Fatti

“Qui è tutto distrutto, almeno il 60% del vasto territorio della nostra comunità, 730 kmq prevalentemente rurali. Ho visto con i mei occhi 80 case bruciate, ma sono sicuramente molte di più. Centinaia di famiglie che hanno perso tutto. A fuoco anche quattro cappelle, le chiese punto di riferimento la vasta parrocchia, in una si è perfino fuso il cemento”. È un vero inferno, quello che descrive al Sir padre Ricardo Valencia, parroco dell’Immacolata Concezione, che coincide con l’ampio territorio comunale, nella regione del Biobío e nell’arcidiocesi di Concepción.

A 5 giorni dal sisma che ha colpito Turchia e Siria, resta grave la situazione ad Aleppo dove gli aiuti arrivano con difficoltà e si registrano episodi di sciacallaggio e di furti. Oggi nella città siriana arriva una delegazione dell'Oms. La testimonianza di padre Bahjat: "oggi la Chiesa celebra la Giornata del malato. Preghiamo per tutti i colpiti da questa tragedia"

“La storia ci ha insegnato che la differenza è ricchezza, non una malapianta da estirpare. Che i muri e i reticolati generano diffidenza, paura, conflitti. Che il nazionalismo esasperato, fondato sulla repressione delle minoranze, sulle pretese di superiorità o di omogeneità etnica di lingua e cultura, produce inevitabilmente una spirale di violenza e di guerra. Che le ideologie basate sulla negazione dei diritti individuali, in nome della superiorità dello Stato o di un partito, lungi dal risolvere le controversie, opprimono i cittadini e sfociano in gravissime tragedie. Che la prepotenza e l’uso della forza non producono mai pace e benessere, ma generano violenza e gravi ingiustizie”. 

I dati dell’indagine Inapp Plus. Nella maggior parte dei casi (51,2%) gli straordinari sono motivati dai carichi di lavoro eccessivi o carenza di personale, nel 18,4% per guadagnare di più. C’è poi un 8,1% che dichiara di non potersi rifiutare. Quanto agli orari, 3,2 milioni di dipendenti (18,6%) lavora sia di notte che nei festivi, il 9,1 anche il sabato e i festivi mentre il 19,3% anche la notte

Il Consiglio europeo, riunito a Bruxelles, promette ulteriore sostegno all'Ucraina: finanziamenti e armi. I Ventisette richiamano il piano in dieci punti per porre fine al conflitto e invocano un vertice diplomatico. Tra i leader europei serpeggiano malumori e divisioni: la guerra, la crisi economica ed energetica, le migrazioni si frappongono al processo di integrazione. Piena solidarietà e aiuti a Turchia e Siria

A un mese dalla scadenza dello stato d’emergenza Ucraina, ad oggi fissato al 3 marzo 2023, i Comuni sono ancora in attesa di conoscere le sorti degli oltre 4 mila posti SAI finanziati per l’accoglienza di famiglie ucraine e scaduti a fine dell’anno scorso. Biffoni (Anci): “Siamo di fronte ad una situazione che è al limite del surreale. Comuni lasciati in una terra di mezzo”

Sei camion carichi di aiuti umanitari avrebbero passato il punto di confine nord-occidentale di Bab al-Hawa, unico valico di frontiera autorizzato per l'accesso umanitario in Siria dalla Turchia dalle Nazioni Unite. In Siria a oggi il terremoto avrebbe provocato almeno 3.100 vittime. Secondo quanto affermato dal presidente turco Erdogan, invece, le persone che hanno perso la vita in Turchia sarebbero 14 mila