Chiesa nel mondo

Dal 5 all’8 marzo prossimi Papa Francesco sarà in visita in Iraq, la prima di un Pontefice nella terra di Abramo e di una delle comunità cristiane più antiche al mondo. Una terra segnata da guerre e conflitti settari, che hanno visto la comunità cristiana, oggetto di discriminazioni, attacchi, attentati e persecuzioni. L'ultima, la più violenta ad opera dei miliziani dello Stato Islamico. In vista di questo viaggio apostolico la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs) ha diffuso il Dossier “I cristiani in Iraq”. Ne proponiamo una sintesi.

Non una legge fissata dall’esterno, non un precetto a cui aderire in modo formale, ma un principio che si innesta nella verità più profonda della vita delle persone.

[…] l’uomo di ogni tempo e di ogni luogo si sente chiamato, in modo adeguato, concreto, irripetibile: perché appunto Cristo fa appello al “cuore” umano, che non può essere soggetto ad alcuna generalizzazione. Con la categoria del “cuore”, ognuno è individuato singolarmente ancor più che per nome, viene raggiunto in ciò che lo determina in modo unico e irripetibile, è definito nella sua umanità “dall’interno”.

Giovanni Paolo II, Udienza Generale, mercoledì, 6 agosto 1980.

“Abbiamo seguito con trepidazione e preoccupazione gli sviluppi della recente crisi politica, ben sapendo che l’Italia ha bisogno di unire le forze per affrontare le pesanti, persino tragiche, ricadute della pandemia da Covid-19. Quest’emergenza, come segnalavo al Consiglio episcopale permanente del 26 gennaio scorso, ha posto in evidenza fratture molteplici: sanitarie, sociali, economiche, educative, generando fra l’altro nuove e diffuse povertà”.

I racconti dei sacerdoti impegnati in servizio nei reparti ospedalieri Covid raccolti dal giornale diocesano "La Libertà" di Reggio Emilia-Guastalla. Sono una ventina in tutto i preti che hanno chiesto e ottenuto di entrare nei reparti Covid per portare il conforto dei sacramenti e una parola di speranza negli ospedali di Reggio Emilia, Guastalla e Scandiano. Un segno di consolazione divenuto concreto grazie a una convenzione firmata dal direttore generale dell’Ausl-Irccs di Reggio Emilia Cristina Marchesi e dal pastore della Chiesa reggiano-guastallese Massimo Camisasca

Tra chi ha sofferto le conseguenze dell'emergenza sanitaria ci sono bambini, giovani e famiglie. A loro non dobbiamo pensare "astrattamente" ma con loro "operare", come ha invitato a fare il card. Gualtiero Bassetti, all'apertura dei lavori del Consiglio episcopale permanente, per ricucire la frattura educativa causata dalla pandemia. Le voci di don Michele Falabretti, di Gigi De Paolo e di una giovane educatrice di Ac

"Davanti alla frattura educativa contano più il fascino e la bellezza della sfida che abbiamo davanti rispetto alla fatica, al sacrificio che ci viene chiesto. È necessario lo sguardo della fiducia, senza la quale non si può educare”. Lo dice Ernesto Diaco, commentando le parole del card. Bassetti all'apertura dell'ultimo Consiglio episcopale permanente. L'impegno della Fidae e della Fism in risposta all'emergenza

"Ogni tappa della vita è un tempo per credere, sperare e amare". Ne è convinto Papa Francesco, che nel messaggio per la Quaresima esorta a raccogliere la "provocazione" della speranza, in tempi di Covid. "Digiunare vuol dire liberare la nostra esistenza da quanto la ingombra, anche dalla saturazione delle informazioni, vere o false che siano"

Oggi Radio Vaticana compie novant’anni. Era il 12 febbraio 1931 quando Pio XI inaugurò con il suo primo radiomessaggio “Qui arcano Dei” la nuova stazione radiofonica della Santa Sede, progettata da Guglielmo Marconi. 90 anni in cui la Radio ha raccontato e si è fatta raccontare  il mondo, con uno sguardo particolare agli ultimi e tenendo sempre ben presente la sua missione diffondere il Vangelo, portare la parola del Papa e leggere i fatti alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa. Per celebrare questo importante traguardo e saperne di più sugli obiettivi presenti e futuri il Sir ha incontrato il responsabile della testata Massimiliano Menichetti.

L’avvio delle vaccinazioni sembra ormai prossimo anche in Giappone ma permangono incertezze sia sul programma di fornitura sia sul piano di somministrazione. Alcuni sondaggi della Kyodo news hanno rilevato che il 63% degli intervistati ha dichiarato di volersi vaccinare, mentre l’82% ha manifestato dubbi e preoccupazioni sulla possibilità che il piano di vaccinazione possa procedere come stabilito dal governo. La Chiesa giapponese non ha espresso una posizione propria in merito alla questione vaccini in assenza di dibattiti pubblici legati ad aspetti ideologici o etici, relegati dalla cultura giapponese nella sfera personale, ma i vescovi nipponici hanno ritenuto opportuno tradurre e pubblicare la “Nota della Congregazione per la dottrina della fede sulla moralità dell'uso di alcuni vaccini anti-Covid-19” del dicembre 2020 per offrire ai fedeli un sostegno ed un orientamento per la scelta che li attende

Il 7 marzo papa Francesco sarà a Mosul e a Qaraqosh, nella piana di Ninive, tappe del suo viaggio in Iraq (5-8 marzo). Sarà l'occasione per pregare per le vittime della guerra e per incontrare le comunità cristiane che hanno subito atroci sofferenze durante l'invasione dello Stato Islamico. Il parroco della cattedrale siro-cattolica dell’Immacolata Concezione di Qaraqosh, don Majeed Attalla racconta l'attesa della sua gente:"Rinasce la fede sulle macerie dell'Isis"

Il buon samaritano come modello e richiamo per tutta la comunità cristiana, perché far finta di non vedere e andare oltre significa essere "complici dei briganti". La centralità di una relazione di cura basata sulla fiducia. Il sentirsi tutti parte di un destino comune e il "sogno" di una gara di solidarietà tra le nazioni per garantire a tutti l'accesso al vaccino anti-Covid. Intervista con don Massimo Angelelli, direttore dell'Ufficio Cei per la pastorale della salute, che ieri ha promosso in tutte le cappellanie ospedaliere una preghiera di ringraziamento per medici e infermieri

La pandemia non permette la presenza di ammalati, quest'anno, ai piedi della Grotta di Massabielle, nel giorno della festa della Madonna di Lourdes, l'11 febbraio. Niente programmi di iniziative in presenza, ma la preghiera non si ferma. Il rettore al Sir: "Le persone possono venire al santuario solo per le celebrazioni. Definita una carta sanitaria in vista della ripresa dei pellegrinaggi in sicurezza"