Chiesa nel mondo

“Ci troviamo quindi di fronte ad una scelta tra una delle due vie possibili: una porta al rafforzamento del multilateralismo, espressione di una rinnovata corresponsabilità mondiale, di una solidarietà fondata sulla giustizia e nel compimento della pace e l’unità della famiglia umana, progetto di Dio sul mondo; l’altro, dà preferenza a atteggiamenti di autosufficienza, nazionalismo, protezionismo, individualismo e isolamento, tralasciando i più poveri, i più vulnerabili, gli abitanti delle periferie esistenziali. E certamente sarà dannoso per l’intera comunità, causando autolesionismo verso tutti”. 

L'iniziativa online rivolta a direttori degli Uffici catechistici diocesani, ma anche per tutti i catechisti delle parrocchie italiane. Si rifletterà sulle nuove tecnologie utilizzabili nella catechesi, alla luce dell'esperienza maturata nel tempo della pandemia. Esperti in dialogo: "Aumentano le nostre risorse senza sostituire le vecchie"

"Il catechista è un cristiano credibile che trasmette la fede. La dimensione della credibilità è costitutiva. Anche per questo, il compito del catechista è un vero ministero nella Chiesa". Mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, presenta il nuovo "Direttorio per la catechesi" in occasione del convegno dell'Ufficio catechistico nazionale della Cei

In corso l'iniziativa Next Generation promossa dal braccio under30 dell'organismo pastorale Cei che si occupa di missioni. Percorso a tappe verso la Giornata missionaria mondiale. Don Bersano, "annunciare Gesù Cristo oggi significa aumentare l’attenzione verso le persone più fragili e deboli"

Per Papa Francesco, applicare il “principio di sussidiarietà” significa “condividere le responsabilità” e “lasciar parlare tutti”, anche gli ultimi. Lo ha spiegato durante l'udienza di oggi, nel Cortile di San Damaso, esortando ad applaudire “gli scartati” e a non “ricostruire il passato": “il passato è passato, ci attendono cose nuove”. Anche nel post-pandemia

No ad eutanasia e suicidio assistito, sì alla “compassione” come capacità di stare accanto ai malati, in ogni fase della loro vita. È la lettera Samaritanus bonus, elaborata dalla Congregazione per la dottrina della fede e pubblicata oggi. “Aiutare il suicida è un’indebita collaborazione ad un atto illecito”, il monito del testo: dinanzi a leggi che legittimano – sotto qualsiasi forma di assistenza medica – eutanasia o il suicidio assistito è legittima l’obiezione di coscienza. No ad accanimento terapeutico, sì a cure palliative

Un'occasione per incontrare i ragazzi lontani con i quali instaurare un dialogo basato innanzitutto sul rispetto. "Con i giovani in Italia bisogna andare cauti su molti temi, per evitare di perderli subito", ci spiega il sacerdote, 61 anni. Dal 4 luglio su TikTok, don Mauro è il primo a essere meravigliato della risposta avuta ai suoi video: "I giovani mi pongono tante domande e io rispondo con brevi video. Sono tutte risposte che hanno carattere di catechismo perché sui social è necessario essere se stessi"

Non è Facebook né Instagram, punta su video brevissimi, ha regole diverse e una mission diversa: stiamo parlando di TikTok, il nuovo social che sta spopolando tra i giovanissimi e non solo. L'app finora è stata scaricata da oltre due miliardi di utenti, ma non mancano i pericoli, soprattutto per i più piccoli che hanno più difficoltà a discernere tra i contenuti che il social propone. Infatti a governare TikTok è un algoritmo che ti propone video di persone che non conosci e che potrebbero vivere anche all'altro capo del mondo. Ne parliamo con il giovane sacerdote di Busto Arsizio diventato in pochi mesi un fenomeno mediatico con i suoi video su YouTube

“Lontani dall’essere nostalgici, lamentosi o ripiegati su improbabili scorciatoie, sentiamo la responsabilità di affrontare strade nuove, lungo le quali ridisegnare il volto della nostra presenza ecclesiale”. Aprendo i lavori del Consiglio permanente della Cei, il card. Bassetti si è soffermato sulla necessità di “camminare insieme” in stile sinodale, per affrontare la pandemia in corso partendo dalla consapevolezza che “nulla sarà come prima” e che la “Chiesa ospedale da campo” auspicata da Papa Francesco non è una formula. Prossimo appuntamento: l'Assemblea della Cei, dal 16 al 19 novembre