Diocesi

La pandemia non ha fermato l’attività delle Cucine economiche popolari (CEP) nel suo primario servizio alle persone più bisognose e neppure nel percorso avviato fin dalla sua fondazione dalla Fondazione Nervo Pasini, titolare delle Cucine, per rivisitare, ripensare e studiare sempre nuove soluzioni per qualificare il servizio ai beneficiari, la formazione degli operatori, il rapporto con enti e territorio, senza dimenticare quei molteplici aspetti e fattori che aiutano a non ghettizzare l’immaginario collettivo quando si affrontano tematiche legate alla povertà, ai bisogni, a contesti di vulnerabilità e quindi favorire il superamento di preconcetti, individuando buone pratiche. Al centro dell’impegno della Fondazione Nervo Pasini e dell’attività delle CEP c’è sempre la persona che va considerata con rispetto e riconosciuta nella sua dignità.

All’esperienza missionaria a Duran hanno partecipato anche alcuni laici fidei donum: Cristina Tono, giunta già nel novembre 2013 alla Porciuncola, i coniugi Massimo Bano e Silvia Moretti, con i figli Giulio, Samuele e Beatrice (nata in Ecuador), i giovani sposi Alessandro Brunone e Francesca Lo Verso, rientrati l’8 agosto 2020 portando con loro una vita nascente, quella di Lorenzo Bolivar, nato in Italia ma battezzato con un nome caro alla storia del Sudamerica, dove è diffuso.

Cavaliere dell’ordine “Al merito della Repubblica italiana”: l’annuncio del riconoscimento del Presidente della Repubblica è arrivato nelle mani di don Luca Facco nei giorni scorsi dal prefetto di Padova Renato Franceschelli, che nella missiva aggiunge «il riconoscimento giunge, tra l’altro, a valorizzare, il particolare impegno profuso dalla S.V. in questo anno di contrasto alla pandemia per il quale desidero esprimerle il mio personale sentito ringraziamento».

Il vescovo eletto di Rumbek in Sud Sudan, il 43enne mons. Christian Carlassare, originario di Piovene Rocchette, rilascia le prime parole dopo l’attentato subito nella notte tra domenica e lunedì. «Recupererò presto. Perdono quanti hanno compiuto questo atto e prego per la gente di Rumbek perché superi ogni violenza e sappia percorrere un cammino di giustizia e pace»