Diocesi

Scrivo queste righe ancora ricco dell’emozione della celebrazione penitenziale “terza forma” con l’assoluzione di tutti i presenti, rito vissuto venerdì sera in parrocchia. Per Natale non avevo osato chiedere l’autorizzazione, fresco com’ero di incarico parrocchiale; per Pasqua l’ho caldeggiata e chiesta, ottenuta e celebrato il rito. E ne sono stato felice.

Se l’Eucaristia fa la Chiesa, è pur vero che l’Eucaristia si compie dentro la Chiesa. Dà visibilità al suo Signore nel mondo, ma è lui che si fa presente. Alla Chiesa, comunità di battezzati, è dato di accogliere il dono della presenza di Cristo che attraverso la fede, la speranza e la carità incrementa la comunione ecclesiale. In tale senso l’Eucaristia fa la Chiesa, perché la sua celebrazione è costitutiva della Chiesa

Questo sabato, nella Veglia pasquale, Nol Doda diventa cristiano e prende il nome di Antonio. Lo accompagnano la moglie Vera, la figlia Aurora e la comunità parrocchiale di Cave che gli è stata vicina in questo cammino. «Celebrare i sacramenti “con” Nol – sottolinea don Florindo Bodin, il parroco – è occasione per rivivere e rinnovare ciascuno il proprio battesimo»

«Dal Signore Risorto riceviamo la forza di lottare perché si realizzi il Regno di Dio che è regno di amore, di giustizia e di pace!. Al seguito di questa certezza altri sette giovani e adulti, in Cattedrale e altri ancora nelle rispettive parrocchie, vestiranno stasera abiti bianchi, riceveranno candele accese e avanzeranno nell’assemblea come nuovi discepoli e nuovi missionari del Vangelo».

Ai soci degli oltre 230 circoli presenti in Diocesi di Padova vengono proposti tre corsi formativi on line: informatica, fotografia, chitarra. Le iscrizioni sono aperte fino al 6 aprile. «Abbiamo pensato che potevamo dare il nostro contributo con qualcosa di diverso in questo tempo difficile, così ci siamo orientati verso dei corsi un po’ “leggeri”, ma molto interessanti

Le parole del vescovo Claudio che ha celebrato la messa in Coena Domini all'Opsa di Rubano: «Gesù desidera lavarci i piedi. Lui è il protagonista e noi gli andiamo incontro per permettergli di esercitare questo servizio. Dobbiamo imparare a diventare piccoli perché in noi si esprima l’invocazione, la richiesta di aiuto nella preghiera; ci affidiamo a Lui per essere sostenuti. Sono i poveri, i deboli, i feriti dalla vita che imparano questo atteggiamento».

La formazione in vista del grest non si ferma. La Pastorale giovanile infatti propone il Grestyle digital, proposta on line costituita da video, podcast, schede e approfondimenti, che affronta i diversi temi che “fanno un grest”. C'è poi il Grestyle local: proposta ad hoc per piccoli gruppi, in parrocchia, incentrati anche questi su tematiche specifiche. L'obiettivo è non farsi trovare impreparati per l'estate.

È ancora inverno. Paolo (nome di fantasia) si presenta al Centro d'ascolto della Caritas diocesana di Padova. È confuso. Di nazionalità italiana, dice di essere perseguitato, è spaventato, ma non riesce a concludere un discorso.