Chiesa nel mondo

In occasione del primo anniversario della scomparsa di Carlo Casini, oggi pomeriggio il card. Giovanni Battista Re presiede una liturgia della parola presso il santuario della Divina Misericordia-Chiesa Santo Spirito in Sassia a Roma. Il ricordo del porporato e alcune riflessioni del fondatore del Movimento per la vita, cristiano a tutto tondo e laico impegnato nella società, nella cultura e nella politica

La Congregazione diffonde oggi i nomi dei 27 i sacerdoti che hanno commesso abusi su circa 170 minori in diversi Paesi del mondo. Rappresentano circa il 2% dei 1.380 presbiteri ordinati in tutta la storia dei Legionari di Cristo. Prosegue intanto il cammino “verso una cultura di abusi zero” che, in collaborazione con Eshmá, mira ad accogliere, ascoltare e accompagnare le vittime

Per uscire dal tunnel della pandemia, serve "fiducia" nei confronti della campagna vaccinale, a favore della quale anche la Chiesa mette a disposizione le sue "strutture edilizie". Ne è convinto il card. Bassetti, che aprendo il Consiglio permanente della Cei ha chiesto al nuovo Governo di "far fronte alle necessità dei cittadini e delle famiglie, a partire dalle persone più fragili". Bene l'impegno per la transizione ecologica. Da incrementare quello sul fronte dell'occupazione, anche per scongiurare l'esodo dei giovani.  Mentre si allarga la "frattura" della povertà, occorre evitare che le mafie diano luogo ad un "welfare criminale". La Dad non accresca le "disparità" tra i ragazzi. Il Sinodo chiesto dal Papa è "essere insieme, fare insieme e camminare insieme"

"Francesco pellegrino della pace nella terra di Abramo". È questo il titolo dell’incontro tenutosi a Padova a conclusione della rassegna on line di Interreligious 2021 dedicata al tema “Prendersi cura di sé, degli altri, del mondo. Le religioni di fronte alla sfida ambientale e sociale”, promosso dal Centro universitario di Via Zabarella, Centro Servizi del Volontariato di Padova con la Scuola del Legame sociale.

Sfogliando le pagine del nostro settimanale andato in stampa lo scorso anno ci immergiamo in un film che non avevamo visto. Una storia che ci ha fatti narratori ma anche co-protagonisti di eventi inaspettati, tragici, che hanno bloccato e rischiano ancora di bloccare il nostro futuro. Raccontando la cronaca della pandemia, abbiamo scritto pagine di storie, fatte di volti, di insuccessi, di atti di eroismo e solidarietà. Fotogrammi e scatti tra speranza e smarrimento, potrebbe essere il titolo di un viaggio a ritroso, di soli dodici mesi, che ha toccato anche la nostra terra, con quel provvidenziale ritardo che forse è stato, almeno all’inizio, il pungolo della prudenza per i cittadini, per la presa di coscienza che stava accadendo qualcosa di grave nel mondo, anche nella nostra Italia. Poi, anche qui, lo tsnunami, preceduto dalla chiusura forzata che ci ha in parte tutelati non solo dal virus, ma anche da dover ricorrere da una sanità gravemente malata, a strutture istituzionali corrose dal malaffare, dall’inefficienza e dal fatalismo.

Un anno di pandemia ha interpellato in profondità le nostre Chiese locali, su più fronti. Dopo un primo periodo di disorientamento, proprio nella Quaresima e per la Pasqua del 2020, le nostre comunità si sono tirate su le maniche e si sono rimesse al lavoro, con modalità nuove e con il desiderio - quello di sempre - di stare accanto alle persone, per condividere i problemi e trovare soluzioni dentro le comunità locali. La vicinanza spirituale, anche quando le celebrazioni liturgiche erano impossibili; la preghiera a distanza e attraverso i media; i tanti aiuti materiali messi in campo dalle Caritas locali e nazionale, specie nei momenti in cui tardavano i ristori e i bonus dello Stato. Tutto questo abbiamo provato a raccontare quest’anno, attraverso strumenti di comunicazione vecchi e nuovi.

Il problema dell'Osservatore Romano è che l'attuale direttore proviene proprio dal mondo della scuola e sente molto la mancanza della “presenza”, delle riunioni di redazione, delle conversazioni nei corridoi, dove il non detto e la mimica facciale spesso è più eloquente di ciò che viene verbalizzato. Oggi molti si chiedono come sarà il “ritorno” alle condizioni di prima della pandemia, ma forse la domanda è, purtroppo, ancora in anticipo, sapendo che come ha ripetuto il Papa: dalla crisi non si esce mai uguali a prima, o migliori o peggiori. E che soprattutto c'è solo una cosa peggiore della crisi, sprecarla

Si può pensare che la roccia su cui costruire la propria casa siano le risorse economiche, ma non è così.

L’amore alla sposa diventata madre e l’amore ai figli sono per l’uomo la strada naturale per la comprensione e la realizzazione della sua paternità. Soprattutto là dove le condizioni sociali e culturali spingono facilmente il padre ad un certo disimpegno rispetto alla famiglia o comunque ad una sua minor presenza nell’opera educativa, è necessario adoperarsi perché si recuperi socialmente la convinzione che il posto e il compito del padre nella e per la famiglia sono di un’importanza unica e insostituibile.

Giovanni Paolo II, Familiaris Consortio, n.25, 22 novembre 1981

"Voglio essere missionaria e far conoscere Gesù a tanti bambini": era il desiderio della piccola che offriva le sue sofferenze, per un tumore al cervello che l'ha portata alla morte, per i sacerdoti, le persone che stanno male e i bambini. La sua storia è raccontata sul sito dell'arcidiocesi di Madrid, attraverso le parole della mamma e del sacerdote che, accogliendo la sua richiesta, l'ha "costituita" missionaria

“Carissimi amici, era il 21 marzo 1996 quando, a un anno dalla fondazione di Libera, vi fu la prima ‘Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie’, dal 2017 istituita per legge. Da allora, le mafie sono molto cambiate. Si sono adattate ai mutamenti sociali, la loro pervasività è stabilmente planetaria, e si compirebbe un errore se fossero considerate solo un fenomeno italiano, o solo relegato al nostro meridione”.

Non sarà una Pasqua a porte chiuse, come nel 2020 in piena pandemia, quella di quest'anno a Gerusalemme. Ne è convinto il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton. A far ben sperare in celebrazioni 'quasi' normali è il successo del piano vaccinale israeliano che potrebbe riverberare i suoi effetti positivi anche sui luoghi di culto, come il Santo Sepolcro, cuore delle celebrazioni pasquali. Mancheranno ancora i pellegrini, ma qualcosa potrebbe muoversi già entro la fine dell'anno