Chiesa nel mondo

“Una buona notizia”. Così mons. Paolo Pezzi, arcivescovo di Mosca, definisce l’incontro giovedì prossimo in Vaticano del presidente russo Putin con Papa Francesco. Pace, presenza dei cristiani in Medio Oriente, Ucraina. Questi probabilmente i temi al tavolo dei colloqui. “Il Papa ha qualcosa da dire, ha qualcosa da proporre ma è anche uno che ascolta, che si lascia interrogare da quello che sente e questo rende dinamico l’incontro. Lo rende un dialogo. Un incontro in senso profondo, di scambio e arricchimento e non di contrapposizione”

Contro strumentalizzazioni e paure rinfocolate ad arte, la Conferenza episcopale tedesca mette a disposizione delle parrocchie e dei cittadini uno “strumento di lavoro” di 70 pagine per rispondere alla necessità di rafforzare le comunità che, come sottolinea il vescovo di Amburgo Stefan Hesse, vivono in un “clima che alimenta l’ostilità, condiziona gli incontri interpersonali e avvelena la convivenza sociale”

A Roma le Giornate internazionali dell'editoria religiosa, promosse al Dicastero per la Comunicazione in collaborazione con la Cei. Oltre 50 i rappresentanti provenienti dai quattro angoli del pianeta per confrontarsi sulle sfide poste dall'ambiente digitale. Analisi e proposte dagli esperti di Google, Amazon e "Canvas 8". La relazione di padre Rupnik: "Non abbiamo capito che è finita un'epoca e ne è cominciata una nuova".

Mons. Eugenio Andrés Lira Rugarcía è il vescovo della città di Matamoros, al confine tra Messico e Usa. Insieme ai volontari è corso accanto alla giovane donna che ieri, nelle acque del Rio Grande, ha perso il marito e la figlioletta. Ma l'emergenza prosegue: "In questo momento a Matamoros ci sono più di 700 migranti - spiega -, ma l’iter procede con lentezza e questo fa si che alcuni si disperino e provino ad attraversare il fiume". Con conseguenze tragiche

Pubblicato il testo delle Linee Guida approvate dall'Assemblea generale dei vescovi italiani nel maggio scorso e che si applicano a tutti coloro che operano, a qualsiasi titolo, individuale o associato, all’interno delle comunità ecclesiali in Italia e a tutti gli Istituti di vita consacrata e Società di vita apostolica. Forte l'impegno della Chiesa italiana: "Qualsiasi abuso sui fanciulli e sui più vulnerabili - scrivono i vescovi -, ancor prima di essere un delitto, è un peccato gravissimo, ancor più se coinvolge coloro ai quali è affidata in modo particolare la cura dei più piccoli".

Dal 24 al 26 giugno nel capoluogo sannita i presuli hanno promosso il primo Forum degli amministratori campani sul tema “Consapevolezza, start up di comunità e dialogo tra territori”, a partire dalla lettera-documento "Mezzanotte del Mezzogiorno?", con la quale i vescovi a maggio hanno lanciato l'allarme sulle difficoltà in cui si dibatte il territorio su cui insistono le diocesi affidate alle loro cure. Prima tra tutti, lo spopolamento. Presentato nell'ultimo giorno dei lavori il Patto dei cammini, tavolo istituito dalla Regione per le aree interne

“La Chiesa tutta di Teramo-Atri si stringe alla famiglia di Mohamed e rinnova l’impegno a non abbandonare il percorso formativo dei ragazzi”. Queste le prime parole al Sir di mons. Lorenzo Leuzzi, vescovo di Teramo-Atri, profondamente toccato dalla notizia della morte del 14enne marocchino Mohamed, trovato senza vita questa mattina nel tratto di mare Adriatico davanti a Giulianova, dopo che si erano perse le sue tracce lunedì scorso mentre faceva il bagno.

"C'è un uomo che soffre. Potrebbe essere mio fratello, potrei essere io, laddove c'è sofferenza non posso voltare le spalle": a parlare al Sir è il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento. La cosa "più logica" sarebbe far sbarcare le 42 persone ancora bloccate in acque internazionali sulla nave Sea-Watch 3 e poi decidere dove accoglierli: "L'Europa è così grande, non credo che così poca gente possa mettere in crisi un continente".