L'arcivescovo di Catanzaro ha seguito la causa del magistrato ucciso dalla mafia "in odium fidei". Ripercorriamo le tappe del processo che ha portato al rito che sarà celebrato il 9 maggio nella cattedrale di Agrigento
Chiesa nel mondo
Un esempio che infonde speranza. Questo è il lascito di Rosario Livatino, il magistrato ucciso dalla stidda agrigentina nel 1990. Domenica 9 maggio la Chiesa, in cui tanto aveva creduto quel ragazzo serio e umile, lo proclamerà beato. Secondo don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e poi dell’associazione Libera, fiero nemico di tutte le mafie, la beatificazione di Livatino
L’amore è qualcosa che si impara alla scuola della Croce. Sulla Croce è pienamente svelato il mistero dell’amore di Dio, mistero da vivere e da imitare per poter essere partecipi di quella gioia che è in Gesù e che Lui vuole dare a noi. “Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena”
“Uno spirito di giustizia ci mobilita per assicurare l’accesso universale al vaccino sospendendo temporaneamente i diritti di proprietà intellettuale; un spirito di comunione ci permette di generare un modello economico diverso, più inclusivo, equo, sostenibile”.
"Il 2020 è stato un anno che nessuno di noi potrà dimenticare facilmente. Per rispondere alla pandemia la Cei ha destinato oltre 226 milioni di euro, 9 dei quali nei Paesi del Sud del mondo". Massimo Monzio Compagnoni, responsabile del Servizio promozione sostegno economico alla Chiesa, racconta la nuova campagna di comunicazione dell'8xmille e spiega perché è importante firmare nella dichiarazione dei redditi
Domenica 9 maggio la beatificazione ad Agrigento del giovane magistrato ucciso dalla mafia. Parla la donna guarita per sua intercessione da una gravissima malattia: “Quel giorno saremo tutti un’unica famiglia”
Un semplice gesto che vale migliaia di opere. La campagna, on air dal prossimo 9 maggio, racconta come la Chiesa cattolica, grazie alle firme dei cittadini riesca ad offrire aiuto, conforto e sostegno ai più fragili con il supporto di centinaia di volontari, sacerdoti, religiosi e religiose
Per sette anni è stato nunzio in Venezuela, ora il Papa lo richiama in Europa per rappresentare la Santa Sede presso le istituzioni Ue. Mons. Aldo Giordano aveva già svolto in passato ruoli di primo piano a San Gallo (Ccee) e Strasburgo (Consiglio d'Europa). Poi il lungo servizio al popolo venezuelano che, dice, gli ha "rubato il cuore". Dell'Unione europea segnala compiti importanti: "contribuire alla pace, alla fraternità della famiglia umana; a un’economia che non lascia morire di fame; al rispetto per l’ambiente". Senza dimenticare "l'impressionante ricchezza culturale e artistica europea da offrire all’umanità"
“La malavita organizzata – la possiamo chiamare mafia, camorra, stidda – non è una criminalità comune ma è un’organizzazione feroce e, al tempo stesso, una forma di ateismo che si colora di tinte neopagane e di blasfeme citazioni cristiane”.
I "nazionalismi chiusi e aggressivi" e "l'individualismo radicale", specialmente in tempo di pandemia, frantumano il "noi", scrive Papa Francesco nel Messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, in cui lancia un appello per una Chiesa "sempre più inclusiva", capace di abbattere muri e costruire ponti. Per sognare insieme "un futuro a colori"
“Non possiamo prescindere dall’emergenza sanitaria e dai volti di coloro che stanno soffrendo a causa del Covid e dell’inquinamento ambientale: la ‘minaccia’ del virus e quella dell’inquinamento sono connesse, anche per le conseguenze economiche e, quindi, sul lavoro”, dice l’arcivescovo di Taranto al Sir
“La preghiera del Rosario di oggi ci unisce a tutto il mondo in un momento tanto difficile per il Brasile, ma ci mostra l’amore speciale di questo popolo per il santuario nazionale di Aparecida, dal Papa visitato nel 2013. Nei mesi scorsi ha telefonato personalmente all’arcivescovo. Siamo tanto contenti, pur nell’attuale situazione difficile, di esser oggi così vicini a Papa Francesco”.
"Iniziative concrete e urgenti" per contrastarla. A rilanciare l'allarme è il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, intervenuto oggi al convegno organizzato da Telefono Azzurro in occasione della Giornata internazionale contro la pedofilia
Per un cristiano, "non c'è contrapposizione tra contemplazione e azione". Lo ha spiegato il Papa, nella catechesi dell'udienza di oggi, dedicata alla preghiera contemplativa. Il punto di partenza: una lettera pastorale del card. Martini
Dallo scorso febbraio la comunità dei Comboniani di Villa Baratoff a Pesaro, composta oggi da otto missionari, ha un nuovo superiore. Si tratta di padre Giorgio Padovan: “Padovano di nome e di fatto – dice scherzando - visto che sono nato proprio a Padova nel 1956”. Poi gli studi, la vocazione e la prima Messa da sacerdote che coincide con una data storica per l’Italia: "Era l’11 luglio 1982, proprio il giorno in cui gli Azzurri vincevano la Coppa del Mondo di calcio ma posso dire che mi sento un missionario dal cuore brasiliano". In questo racconto però la fede calcistica non c’entra proprio nulla. Piuttosto stiamo parlando della fede in Gesù che spinge padre Giorgio a vivere per ben 25 anni in terra “brasileira” come missionario ad gentes