Idee

“Di fronte alla crisi umanitaria che si profila in Afghanistan dopo la presa del potere dei talebani, Caritas Ambrosiana è pronta a fare la sua parte. In queste ore, gli operatori dell’organismo diocesano stanno verificando la disponibilità dei posti nelle strutture di accoglienza per profughi, gestite dalle cooperative, in convenzione con le prefetture”. 

“Le ore drammatiche che vivono le persone nelle città e nei paesi in Afghanistan sono sotto gli occhi di tutti. È un dramma che dura da anni e che si aggrava in queste ore e che ha portato molti afghani a fuggire dal proprio Paese con ogni mezzo e a raggiungere anche l’Italia – dove la comunità afgana è formata da 15.000 persone – e l’Europa”. 

L'Agenzia Onu ha emesso un avviso, chiedendo il divieto di rimpatrio forzato di cittadini afghani, compresi i richiedenti che hanno visto respingere le loro domande di asilo: "Rischio di violazioni dei diritti umani contro i civili"

Il presidente: "Nelle nostre case famiglia in Italia e all'estero stiamo accogliendo tanti giovani, anche minorenni, provenienti dall'Afghanistan, giunti con i corridoi umanitari dai campi profughi in Grecia. Ci raccontano l'angoscia per i loro familiari rimasti nel paese"

La riflessione del coordinatore della Casa-laboratorio di Cenci: “Non possiamo immaginare che una ragazza o un ragazzo abbia diritto di essere considerato cittadino solo se corre veloce come il vento e se porterà primati e vittorie”. Le medaglie raccolte a Tokyo, “dimostrano piuttosto che una società multietnica ha migliori potenzialità in ogni campo”

Ne vorremmo tanti, donne e uomini coraggiosi, capaci di fare le scelte giuste per tutti noi e anche di chiederci i sacrifici necessari per costruire un mondo più giusto e più sano. Giovani in grado di costruire una politica post ideologica, ma ricca di valori. Personali e comunitari. Soprattutto armati di una dote necessaria per un tempo complesso come il nostro: un sano realismo. Li aspettiamo con ansia. È questo il loro momento

“Le inondazioni in Germania, gli incendi in Turchia, Grecia e Italia sono la dimostrazione che la situazione è grave. Occorre agire subito. Purtroppo - dice Luca Fiorani, fisico e divulgatore scientifico - il quadro è abbastanza chiaro. I nostri modelli previsionali sono sempre più precisi: se andiamo avanti così, alla fine del secolo, la temperatura potrà aumentare fino a circa 5 gradi centigradi. È uno scenario devastante, di continue ondate di calore che favoriranno siccità e incendi in alcuni parti del globo ed eventi meteorologici estremi sempre più forti e distruttivi in altre”. Gli scienziati guardano alla Cop 26 con molte attese: “È un momento decisivo. Abbiamo un accordo importante che è l’accordo di Parigi. Ora bisogna passare all’azione”

"Quello che è importante fare adesso, non è tanto convincere i no vax, ma dare informazioni corrette soprattutto agli over 50 ancora indecisi". Parla Massimo Ciccozzi, responsabile Statistica medica e epidemiologia molecolare dell’Università Campus Bio Medico di Roma. In Italia invece, secondo l’epidemiologo che con la sua equipe a febbraio dello scorso anno ha isolato la prima variante del virus affacciata in Europa, bisogna battere sulla corretta informazione: "Nei primi tempi probabilmente sì, finché non diventerà una virosi. Il problema però sono i Paesi più poveri che non possono vaccinarsi. Dobbiamo produrre e distribuire i vaccini in questi Paesi dove possono nascere nuove varianti"