizio particolare è il momento in cui ciascuna anima riceve il suo destino eterno
Gesù, in mezzo al quadro apocalittico, “accende la speranza”, “spalanca l’orizzonte” e invita a leggere in modo diverso “le situazioni della nostra storia terrena”
Vittime per la loro “sregolatezza” in nome della fede in Cristo. Lo ha ricordato lunedì scorso, 11 novembre, il vescovo di Innsbruck Hermann Glettler