Chiesa nel mondo

“Abbiamo sentito la necessità di istituire questa Giornata per riscoprire le radici che ci legano in maniera profonda all’ebraismo”, spiega al Sir il presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo della Cei. “Il nostro incontro vuole quindi essere un grande segno per tutti: c’è una fraternità universale che si può scoprire solo nell’incontro tra diversi. La risposta più bella alla pandemia è dire: siamo diversi ma la nostra diversità è una ricchezza e non un motivo che ci costringe a costruire muri e separazioni. Siamo diversi ma non per questo non possiamo non dire di essere tutti fratelli e sorelle di un’unica grande famiglia umana”

“Sono ore d’incertezza per il nostro Paese. In questo momento guardiamo con fiducia al Presidente della Repubblica che con saggezza saprà indicare la strada meno impervia. Trovo un forte stimolo nelle parole pronunciate proprio dal Presidente Mattarella nel messaggio di fine anno: ‘Non viviamo in una parentesi della storia. Questo è tempo di costruttori’. Aggiungo: questo è anche tempo di speranza! Ci attendono mesi difficili in cui ricostruire le nostre comunità. Per questo, lo sguardo deve puntare a uscire dall’emergenza sanitaria e alle fondamenta di una nuova stagione che non lasci indietro nessuno”.

Sono oltre 340 milioni i cristiani nel mondo perseguitati a causa della loro fede: è quanto emerge dalla World Watch List 2021, pubblicata oggi da Porte Aperte onlus, e che prende in esame il periodo che va dal 1 ottobre 2019 al 30 settembre 2020. In questi 12 mesi sono stati 4.761 i fedeli uccisi, 4.277 quelli arrestati senza processo, 1.710 i rapiti. La lista dei 50 Paesi dove i cristiani vengono maggiormente perseguitati

Il 5 marzo, subito dopo l'arrivo a Baghdad e il saluto delle Autorità irachene, Papa Francesco sarà nella cattedrale siro-cattolica "Nostra Signora della salvezza", luogo simbolo della Chiesa irachena. Qui, infatti, il 31 ottobre del 2010, un gruppo di terroristi sferrò un attacco in cui rimasero uccisi 48 fedeli, tra i quali due sacerdoti. Nessuna conferma, per adesso, dell'incontro tra il Pontefice e la guida sciita, Al-Sistani a Najaf.

Rilanciamo un ampio stralcio del testo di don Piero Cesco, pubblicato dal settimanale "Il Popolo" della diocesi di Concordia-Pordenone e relativo alla sua degenza in ospedale legata all’esperienza del Covid. Una testimonianza intensa di un momento di sofferenza che si è tramutato in occasione di aiuto e sostegno ai quanti erano ricoverati nello stesso reparto. Don Piero si è trovato inaspettatamente a essere un punto di riferimento per tutti coloro, personale sanitario e degenti, che affrontavano i giorni terribili della solitudine e della malattia. Scrive il sacerdote: "E mi son sentito non più estraneo a questi miei fratelli e mi son fatto padre, madre, fratello, sorella".

"Con il Motu Proprio, il Papa restituisce alle donne l'autorevolezza nel loro rapporto con l'altare. Nessuno può essere escluso dal sacro". Parla la sociologa Giulia Paola Di Nicola, che per il Sir valuta la portata dell'accesso delle donne al ministero del lettorato e dell'accolitato a partire dal "coraggio" di Bergoglio. "Sicuramente ci sarà anche chi si scandalizza", prevede, ma "oggi è un giorno di gioia per le donne"