Calato il sipario su Venezia80, è tempo di tracciare un bilancio su una Mostra un po’ carente di star hollywoodiane in sciopero ma con una chiara proposta di cinema, una selezione di qualità di autori, che hanno condiviso storie e suggestioni importanti, spesso anche scomode. Messaggi puntuali per la nostra società. Il tema che si evidenzia con più forza e intensità dai film del palmares e della gara è l’attenzione agli “ultimi”, ai migranti, ma anche le relazioni di coppia e i legami affettivi, l’amore
Schermi
“Per la storia emozionante e densa di empatia di Seydou, adolescente senegalese che compie un arduo e minaccioso viaggio migratorio attraverso i deserti dell’Africa in cerca di un altrove migliore”. È la motivazione del Premio Signis, assegnato durante l’80ª Mostra del cinema di Venezia al film “Io capitano” di Matteo Garrone.
Siamo arrivati alla fine di Venezia80, ultimo giorno di proiezioni dei film in Concorso. Al Lido arriva il messicano Michel Franco, più volte invitato competizione, che quest’anno sorprende con un film intimo: è “Memory”, una storia sentimentale nella New York di oggi, che mette a tema le ferite dell’anima e una malattia sfidante. È sempre un passo a due nel terreno dei sentimenti l’ultimo film del regista francese Stéphane Brizé “Hors-Saison” (“Out of Season”): due ex innamorati si ritrovano quasi all’età dei cinquant’anni tra incertezze lavorative e turbolenze familiari. Poi, il dramma polacco “Kobieta Z…” (“Woman Of”) firmato da Małgorzata Szumowska e Michał Englert. Infine, al Lido è il giorno di Tv2000 che presenta tre nuovi documentari per la prossima stagione televisiva
Penultimo giorno di Concorso alla Mostra del Cinema. Al Lido arriva il sesto e ultimo regista italiano, Giorgio Diritti, che presenta il film “Lubo” dal romanzo “Il seminatore” di Mario Cavatore. È il racconto, attraverso la figura del nomade Lubo, delle sofferenze e discriminazioni della comunità Jenisch in Svizzera tra la Seconda guerra mondiale e l’immediato dopoguerra. Ancora, a Venezia80 è il giorno del dramma mistico-adolescenziale “Holly” della regista belga Fien Troch. Il ritratto di una ragazza che sembra avere un dono speciale. Infine, il regista, sceneggiatore e produttore Mario Martone viene insignito del Premio Robert Bresson
Venezia80, settimo giorno di gara. Al Lido arriva la regista polacca Agnieszka Holland, che con il suo struggente “Zielona granica” (“Green Border”) compone un racconto epico, con più punti di vista, sul dramma dei migranti africani, mediorientali e asiatici bloccati in una zona di limbo tra la Polonia (l’Europa) e la Bielorussia. Uno spazio dove i diritti umani sbiadiscono e lasciano posto solo a violenze e sofferenze brucianti. In gara c’è anche il quarto regista italiano, Pietro Castellitto, che presenta la sua seconda regia dopo il successo della sua opera prima “I predatori”, premiato al Lido nel 2020. È “Enea”, un viaggio nella Roma (alto)borghese tra disagio esistenziale, bramosa ricerca della felicità e deragliamenti criminali. “Enea” evidenzia il potenziale stilistico-narrativo di Pietro Castellitto, ma anche le eccedenze di un cinema sovraccarico, con scivolate problematiche
Disabilità, cambiamenti climatici, infanzia, guerra, legalità. Sono alcuni dei temi trattati dai docu-film che Tv2000, venerdì 8 settembre ore 14.30, presenta all’80ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nello spazio della Fondazione Ente dello Spettacolo.
Avvenire presenterà domani alle ore 11, nello Spazio Cinematografo di Ente dello Spettacolo (Sala Tropicana 1 – Hotel Excelsior), in occasione della 80ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica della Biennale di Venezia, il docufilm “The Dreamers: Afghan Women’s Resistence” in occasione di un incontro che vedrà protagonisti la giornalista ed inviata di Avvenire Lucia Capuzzi, il regista del documentario Alessandro Galassi, con la testimonianza diretta di una donna afghana, Faitama Haidari.
