Chiesa nel mondo

“Il ghiaccio ha spezzato la vita di tante, troppe persone. Alle vittime e ai loro familiari va la nostra vicinanza e il nostro più profondo cordoglio. Di fronte a questa tragedia senza precedenti resta solo la forza dell’abbraccio fraterno, capace di portare un po’ di luce nel buio che tutti, in quest’ora, ci travolge”.

“Cari fratelli e sorelle della Repubblica Democratica del Congo e della Repubblica del Sud Sudan, buongiorno! Come sapete, oggi sarei dovuto partire per un pellegrinaggio di pace e riconciliazione nelle vostre terre. Il Signore sa quanto è grande il mio rammarico per essere stato costretto a rinviare questa visita tanto desiderata e attesa. Ma non perdiamo la fiducia e nutriamo la speranza di incontrarci al più presto, appena sarà possibile”.

La Lettera "Desiderio Desideravi" chiarisce bene cosa significa nella Chiesa di oggi formazione liturgica: uno studio della liturgia, che - fuori del contesto esclusivamente accademico - guidi ogni fedele alla conoscenza dello sviluppo del celebrare cristiano, perché tutti siano capaci di comprendere i testi delle preghiere, i dinamismi rituali, la loro valenza antropologica (35). Tutto questo non si conquista una volta per sempre, ma occorre una formazione permanente, caratterizzata "dall’umiltà dei piccoli, atteggiamento che apre allo stupore" (38)

Si lavora alla visita di Papa Francesco in Kazakistan, nonostante le incertezze e le ultime defezioni. Il vescovo di Karaganda, mons. Adelio Dell'Oro, racconta al Sir che a Nur-Sultan c’è stato un incontro della commissione che organizza il viaggio del Papa con i vescovi locali, dell’Asia Minore, dell’Azerbaigian, dell’Afghanistan. Il Papa parteciperà al VII Congresso mondiale dei leader delle religioni mondiali e tradizionali che si terrà il 14 e il 15 settembre nella capitale kazaka

Il Covid ha reso la tratta di esseri umani ancora più feroce. A denunciarlo è il rapporto a cura di Talitha Kum, rete internazionale di religiose, presentato il 28 giugno in una conferenza streaming. La raccolta di dati non mette solo in risalto il numero crescente di persone liberate dal giogo dello sfruttamento ma anche le storie e le testimonianze di chi è riuscito ad accedere alla giustizia. “Il rapporto – spiega suor Gabriella Bottani, coordinatrice internazionale dal 2014 - indica la nostra capacità di condivisione e la conoscenza delle realtà. Attraverso il comitato di coordinamento siamo riuscite a mettere insieme le varie forze che hanno ispirato il nostro lavoro e cercato di comprendere per prevenire. Tutte le informazioni raccolte le abbiamo inserite nella nostra banca dati. Il rapporto è quindi sia quantitativo sia qualitativo, frutto di un percorso iniziato anni prima”

Siate forti nella fede, incita l’uno. Guai a me se non predicassi il Vangelo, afferma l’altro. Il Roccia, Kefa, come lo chiamò Gesù. Saul divenuto Paolo, l’Apostolo delle genti

“C’è una bella collaborazione tra la Santa Sede, l’amministrazione comunale, la Regione e le altre autorità. Vogliamo coinvolgere tutti”. Lo ha detto mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione, conversando con i giornalisti a margine della prima conferenza stampa di presentazione delle iniziative per il Giubileo del 2025, svoltasi in Sala Regia.

Svelato il logo del Giubileo voluto dal Papa per il 2025. Ad illustrarne il significato, durante la prima conferenza stampa delle iniziative giubilari, svoltasi nella Sala Regia, è stato mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione. Nel logo, scelto tra 294 proposte provenienti da 213 città e 48 Paesi diversi, con il colore verde campeggia il motto del Giubileo  2025, “Peregrinantes in Spem” (Pellegrini nella speranza).