Non è facile a distanza di tanto tempo ordinare i ricordi di un pomeriggio di maggio di 40 anni fa. I ricordi personali si sono mescolati e saldati con quelli familiari e con le tante immagini viste negli anni ed è difficile distinguere tra ciò che è effettivamente ricordo di qualcosa vissuto quel giorno e ciò che è stato visto, vissuto ed ascoltato dopo. Per attenermi ai ricordi, utilizzerò i riferimenti di orari presenti negli appunti di mio padre relativi a quel giorno.
Chiesa nel mondo
Quarant'anni fa, il 13 maggio 1981, Giovanni Paolo II fu gravemente ferito in piazza San Pietro da Ali Agca. Rimangono tuttora nell'ombra i veri mandanti dell'attentato. L’arcivescovo emerito di Cracovia, e già segretario particolare del pontefice, racconta al Sir quei momenti: gli spari, i timori per la vita del Papa, la corsa all'ospedale. E l'affidamento alla Madonna di Fatima
Due “rimedi della nonna” per curare le relazioni malate: “l’arte del buon vicinato” e “la sapienza della conversazione”. Ad indicarli è l’arcivescovo di Milano Mario Delpini, nel suo intervento alla sessione odierna del XXII Convegno nazionale di pastorale della salute “Gustare la vita, curare le relazioni”, promosso fino a domani dal relativo Ufficio Cei.
Papa Francesco ha cominciato l'udienza di oggi, tornata a svolgersi in presenza nel Cortile di San Damaso, ringraziando tutti i presenti: "Sono contento di riprendere questo incontro faccia a faccia". Al termine della catechesi, dedicata alla preghiera come combattimento spirituale, il ricordo del 40° anniversario dell'attentato a Giovanni Paolo II e l'affidamento alla Madonna di Fatima, per chiedere la fine della pandemia
Quarant’anni fa gli spari in piazza San Pietro. Il libro "Il papa doveva morire" di Antonio Preziosi
Il libro. Antonio Preziosi, direttore di Rai Parlamento, ricostruisce in Il papa doveva morire il grande peso dell’agguato di Alì Agca a Giovanni Paolo II del 13 maggio 1981 nel corso del lungo pontificato del papa polacco. Il legame con Fatima, la Divina Misericordia
“L’attenzione riservata da Papa Francesco alla figura del catechista ha accompagnato, sin dall’inizio, il suo Pontificato. Questo Motu proprio ribadisce e sostiene la riflessione su una prospettiva ben precisa di Chiesa che vive in pienezza la ministerialità come un dono”.
Per Papa Francesco, la presenza del catechista è "ancora più urgente, in una cultura globalizzata". È il punto di partenza del Motu Proprio "Antiquum ministerium", che istituisce il ministero del catechista. "Senza nulla togliere alla missione del vescovo di essere il primo catechista nella sua diocesi insieme al presbiterio che con li condivide la stessa cura pastorale, e alla responsabilità peculiare dei genitori riguardo la formazione cristiana dei loro figli - scrive il Papa - è necessario riconoscere la presenza di laici e laiche che in forza del loro battesimo si sentono chiamati a collaborare nel servizio della catechesi"
Il ventinovesimo episodio della terza stagione spiega come avvengono le correzioni all’interno della più grande enciclopedia on-line.
Il presidente della Cei, card. Gualtiero Bassetti, ha ricevuto nel pomeriggio di oggi, presso la sede della Cei, i segretari generali della Cgil e della Cisl, rispettivamente Maurizio Landini e Luigi Sbarra, e il segretario organizzativo della Uil, Emanuele Ronzoni.
Non permettere mai all’indifferenza di prendere il sopravvento ma avere il coraggio di piangere di fronte al dolore e la capacità di prenderci cura degli altri. Questo il messaggio che il Gen Verde, complesso musicale internazionale, vuole lanciare con il nuovo videoclip girato in Spagna sulle note della canzone “Chi piange per te?”.
Azione Cattolica italiana e Comunione e Liberazione organizzano un incontro online, che si svolgerà giovedì 13 maggio, alle ore 18.30, e sarà trasmesso dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano sui canali YouTube di Azione Cattolica e di Comunione e Liberazione. Matteo Truffelli, presidente dell’Ac nazionale, e don Julián Carrón, presidente della Fraternità di Cl, dialogheranno sul tema “Fraternità e amicizia sociale.
Amare Cristo significa, inoltre, “dire di no ad altri ‘amori’ che il mondo ci propone: amore per il denaro, per il successo, la vanità, per il potere….
Il “segreto della santità” è “rimanere nell’amore di Cristo”, ed è “una situazione che si fa drammaticamente evidente nei momenti di crisi, nei momenti in cui ‘essere cristiani’ non è più qualcosa di scontato e diventa, anzi, cosa scomoda, schernita, rischiosa, pericolosa”.
C’è un documento che merita un’attenzione maggiore di quella che forse negli anni gli è stata attribuita: si tratta della Gravissimam sane.
Carissime Famiglie! La celebrazione dell’Anno della Famiglia mi offre la gradita occasione di bussare alla porta della vostra casa, desideroso di salutarvi con grande affetto e di intrattenermi con voi. Lo faccio con questa lettera, prendendo l’avvio dalle parole dell’Enciclica Redemptor hominis, che ho pubblicato nei primi giorni del mio ministero petrino. Scrivevo allora: l’uomo è la via della Chiesa.
Giovanni Paolo II, Gratissimam sane, n.1, 2 febbraio 1994
L'arcivescovo emerito di Agrigento celebrò le esequie e adesso concelebrerà il rito di beatificazione del magistrato ucciso dalla mafia: "Quel giorno dissi che la sua vita era stata una fiaccola che avrebbe fatto luce, a oggi ha illuminato tante vite ed è un richiamo contro la cultura mafiosa"