Idee

La res publica era scolpita dai padri fondatori nella Costituzione, prima che gli epigoni nostrani di Clinton & Blair ne minassero le fondamenta. Oggi l’Europa ci offre l’ultima chance di raddrizzare la Repubblica fondata sul lavoro, con un
servizio sanitario universale e la storica geniale creatività nelle emergenze.

La pandemia ha travolto il vecchio continente. Imponendo anche all'Ue un deciso cambio di passo. Tre eventi nel fine settimana lo confermano: il Social Summit del 7 maggio, il vertice informale dei capi di Stato e di governo dei 27 il giorno successivo e l'inaugurazione della Conferenza sul futuro dell'Europa proprio il 9 maggio, che ricorda la Dichiarazione Schuman, pietra miliare dell'integrazione comunitaria. La quale offre ai cittadini l'opportunità di far sentire la propria voce. E di dare concretezza al motto di don Milani: "I care"

Dopo lo slittamento della misura a regime al 2022, ancora poco chiare le intenzioni del governo sull’assegno unico e sui provvedimenti che riguarderanno il 2021. Il commento di Massimo Baldini, docente di Scienza delle Finanze all’università di Modena e Reggio Emilia: “Con 6 miliardi in più sarebbe sbagliato avere una riforma in cui qualcuno perde”

La beatificazione di Rosario Livatino, il giovane giudice siciliano ucciso dalla mafia in odio alla fede, arriva proprio in un momento in cui il mondo giudiziario è nuovamente in subbuglio, scosso da scandali e polemiche. Il suo esempio limpido suona oggi con ancor più forza come monito severo e allo stesso tempo come incoraggiamento per chi non si arrende a una deriva pericolosa per le istituzioni e per il Paese. Ed è un segno eloquente che, nell'imminenza della beatificazione, il docu-film realizzato da TV2000 sulla vicenda del “giudice ragazzino” sia stato mostrato in anteprima proprio nella sede del Consiglio superiore della magistratura, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti. La riforma della giustizia è un tema estremamente delicato per le sue implicazioni costituzionali e per le sue concrete ripercussioni sulla libertà e la sicurezza delle persone

È in discussione in questi giorni il testo definitivo del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), comunemente conosciuto come Recovery Plan. Il Piano si inserisce all'interno del programma Next Generation Eu, che prevede investimenti per 750 miliardi di euro concordati dall'Unione Europea in risposta alla crisi economica e sociale causata dal Covid-19. In vista della trasmissione alla Commissione Europea e per capirne di più sull’attuazione del Piano e sulle criticità che si andranno ad affrontare il Sir ha intervistato l’economista Stefano Zamagni

“Grande soddisfazione” per l’avvio della riforma dell’assistenza delle organizzazioni promotrici del Network Non Autosufficienza, che ora guardano al futuro. "Vigilare affinché gli interventi previsti siano effettivamente predisposti". Il nodo delle risorse, "ancora lontane dai 7,5 miliardi richiesti nella proposta"

Un nuovo tornante storico per l'Unione europea. La pandemia ha generato una pesante crisi sanitaria ed economica, ma anche rimescolato le carte, suscitando nuove risposte in chiave comunitaria. "Sono così tornate al cuore dell’agenda politica il primato del diritto alla salute e la centralità del lavoro, come pure la sostenibilità ambientale e uno sviluppo tecnologico a misura d’uomo, ma anche ricerca e istruzione". Temi che saranno affrontati durante la Conferenza sul futuro dell'Europa che prende avvio proprio domenica 9 maggio