Chiesa nel mondo

Card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee): “Si può diventare insensibili alla sofferenza altrui, si può banalizzare il male, voltarsi dall’altra parte nel vedere centinaia di profughi nei viaggi della disperazione, nella speranza di un futuro onesto e migliore, di una terra di pace e di convivenza serena e operosa. Il Vangelo è chiaro e non può essere cambiato secondo le mode o le convenienze: chi specula, per qualunque motivo, sulla miseria e la paura altrui perde la propria umanità. L’Europa deve individuare una vera politica per il fenomeno migratorio, senza ipocrisie e interessi nascosti: ogni uomo ha dignità in sé, non può essere considerato perché ‘conveniente’ per qualcosa”

Al via domani a Bari l'incontro dei vescovi del Mediterraneo promosso dalla Cei. Tra i partecipanti anche il vicario apostolico di Tripoli (Libia), mons. George Bugeja. In una intervista al Sir il vescovo fa il punto della situazione nel Paese nordafricano segnato da una guerra civile e parla del ruolo e dell'impegno della piccola Chiesa cattolica locale che definisce significativamente "presente e non nascosta"

L'incontro di Bari vuole essere "una presa di coscienza della crisi che interessa questa area e della risposta che come comunità cristiane e Chiese siamo chiamati a dare nel rispetto delle regole": alla vigilia di “Mediterraneo, frontiera di pace” a parlare è il card. Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, che auspica una "grande primavera del Mediterraneo". A dare la direzione è il “Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune” di Abu Dhabi

Lunedì 17 febbraio alle 21.05 inizia il nuovo programma di Tv2000 "Io credo" con papa Francesco e don Marco Pozza. Le otto puntate affrontano il contenuto dell'antico simbolo della fede cristiana, interrogano personaggi credenti e non del mondo dello spettacolo, dello sport e della cultura, presentano alcune comunità, tra cui le esperienze nel territorio della diocesi di Padova della cooperativa Radicà di Calvene e Medici con l'Africa Cuamm.

In occasione dell’inizio del programma di Tv2000, nella chiesa parrocchiale di Calvene lunedì 17 febbraio alle 20.30 viene proposto a tutti un momento di meditazione seguito dalla proiezione della prima puntata di “Io credo”.

Le “azioni” della Santa Sede per contrastare l’illegalità nel settore della finanza a livello internazionale – anche tramite “presidi di sorveglianza e di intervento capaci di effettuare severi controlli” –  “hanno recentemente portato alla luce situazioni finanziarie sospette, che, al di là della eventuale illiceità, mal si conciliano con la natura e le finalità della Chiesa e che hanno generato disorientamento e inquietudine nella comunità dei fedeli”. 

“La Turchia ospita cristiani di diverse denominazioni, quindi porteremo a Bari la ricchezza di un cristianesimo plurale che può essere considerato un esempio di come si può costruire l’unità nella diversità grazie a rapporti sereni e vincoli di solidarietà”. Così mons. Paolo Bizzeti, vicario apostolico dell’Anatolia, racconta al Sir il significato e il senso della presenza della Chiesa cattolica in Turchia all'incontro su “Mediterraneo, frontiera di pace” (Bari, 19-23 febbraio), promosso dalla Cei

Molti e importanti gli impegni presi dai vescovi anglicani al termine del Sinodo generale della Chiesa di Inghilterra tenutosi questa settimana alla Church House di Londra. Tra i punti più importanti l’azzeramento delle emissioni di CO2, il pieno sostegno all’inchiesta di Stato sugli abusi - con promessa di compensazione per le vittime - e la decisione di assumersi costi e organizzazione dei funerali dei più poveri. Ma c'è stato anche spazio per una riflessione sulla sessualità e il matrimonio eterosessuale.

Non un convegno accademico, ma uno spazio di comunione tra vescovi, che riflettono e, sotto la guida dello Spirito, provano a discernere i segni dei tempi. Siamo convinti, infatti, che una Chiesa mediterranea è già presente e operante, è ricca di tradizioni culturali, liturgiche ed ecclesiali, ed è probabilmente bisognosa di processi di dialogo. I pastori, che s’incontrano, hanno a cuore un Mediterraneo concreto con i popoli che lo abitano. Le loro voci sono portatrici di realtà diverse, ma non contrapposte

Parla il rappresentante della piccola Chiesa di minoranza presente in Turchia, a fianco di chi arriva profugo e sogna l’Europa: “Siamo molto limitati nell’azione, ma questo non vuol dire che non facciamo niente. Al contrario, siamo impegnati e ci diamo da fare”. “Una voce che dobbiamo ripetere, senza stancarci, perché non è mai abbastanza è il nostro no alla costruzione e al traffico delle armi che alimentano i conflitti. La guerra sarà sempre una sconfitta. La guerra non è mai giusta”