Schermi

Correva l’anno 1922 e nella visione di John Reith, padre della British Broadcasting Corporation, quella radio di Stato doveva essere un’emittente indipendente, in grado di istruire, informare e intrattenere l’intera nazione. Libera da interferenze politiche e da pressioni commerciali. Poi sono arrivati la tv, i documentari, i dibattiti. Ma anche la concorrenza delle reti commerciali e a pagamento. Il sostegno dei governo sembra venir meno. Secondo Tony Hall, ex direttore, “nell’epoca delle fake news la Bbc rimane un modello di imparzialità e verità”.

Dio nei film di Natale viene nascosto con la stessa efficacia con cui potresti nascondere un elefante nel salotto di casa tua: indubbiamente ne spunterà in continuazione qualcosa; puoi provare a nascondere la Mangiatoia di Betlemme sotto cumuli di neve, palle di Natale scintillanti, musichette, dolci, brillantini e sentimentalismo, ma prima o poi spunterà fuori la chiamata all’amore, alla conversione, alla pace

Non serve essere ferventi cattolici per inciampare nei tabù sul sesso. Da sempre, solo la parola provoca e genera contrasti. Ma fra la morale più bigotta e la lussuria sfrenata qual è la strada indicata da Dio per l’umanità? Prova a rispondere Giovanni Scifoni nel suo “Santo piacere. Dio è contento quando godo” tornato al teatro Sala Umberto di Roma a dicembre. Sul palco l’attore pone a confronto la fede e il godimento della carne. Da mattatore, si cala nei panni del pacato don Mauro e del pizzaiolo Rashid, moderno e musulmano, riporta alla memoria gli anni ’80, i secoli e i papi del passato, mette alla prova il pubblico, facendolo divertire e poi commuovere.

Penso che la cosa più preziosa che un cristiano può recepire dall’opera di Zerocalcare, al di là dello spasso e dei revival (per la mia generazione di bamboccioni, almeno), sia questa: che l’uomo, senza Cristo, semplicemente non ha risposte ed è incompleto, e non ha difese convincenti contro l’apparente ragionevolezza della disperazione (l’Armadillo)

Su Tv2000 va in onda “Canonico”, la prima serie tv originale realizzata per l’emittente della Cei, in onda dal 14 dicembre alle 19.30, dal lunedì al venerdì. Una fiction di 20 puntate da 20 minuti con protagonista don Michele, un parroco interpretato da Michele La Ginestra, conduttore ed attore televisivo e teatrale, tra i volti più amati dal grande pubblico. Regia di Peppe Toia.

“È stata la mando di Dio” di Paolo Sorrentino, sguardo esistenziale dell’autore nella Napoli anni ’80. L’opera, che rappresenta l’Italia agli Oscar 2022, è nelle sale da fine novembre e si prepara a sbarcare su Netflix dal 15 dicembre. Ancora, dalla Festa del Cinema di Roma-Alice nella Città è nei cinema dal 2 dicembre “Caro Evan Hansen” di Stephen Chbosky, dramma educational sulle fragilità adolescenziali con lampi di musical

Due sguardi sulla famiglia, due direzioni tematiche-narrative opposte. Da un lato il cartoon della Disney “Encanto”, brillante e colorato racconto sui ritmi dell’America Latina con brani firmati da Lin-Manuel Miranda. Dall’altro, la famiglia come nido di spine nell’elegante e ruvido western “Il potere del cane” (“The Power of the Dog”) diretto dalla regista neozelandese Jane Campion

“The French Dispatch” è l’ultimo film del geniale regista-sceneggiatore Wes Anderson, dall’11 novembre nei cinema italiani. Cast all star composto da amici di lunga data: Owen Wilson, Tilda Swinton, Edward Norton, Frances McDormand, Adrien Brody e la new entry Timothée Chalamet. Su Netflix invece il ritorno di Marco Tullio Giordana con il giallo “Yara”, serrata ricostruzione delle indagini sul delitto di Yara Gambirasio avvenuto nella bergamasca nel 2010

La regista premio Oscar Chloé Zhao, torna al cinema dopo “Nomadland” con il kolossal “Eternals”, targato Marvel-Disney, film che apre un nuovo ciclo narrativo dopo il successo degli “Avengers”. Cast all star a cominciare da Angelina Jolie, Salma Hayek e i divi del “Trono di Spade” Kit Harington e Richard Madden. E ancora, sulla piattaforma Disney+ c’è la serie rivelazione della stagione “Only Murders in the Building”, un giallo esilarante con due vecchie glorie di Hollywood: Steve Martin e Martin Short