Venezia80, un felice affollamento di film, autori e star al Lido. A catalizzare l’attenzione è soprattutto Sofia Coppola, con “Priscilla”, adattamento della biografia di Priscilla Presley, la storia del suo incontro con “The King” Elvis Presley e della loro intensa, dolce e travagliata storia d’amore. Ancora, il Premio Oscar giapponese Ryusuke Hamaguchi con “Evil Does Not Exist”: un’elegante suggestione sul rapporto uomo-natura e sulla minaccia della corruzione (anche morale) per interessi economici. Infine, grandi applausi Woody Allen, “Coup de Chance” è un’opera brillante con incursioni nel romance e nella black comedy
Alla Mostra del Cinema della Biennale di Venezia il regista statunitense David Fincher presenta un crime-action targato Netflix con protagonista Michael Fassbender. È anche il giorno del regista francese Bertrand Bonello con “La Bête. The Beast” con Léa Seydoux e George MacKay. Inoltre, sono stati presentati i progetti di ricerca della Fondazione Mac - Memorie audiovisive del cattolicesimo presieduta da Mons. Dario E. Viganò. Focus speciale legato alla memoria dei pontefici veneti, con messaggi dal Ministero della Cultura e dalla Regione Veneto
80a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia, quarto giorno di gara. Con uno splendido bianco e nero e un recupero-omaggio allo stile della Hollywood classica, il regista compone un ritratto del musicista Leonard Bernstein e del suo legame con la moglie Felicia Cohn Montealegre, interpretati con fascino dallo stesso Cooper e da Carey Mulligan. È il giorno anche del terzo italiano in competizione, Stefano Sollima con il crime “Adagio”: un ritratto livido e disperante della Roma odierna, tra forze dell’ordine corrotte e una criminalità impantanata in un limbo senza uscita. Cast italiano di primo piano, tra cui Toni Servillo, Pierfrancesco Favino e Valerio Mastandrea
Terzo giorno di proiezioni all’ottantesima Mostra del Cinema della Biennale di Venezia. Sul tappeto rosso tre autori molto attesi: il primo è il regista greco Yorgos Lanthimos, che, a cinque anni dal successo del film “La favorita”, lascia nuovamente il segno con “Poor Things. Povere Creature!”, racconto che si muove tra surreale, dramma fantastico e favola dark. Ancora, una suggestione potente, su registro classico, è quella che giunge dal dramma storico danese “Bastarden. The Promise Land” di Nikolaj Arcel. È anche il giorno del secondo italiano in gara, Saverio Costanzo, con “Finalmente l’alba”. Il punto Cnvf-Sir
Lo statunitense Michael Mann, che presenta “Ferrari” interpretato con vigore da Adam Driver, ritratto del pilota Enzo Ferrari fondatore della nota casa automobilistica. È girato negli Stati Uniti l’ultimo film del regista francese Luc Besson, “Dogman”, una storia di emarginazione sociale struggente e disturbante, con un cammino di sofferenze illuminato dalla grazia. Infine, torna nuovamente in concorso al Lido il regista cileno Pablo Larraín con “El Conde”, film che rilegge il trauma della dittatura del generale Augusto Pinochet, tratteggiato come un vampiro insaziabile. Il punto Cnvf-Sir
Già dal primo giorno di proiezioni si apre la corsa per il Leone d’oro all’ottantesima Mostra del Cinema della Biennale di Venezia: parliamo del film di apertura “Comandante” diretto da Edoardo De Angelis. Ancora, in occasione della consegna del Leone d’oro alla carriera alla regista Liliana Cavani, è stato presentato fuori concorso a Venezia80 il suo ultimo film “L’ordine del tempo”, ispirato al saggio di Carlo Rovelli. Il punto Cnvf-Sir
Una Mostra del Cinema da ricordare. Non per le turbolenze legate agli scioperi a Hollywood, tra sceneggiatori e attori, bensì per un ricco programma celebrativo per l’80a edizione. Da mercoledì 30 agosto a sabato 9 settembre il Lido di Venezia diventa la capitale del cinema, con la presentazione in concorso di 23 titoli in prima mondiale. Ad aprire la gara è il regista Edoardo De Angelis con “Comandante”, dramma a sfondo bellico interpretato da Pierfrancesco Favino. A Liliana Cavani il Leone d’oro alla carriera. Madrina della Mostra l’attrice Caterina Murino. Il punto Cnvf-Sir
Su Disney+ la seconda stagione dell’attesissima “The Bear” con Jeremy Allen White e su Netflix lo spy-action “Heart of Stone” con Gal Gadot.