Chiesa nel mondo

Millecinquecento anni fa l’Europa, devastata dalle invasioni barbariche, risorse grazie ai monasteri; cinquecento anni fa un ambizioso cortigiano basco, devastato da una cannonata tra le gambe, risorse quale maestro di fede grazie alla spiritualità benedettina di Montserrat; anche oggi l’umanità, devastata da mille crisi esteriori e interiori, può trovare nella saggezza monastica una via di scampo e un principio di rinascita

Marta, la donna del Vangelo che accoglie nella sua casa Gesù che “amava Marta e sua sorella e Lazzaro” (Gv 11,5), ci fa vedere plasticamente come viviamo a volte quando siamo presi da mille cose e trascuriamo le persone. Responsabile di tutto l’andamento della casa, ella si preoccupa di onorare l’ospite, di programmare tutto, perché non manchi nulla al Maestro. Non si ferma, non rimane di fronte a lui per incontrare lo sguardo, sembra ignorare la sua presenza reale, anche se si adopera con ansia per preparare il pasto. Si identifica con il suo ruolo, non si lascia guidare dal senso della sua vita che orienta tutti i momenti dell’esistenza. Ha bisogno di essere riconosciuta perfetta, perché non riconosce che l’essere umano ha in dotazione anche le fragilità

“Non c’è bisogno di chiedersi come proseguire le guerre, ma come fermarle. E di impedire che i popoli siano tenuti nuovamente in ostaggio dalla morsa di spaventose guerre fredde allargate". Così il Papa nel suo primo discorso in Québec, durante la terza giornata in Canada, in cui ha rinnovato la sua richiesta di perdono e messo in guardia dalle "colonizzazioni ideologiche"

La Calabria che lotta non lascia cadere le parole pronunciate da Papa Francesco il 21 giugno 2014 a Sibari. Parola di monsignor Francesco Oliva, vescovo di Locri-Gerace, che al Sir esprime l’impegno che la Chiesa calabrese sta profondendo nel contrasto alle diverse forme di criminalità organizzata. Dopo il pestaggio subito il 9 luglio scorso da Francesco Coco, ex primo cittadino di Roccabernarda (Kr), la solidarietà delle istituzioni è stata unanime. Insieme a essa, la preoccupazione perché ancora troppe volte vengono utilizzati dei minori per commettere dei fatti criminosi