Una riflessione a partire dal volume "L'analfabetismo biblico e religioso. Una questione sociale" (Edb) a cura di Brunetto Salvarani con i contributi di Francesca Cadeddu, Franco Ferrarotti e Marco Ventura
Idee
L’elemento culturale influisce sulla decisione di una donna di non avere figli, ma il vero problema è la mancanza, nel nostro Paese, di un consenso condiviso sul valore sociale della maternità e di misure e investimenti strutturali a suo sostegno. Parola di Emma Ciccarelli (Forum famiglie), interpellata dal Sir dopo il dibattito seguito alle affermazioni sulla maternità della senatrice Mennuni
Dopo l'ennesimo abbandono di un neonato, questa volta in un cassonetto a Villanova Canavese (Torino), è sempre più importante informare dell'esistenza dei Centri di aiuto alla vita, dei servizi Progetto Gemma e Sos Vita, della possibilità di partorire in anonimato, delle culle per la vita. Se una mamma non può tenere il suo bambino, deve sapere che sarà comunque accolto e amato
Mentre il Parlamento europeo è impegnato a chiudere iter legislativi e dossier politici prima della campagna elettorale, non sembra per ora decollare un ampio e approfondito dibattito in Italia su ruolo, funzioni, poteri e risultati del processo di integrazione europea. Eppure è ormai evidente che le decisioni assunte in sede Ue hanno a che fare con la vita dei cittadini, delle imprese, degli enti locali, delle società dei 27 Paesi aderenti. Informazione e partecipazione potrebbero essere un antidoto all'euroscetticismo dilagante
È sempre più vivo il dibattito sul fine vita, ulteriormente alimentato da alcune recenti iniziative, a livello regionale, per legiferare in tema di suicidio assistito. Posizioni favorevoli e contrarie si confrontano o, più spesso, si scontrano, talvolta a colpi di sterili “ideologie”, altre volte con la forza del ragionamento e del buon senso. Ma, almeno a livello di principio, tutti sembrano convergere sulla doverosità etica di solidarizzare, prendendosene cura, con chi vive nella sofferenza per la malattia o altre importanti fragilità legate alla salute. E tra gli strumenti efficaci che la scienza mette oggi a disposizione dei vari “caregiver”, al primo posto, figurano sicuramente le cure palliative
Senza voler idealizzare nulla, il dibattito del Consiglio regionale ha tuttavia dato l’idea di quello che potrebbe essere - per dirla con la Nota dei vescovi del Nordest - “uno spazio etico nel dibattito pubblico”, che “le comunità, specialmente quelle cristiane” dovrebbero sentirsi stimolate a favorire in tempi di “crisi di luoghi di confronto e di deliberazione etica”. E forse è emerso anche un modo diverso di fare politica, in cui - almeno per una volta - si lascia da parte lo spirito di polemica e si cerca di ragionare insieme, e in modo trasversale rispetto alle appartenenze di partito, su un problema che riguarda l’intera comunità civile
“La mancata approvazione da parte del Veneto del progetto di legge regionale sul suicidio assistito consente ora di affrontare il tema nella sede più appropriata del Parlamento italiano, come del resto la stessa Corte costituzionale aveva auspicato”.
“Non è più rinviabile la predisposizione di misure strutturali al fine di garantire il proseguimento” del servizio educativo offerto dalle scuole aderenti alla Fism, “senza oneri aggiuntivi per le famiglie, come avviene per le scuole statali”.
La proposta di legge 217 “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito” per un voto ieri in Veneto non è stata approvata ed è stata rinviata in Commissione.
Caro direttore, lunedì scorso ho voluto e “cercato” di rendermi conto della situazione in cui vivono le persone senza dimora – argomento trattato anche nel suo recente editoriale su La Difesa del popolo
La Rai incalza continuamente il pubblico con il Festival, un affare d’oro che alimenta la tv di stato per l’intero anno. Ma l’insistenza comunicativa (e l’onnipresenza di Amadeus) rischiano l’effetto boomerang
Lo sguardo di Paola Caridi, giornalista ed esperta sulla storia del gruppo militare palestinese, a cento giorni (e oltre) dal conflitto con Israele
Digitalizzazione, no tagli alla scuola, riforma degli Enti locali. Sono alcune delle idee proposte da Uncem che sollecita la nuova legge sulla montagna
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